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NEOLIRISMO

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2009 22:45
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13/11/2009 14:22
 
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VORREI la vostra opinione riguardo al Neolirismo, cosa ne pensate?
Grazie! [SM=x142903] [SM=x142897]


...

Stefania Menegatti
http://cogitoergosum-arabafenice.blogspot.com
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13/11/2009 15:50
 
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Personalmente penso che romanticismo e lirismo sono due strade maestre sempre presenti nella poesia e nella cultura in senso generale semplicemente perché fanno parte del cuore e dell'anima umana.
Le troveremmo sempre presenti o latenti nonostante che a volte debbano lasciare alla precedenza ad altre strade prepotenti ma che nel tempo si rivelano spesso essere strade molto interessanti ma brevi.

E tu cosa ne pensi?

Ciao [SM=x142892]

Giancarlo



[Modificato da Cobite 16/11/2009 08:49]


...

- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
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13/11/2009 21:25
 
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IL MAI PIU'

Il termine ridotto
all' incredibile, con
tutti i suoi sospesi
rimorsi e sottintesi. Un
punto fermo al
resto che si muove,
pensato e ripetuto
pronunciato
come dato impossibile:
"Mai più".
Per ciò
che si poteva
e che non fu.




Paolo Ruffilli, Les choses du monde/ Le cose del mondo, edizione L'Arbre à paroles -Amay, 2007

[SM=x142887]

Laura.


...

Laura______Raggio di Sole21.
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Re:
Raggio di Sole21., 13/11/2009 21.25:




IL MAI PIU'

Il termine ridotto
all' incredibile, con
tutti
i suoi sospesi
rimorsi e sottintesi. Un
punto fermo al
resto
che si muove,
pensato e ripetuto
pronunciato
come dato impossibile:
"Mai più".
Per ciò
che si poteva
e che non fu.




Paolo Ruffilli, Les choses du monde/ Le cose del mondo, edizione L'Arbre à paroles -Amay, 2007

[SM=x142887]

Laura.



Ehmm... l'animo del giornalista di provincia che scrive in colonna lo si nota [SM=g27812]
Da come scrive mi pare voglia dire "Mai più" alla poesia e già che ci siamo anche al linguaggio (ritorni a capo casuali, punti casuali, periodi scorretti che perdono senso). [SM=x142859].
Ascolta la lettura cliccando qui: Mai più
La difficoltà della pur brava lettrice di rimanere in un ritmo poetico è notevole ma risulta vana.

Grazie per avermelo indicato così saprò evitare i suoi scritti.


Molto meglio su tale argomento trovo l'intramontabile Eugenio:


Non chiedeteci la parola
di Eugenio Montale

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti:
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

[da Ossi di seppia, 1925]



[SM=x142897] Giancarlo

[Modificato da Cobite 16/11/2009 09:17]


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- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.-
20/11/2009 19:26
 
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Stefania ho trovato la stessa domanda qui:

http://www.qforum.it/poesia/4239-neolirismo.html

è un tuo chiodo fisso o vuoi davvero saperlo?


Basta chiedere ai motori di ricerca ed avrai tutte le risposte che desideri.

Ciao. [SM=x142887]




20/11/2009 22:45
 
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Se consideri che l'italiano è una lingua di recente fabbricazione, rispetto alle piu antiche lingue latine o sassoni, il neolirismo è un efetto di ciò, sino all'ottocento, i poeti italiani non è che avessero un gran succeso con i loro componimenti, in quanto non si identificavano con una lingua ben presisa, ma avevano tendenza a calarsi nei dialetti, o a "nordificare" le propie creazioni.
Diversamente se osservi il panorama odierno, i poeti italiani hanno un gran successo, e pare che influenzino il continente europeo con i loro componimenti.
Credo che il neolirismo, altro non sia che un diverso modo di comunicare, o di ricercar continuamente la nostra stessa identità, che par smarrita, o dalla mancanza di idoli da cui apprendere, oppressi come siamo da tv e carta spampata, che si insinuano nelle nostre menti confondendo anche i nostri obiettivi.
Personalmente ammiro il Montale, ma, neolirismo o meno, credo che l'apice della poesia nel nuovo secolo sia dovuto alla grande Alda Merini.
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