Sono nuovo per questo Forum e questo è il primo post che commento, perché l'Autrice non mi dovrebbe essere del tutto sconosciuta... (Officina?...)
Delle due versioni preferisco decisamente quella col verso lungo (o chilometrico, come lo definisce l'Autrice).
La versione corta, sempre a mio parere, perde di drammaticità.
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Per molti che si ritengono poeti la poesia è un distillato di "cuore-fiore-amore"...
Non date loro da leggere I SEPOLCRI o Charles BUKOWSKI:
sarebbero capaci di disegnare in copertina cornicette di cuoricini.