| | | OFFLINE | | | Post: 57 Post: 57 | Registrato il: 06/09/2009
| Sesso: Femminile | |
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13/11/2009 14:22 | |
VORREI la vostra opinione riguardo al Neolirismo, cosa ne pensate?
Grazie! Stefania Menegatti
http://cogitoergosum-arabafenice.blogspot.com |
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| | | OFFLINE | | Post: 26.895 Post: 25.158 | Registrato il: 26/01/2003
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13/11/2009 15:50 | |
Personalmente penso che romanticismo e lirismo sono due strade maestre sempre presenti nella poesia e nella cultura in senso generale semplicemente perché fanno parte del cuore e dell'anima umana.
Le troveremmo sempre presenti o latenti nonostante che a volte debbano lasciare alla precedenza ad altre strade prepotenti ma che nel tempo si rivelano spesso essere strade molto interessanti ma brevi.
E tu cosa ne pensi?
Ciao
Giancarlo
[Modificato da Cobite 16/11/2009 08:49] - Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- |
| | | OFFLINE | | Post: 5.685 Post: 5.683 | Registrato il: 20/11/2007
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13/11/2009 21:25 | |
IL MAI PIU'
Il termine ridotto
all' incredibile, con
tutti i suoi sospesi
rimorsi e sottintesi. Un
punto fermo al
resto che si muove,
pensato e ripetuto
pronunciato
come dato impossibile:
"Mai più".
Per ciò
che si poteva
e che non fu.
Paolo Ruffilli, Les choses du monde/ Le cose del mondo, edizione L'Arbre à paroles -Amay, 2007
Laura.Laura______Raggio di Sole21.
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| | | OFFLINE | | Post: 26.929 Post: 25.192 | Registrato il: 26/01/2003
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16/11/2009 08:33 | |
Raggio di Sole21., 13/11/2009 21.25:
IL MAI PIU'
Il termine ridotto
all' incredibile, con
tutti i suoi sospesi
rimorsi e sottintesi. Un
punto fermo al
resto che si muove,
pensato e ripetuto
pronunciato
come dato impossibile:
"Mai più".
Per ciò
che si poteva
e che non fu.
Paolo Ruffilli, Les choses du monde/ Le cose del mondo, edizione L'Arbre à paroles -Amay, 2007
Laura.
Ehmm... l'animo del giornalista di provincia che scrive in colonna lo si nota
Da come scrive mi pare voglia dire "Mai più" alla poesia e già che ci siamo anche al linguaggio (ritorni a capo casuali, punti casuali, periodi scorretti che perdono senso). .
Ascolta la lettura cliccando qui: Mai più
La difficoltà della pur brava lettrice di rimanere in un ritmo poetico è notevole ma risulta vana.
Grazie per avermelo indicato così saprò evitare i suoi scritti.
Molto meglio su tale argomento trovo l'intramontabile Eugenio:
Non chiedeteci la parola
di Eugenio Montale
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti:
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
[da Ossi di seppia, 1925]
Giancarlo
[Modificato da Cobite 16/11/2009 09:17] - Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- |
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20/11/2009 19:26 | |
Stefania ho trovato la stessa domanda qui:
http://www.qforum.it/poesia/4239-neolirismo.html
è un tuo chiodo fisso o vuoi davvero saperlo?
Basta chiedere ai motori di ricerca ed avrai tutte le risposte che desideri.
Ciao.
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20/11/2009 22:45 | |
Se consideri che l'italiano è una lingua di recente fabbricazione, rispetto alle piu antiche lingue latine o sassoni, il neolirismo è un efetto di ciò, sino all'ottocento, i poeti italiani non è che avessero un gran succeso con i loro componimenti, in quanto non si identificavano con una lingua ben presisa, ma avevano tendenza a calarsi nei dialetti, o a "nordificare" le propie creazioni.
Diversamente se osservi il panorama odierno, i poeti italiani hanno un gran successo, e pare che influenzino il continente europeo con i loro componimenti.
Credo che il neolirismo, altro non sia che un diverso modo di comunicare, o di ricercar continuamente la nostra stessa identità, che par smarrita, o dalla mancanza di idoli da cui apprendere, oppressi come siamo da tv e carta spampata, che si insinuano nelle nostre menti confondendo anche i nostri obiettivi.
Personalmente ammiro il Montale, ma, neolirismo o meno, credo che l'apice della poesia nel nuovo secolo sia dovuto alla grande Alda Merini. |
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