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ROBERTO VECCHIONI, UN POETA TRA I CANTANTI

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2007 01:47
06/02/2004 01:46
 
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MILADY




» Alessandro e il mare «


Il tramonto era pieno di soldati ubriachi di futuro
fra i dadi le bestemmie e il sogno di un letto più sicuro;
ma quando lui usciva dalla tenda non osavano
nemmeno guardare:
sapevano che c'era la sua ombra sola davanti al mare.
Poi l'alba era tutta un fumo di cavalli,
gridi e risate nuove;
dove si va, passato il Gange,
Generale, parla, dicci solo dove:
e lui usciva dalla tenda bello come la mattina il sole:
come in una lontana leggenda,
perduta chissà dove...

tornava bambino,
e tornava bambino,
quando stava da solo a giocare nei viali
di un immenso giardino;
la fontana coi pesci
dai riflessi d'argento,
che poteva soltanto guardarla,
mai buttarcisi dentro.

Non un capello fuori posto
mentre entrava a cavallo nel mare,
e il cuore, il cuore gli batteva addosso
come a una donna che si va a sposare;
e tutti lo seguirono cantando
senza nemmeno sospettare,
e gli andarono dietro contenti
di dover annegare.

tornava bambino,
e tornava bambino,
quando stava da solo a giocare nei viali
di un immenso giardino;
la fontana coi pesci
dai riflessi d'argento
che poteva solo guardarla
mai buttarcisi dentro.

E mentre si voltava indietro
non aveva niente da vedere;
e mentre si guardava avanti
niente da voler sapere;
ma il tempo di tutta una vita
non valeva quel solo momento:
Alessandro, così grande fuori, così piccolo dentro.


» Poesia scritta in un bar «


Poesia scritta in un bar
sopra l'onda dei mar
butta male corsar:
la luna è piena
Tutti quelli che dan
tutti questi che san
caravan caravan
l'aria è serena

Tu mi cerchi di dir
jo no quiero entendir
voglio solo tenir
la mia cabeza

Strette strette le man
per fermare ma invan
i pensieri che van
con la cerveza

Sono stata puttana
coi miei dieci mariti
uno per settimana
ma li ho tutti traditi
non ho fatto godere
mai l'amore a nessuno
mi son fatta pagare dieci per uno
Dove cresce il limon
lì c'è l'uomo che è bon
canta tante canzon
e un po' si incazza

Dove cresce il milion
lì c'è l'uomo che è bon,
gli altri tutti coglion:
l'è un'altra razza

Si potrebbe anche far
quasi come aspettar
tanto sono una star
e chi m'ammazza?
Poesia scritta in un bar
sul Martini a versar
basterebbe trovar
una carezza.

Sono stata puttana
coi miei dieci mariti
uno per settimana
ma li ho tutti traditi
non ho fatto godere
mai l'amore a nessuno
mi son fatta pagare
dieci per uno

Sono stata puttana
coi miei dieci sorrisi
uno per settimana
e li avevo decisi
non li ho fatti godere
mai per niente a nessuno
ma li ho fatti pagare
uno per uno.


» Certezze «



» Mariù «


È passato anche il tempo peggiore
è passato anche il tempo creduto migliore
è passato fischiando, come il treno per Yuma;
sollevando la polvere, un fiore, una spina, una piuma.
Serenata leggera, che leggera è la sera,
e i bambini rimangono in piedi
a guardare la luna;
serenata serena, che serena è la sera,
ma quel rosso nel fondo dei cielo
mi fa solo paura...
Parlami d'amore Maríù
Parlami d'amore Mariù
E stanotte non voglio
né carezze né baci,
e non voglio nemmeno sapere
se mi credi o mi piaci, solo
parlami d'amore Mariù
parlami d'amore Mariù.

E lontano lontano in un sogno,
sono stato bambino chissà in quale regno
dove il tempo era un mago
con la voce incantata
e la notte era un principe,
un drago, un gigante, una tata,
serenata leggera, che leggera è la sera.
E mi alzavo in silenzio a vedere
com'è bella la luna,
serenata serena, che serena e la sera,
ma quel rosso nel fondo dei cielo
mette solo paura...

Parlami d'amore Mariù
parlami d'amore Mariù.
E stanotte non voglio ne carezze ne baci
e non voglio nemmeno sapere
se mi credi o mi piaci, solo
parlami d'amore Mariù
parlami d'amore Mariù.


» Milady «



Passano gli anni passano
crescono i bimbi crescono
Ritorni come un brivido
su questo palcoscenico
però ti sento timida, timida

Tu che tenevi tutti i fili del cuore
con due mani così lievi
che sentivo dolore solo un po'...
Non ti ho più vista piangere
Non ti ho più vista ridere
eri una voce fragile, fragile

Abbiamo smesso d'inventare parole
senza mai trovare quella che voleva dire
vivere, vivere

Milady non lasciarmi mai,
ti voglio bene come sei,
Milady madre amante e figlia,
la sola che mi rassomiglia;
Milady smettila di bere,
ti spacco in testa quel bicchiere,
sei vecchia e sembri un bambina,
e vesti ancora da regina,
Milady goccia su una foglia
Milady... io non ne ho più voglia...

