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LA SACCA DEL VIANDANTE

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2006 23:55
13/02/2004 04:12
 
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Sensazione

I miei pensieri sono qualcosa che la mia anima teme.
Fremo per la mia allegria.
A volte mi sento invadere da
una vaga, fredda, triste, implacabile
quasi-concupiscente spiritualità.
Mi fa tutt' uno con l' erba.
La mia vita sottrae colore a tutti i fiori.
La brezza che sembra restia a passare scrolla dalle mie ore rossi petali
e il mio cuore arde senza pioggia.
Poi Dio diventa un mio vizio
e i divini sentimenti un abbraccio
che annega i miei sensi nel suo vino
e non lascia contorni nei miei modi
di vedere Dio fiorire, crescere e splendere.
I miei pensieri e sentimenti si confondono e formano
una vaga e tiepida anima-unità.
Come il mare che prevede una tempesta,
un pigro dolore e un' inquietudine fanno di me
il mormorio di un incalzante stormo.
I miei inariditi pensieri si mescolano e occupano
le loro interpresenze, e usurpano
gli uni il posto degli altri.
Non distinguo nulla in me tranne l' impossibile
amalgama delle molte cose che sono.
Sono un bevitore dei miei pensieri
L' essenza dei miei sentimenti inonda la mia anima..
La mia volontà vi si impregna.
Poi la vita ferma un sogno e fa sfiorire
la bellezza nel dolore dei miei versi.



Fernando Pessoa





L'AMORE E IL TEMPO

C’era una volta una piccola isola dove vivevano tutti i sentimenti, Felicità, Tristezza, Conoscenza, compreso l'Amore. Un giorno fu annunciato a tutti un pericolo imminente e ognuno di loro fu invitato ad abbandonare l’isola.
Iniziarono quindi i preparativi per allontanarsi da essa con le barche. Quando l’isola iniziò ad affondare, l’Amore, che era da solo, decise di chiedere aiuto alle barche che passavano. Passò la Ricchezza, e l’Amore le chiese:
"Ricchezza, mi puoi prendere con te?"
ed ella rispose:
"No, non posso, ho oro e gioielli con me, per te posto non c’è".
Poco dopo passò la Vanità ed anche a lei l’Amore chiese aiuto. Ma la Vanità rispose:
"Non posso esserti d’aiuto, Amore, sei tutto bagnato e potresti rovinare la mia barca".
La barca successiva era quella della Tristezza e l’Amore chiese aiuto pure ad essa, ma si sentì rispondere:
"Sono così triste che preferisco viaggiare da sola".
La Felicità invece passò così veloce che nemmeno si accorse dell’Amore che chiedeva aiuto. Ma ecco che improvvisamente una voce disse:
"Vieni Amore, sali sulla mia barca!"
Era una persona anziana e tale era la concitazione che l’Amore si dimenticò di chiederle chi fosse. Giunti su un’altra isola, l’Amore chiese dunque il suo nome e scoprì che era il Tempo. L’Amore chiese allora perché l’aveva aiutato ed il Tempo rispose:
"Solo il Tempo è capace di comprendere quanto grande è l’Amore"


Gaia.





LE DUE GABBIE

Nel giardino di mio padre vi sono due gabbie.In una di esse è rinchiuso un leone, che i servi di mio padre portarono dal deserto di Ninive; nell'altra c'era un passero che non canta più.Ogni giorno all'alba il passero si rivolge al leone:
"Buon giorno a te, fratello prigioniero".

Kahlil Gibran - IL FOLLE

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