Mi viene da dire "comprendo", ma ciò non sarebbe vero. Al massimo potrei avvicinarmi a quelle sensazioni che hai provato, ma questa forma di esperienza quotidiana che hai fatto è lontana dalla mia realtà.
Una cosa non condivido, l'immagine che hai proposto della morte, che può avvenire in mille modi, ma ciò nonostante comunque parte del cosmo e come qualsiasi altra cosa di questo universo ha la sua bellezza, anche se di per sé orrorifica, ma di fatto la natura orrorifica della morte esiste solo in funzione di una realtà industriale, che l'atmosfera anti-settica ospedaliera incarna bene.
Con questo non critico le tue parole, in quanto vera e sincera espressione di cuore e mente di una persona che ha avuto diretta e plurale esperienza con la Morte, ma comunque trovo che le tue ultime parole siano di natura compromessa proprio da tali emozioni, ma proprio per questo di una stupenda espressività, quasi un tono teatrale; inoltre condivido la considerazione sui cadaveri, privi di segni emotivamente umani: "assenza di umano nell'essere umano".
Ovviamente mie opinioni, condotte con processo di astrazione, e quindi di natura oggettiva, mentre le tue hanno un carattere prettamente e magnificamente umano.
Una lettura bellissima.
Un saluto
Francesco
Nelle vene scorre chimica poesia, il terribile jack cercò di farla schiava dell'arte più distorta, eppure non posso non ammirare la sua ricerca verso l'origine dell'uomo in quanto arte.