Sono cambiato? Dimmelo;
sei tu diversa? Parlami,
sei sempre stata piccola, piccola:

Io ti perdevo e mi sentivo vincente,
ma non c'è stato mai verso
di cambiarti con niente come te;
non ti ho venduto l'anima,
lasciami in pace, lasciami
come mi sento stupido, stupido:

Voglio una storia d'amore più vera,
una donna che mi parla
e che mi aspetta la sera vattene,
vattene

Milady non lasciarmi mai,
senza di te cosa farei,
Milady cipria sotto gli occhi,
Milady persa negli specchi;
Milady non hai voce e canti,
in un teatro a fari spenti,
Milady bolla di sapone,
e ballerina di balcone:
Milady il tempo è un soldatino
che scrive lettere a nessuno

Milady non lasciarmi mai,
ti voglio sempre come sei,
Milady strada di Parigi,
Natale con i tre re magi;
Milady ho perso la tua spilia
Milady, Dio, come sei bella


» Leonardo Cohen «


C'è soltanto un albergo a Venezia
è l'albergo di quando mi ami
quando i figli non c'erano ancora
ed io solo baciavo i tuoi seni
quando i fogli volavano in alto
quando tutto quel poco era molto
perché ti amavo
oh se ti amavo
quanto ti amavo
E la gente sorride a Venezia
si ricorda di quando passavi
coi pensieri che avevano fretta
e le gambe che non le mostravi
ricorda che c'era anche un uomo
due occhi di un altro mattino
Perché ti amava
se ti amava
quanto di amava

c'è un vecchio cortile a Venezia
dove vanno a finire i ricordi
se hai voglia di quella carezza
ci porto perché sono verdi
gli alberi di quella sera
la luna che c'era e non c'era
Perché mi ami
e non mi ami
quanto mi ami

Ho imparato che il tempo è bellezza
ho imparato anche a fare l'amore
noi due siamo rimasti a Venezia
ci saremmo capiti ugualmente
Perché ti amo
Oh se ti amo
Quanto ti amo


» Gli anni «


Cos'è rimasto delle gioie
e dei miei improbabili dolori?
dov'è finito il tempo
dei miei straordinari batticuori?
avessi inventato qualcosa,
si fa per dire una pietanza;
fossi stato un genio
o almeno un terzino dell'Atalanta;
mia madre mi diceva sempre:
"Smettila di bere!"
e non sapeva ancora
che dovevo ancora cominciare
io mi toccavo freneticamene
pensando alle sue amiche
alle idee già
da allora le mie preferite
Gli anni t'inseguono
quando sei solo
gli anni ti parlano
ma non è vero

Gli anni rimangono
silenziosi, leggeri,
stanno dove li metti
e si nascondono
negli odori, nei fogli,
nel wysky, nei cassetti
gli anni si impigliano
e si aggrovigliano

Vorrei parlarti
vorrei spiegarti
vorrei lasciarti
e poi cercarti

Vorrei sognare
che è stato solo un sogno
che mi hanno raccontato
senza dormire
perché il mondo non c'è
quando io sono addormentato
e poi dormire
con una poesia
che da sempre so a memoria
senza sognare
e la ragazza usciva
lentamente dalla storia

gli anni continuano
telefona almeno per dirmi
come ti va la scuola
fatti guardare
come ti sei fatta bella,
è vero, il tempo vola
gli anni t'imbrogliano
io non so più se
sono buoni o cattivi gli indiani
però non vale
che stavo in piedi a vedere
con chi usciva lei domani
gli anni sorridono
e un'altra donna leggera
leggera danza sulle dita
corrono avanti
e colori, persone,
giochi giorni, l'Inter, la partita

Gli anni che passano
non sono mai tanti
gli anni miei...
gli anni, gli anni, gli anni.


» Polo sud «

Ma chi ce l'ha fatto fare
di partire e non tornare
a me e a te?
Com'è bianco questo bianco
cosi bianco che più bianco
non si può, o no...
cosa c'era da provare,
cosa c'era da giocare
per chi, e proprio qui?
in quest'angolo banale
l'orizzonte è sempre uguaie:
dov'è? chissà se c'è"

Solo qualche steila fredda
che non brilla e non ti guarda

e poi chi siamo noi?,
Noi seduti nella sera a sfidare la bufera:
gli eroi!
lo qui ai poio che ci faccio,
non nìi piace neanche il ghiaccio
e il pack, fa crack;
forse a far i'esploratore
era meglio i'Equatore
e là, che caldo fa!
Qui i'estate non arriva
c-è un pinguino alla deriva
che va, ma dove va?
io ho imparato ad abbaiare
per potere chiacchierare
e tu, non parli Più
ma confondo cani e vento,
quando ho riso e quando ho pianto
e lei, e lei dOV'è?
così uno fa l'amore solamente a ricordare
com'è...

atesta in giù
da due mesi ho un occhio chiuso
poi mi cola sempre il naso
e tu, dove sei tu?
Sarà bella l'avventura
sarà bello ma non dura
chi va un po' più in là
ma vuoi mettere il calore
di una strada, di un rumore
coi blu di quaggiù!

Quando andranno sulla Luna,
io quel giorno per fortuna
io no, non ci sarò:
sulia Luna c'è un castello
che finché lo sogno e bello poi no...

Ma chi ce l'ha fatto fare
ai partire e non tornare
a me e a te?
com'è bianco questo bianco
cosi bianco che più bianco
non si può o no...
o no o no....
Polo Sud Polo sud
Polo sud Polo sud
non finisce mai la sera
Polo sud
poi la notte è bianca e nera
Polo sud
ma noi, noi siamo eroi!
Polo sud
cosa c'era da cercare?
Polo sud
cosa c'era da scoprire?
Polo sud
lassù o quaggiù
Polo sud
a me prima di partire
Polo sud
mi sembrava d'impazzire
Polo sud
chissà come sarà?
Polo sud...

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