Vola la tua anima pura,
a volte mostrandosi sole,
a volte mostrandosi luna.
Scende nella tua terra matura,
carpendo il tuo fiore,
e portandolo sull’altura.
Cerca invano il tuo essere,
di restare sovrano in un mondo quotidiano:
cresce in te la voglia di andare lontano, ma non afferri la mano.
Gridi, scalpiti e piangi in un silenzio sovrumano,
e non ti accorgi, che ciò che cerchi,
non può essere umano.
Insegui la vita assaporando la morte,
come chi, come te,
è diventato forte.
A Michele..