| | | OFFLINE | | Post: 272 Post: 256 | Registrato il: 23/02/2003
| Sesso: Maschile | |
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30/11/2003 06:40 | |
GIORNO DEI MORTI
Una splendida giornata
è stata quella di ieri,
direi molto fredda;
quasi ti faceva intirizzire le mani,
se non le coprivi
con soffici guanti di lana.
Anch'io, come tanti altri,
al cimitero mi son recato;
se non per altro, per dovere
verso i miei cari defunti.
Giunto davanti all'ingresso,
sono rimasto colpito
da un incessante via vai di gente,
che visibilmente si mostrava
cupa e mesta nel volto;
anzi, assorta in ricordi angosciosi,
procedeva del tutto assente
in quel suo composto corteo,
dal quale si sprigionava soltanto
una grande indicibile pena.
Ma solo dentro le mura,
una volta a contatto
con gli innumerevoli pianti
e con i tanti sommessi lamenti,
è stato il cuore,
invece che le mani,
che mi sono sentito a un tratto
terribilmente agghiacciare.
Una immane sofferenza
allora dentro di me
ho io immediatamente accusata;
ma essa si faceva avvertire
così profonda e così struggente,
che per un momento
ho quasi creduto
che mi stesse scoppiando nell'animo
l'intero universale dolore!
poetasenzanome
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| | | OFFLINE | | Post: 1.334 Post: 1.133 | Registrato il: 26/01/2003
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30/11/2003 09:19 | |
E' la commozione di sentire dentro, nel cuore e nell'anima, la presenza dei nostri cari, una presenza che in certi momenti diventa più avvertibile ... vera.
Grazie Luigi, un abbraccio
Giacarlo cobite
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