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01/03/2015 16:47 | |
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
Con la guancia sul fianco della notte
Siamo sogni che corrono con le gambe spezzate
insonnie sedate con pillole di luna
siamo gocce omeopatiche di stelle
non importa quante volte cadiamo o veniamo travolti:
sempre ci ubriachiamo col vino dei tramonti
e adagiamo la guancia sul fianco della notte
sperando che un refolo ci culli
come bimbi che fanno l'altalena
R. |
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01/03/2015 17:34 | |
Rosy.S, 01/03/2015 16:47:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
Se ci mettessimo a discutere su qualcosa di così generale penso che ne verrebbe fuori una diatriba lunga mesi, ma posso dirti cosa ne penso facendo riferimento ai tuoi versi. Leggendo questa poesia sicuramente non mi verrebbe da dire che manchi di musicalità, direi anzi che la musicalità delle parole può supplire alla mancanza di un ritmo riconoscibile; ma questo è dovuto anche alla presenza di una simmetria interna abbastanza pronunciata (le prime due strofe mi sembrano vagamente simmetriche, anche se i versi sono fra loro tutti differenti) e alla presenza, addirittura, di un endecasillabo: "siamo gocce omeopatiche di stelle".
Per farla breve dico che mi sembra una buona poesia, con un ritmo difficile da cogliere ma musicale. Non userei invece l'aggettivo "anarchico" per definire questi versi... Dovresti scrivere in modo molto più "libero" per guadagnarti un aggettivo del genere! "Pandite nunc Helicona, deae, cantusque movete" |
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01/03/2015 19:29 | |
Vinum Divinum, 01/03/2015 17:34:
Rosy.S, 01/03/2015 16:47:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
Se ci mettessimo a discutere su qualcosa di così generale penso che ne verrebbe fuori una diatriba lunga mesi (...)
Sì hai proprio ragione, sarebbe difficile trovare un accordo, avrei dovuto specificare che più che un dibattito sull'argomento in generale mi riferivo a questa poesia, avrei dovuto specificarlo ma ci sono tempi troppo stretti per correggere e allora ne approfitto qui: dal generale al particolare mi riferisco a questo componimento, sul quale ti sei espresso fin troppo benevolmente (o positivamente)
Personalmente c'è un verso sul quale mi areno quando rileggo:
non importa quante volte cadiamo o veniamo travolti:
sempre ci ubriachiamo col vino dei tramonti
e adagiamo la guancia sul fianco della notte
sarei tentata di eliminare la parte in viola ma poi desisto perché mi manca un significato.
E vabbe', forse il dilemma non è così importante.
Ciao e grazie
[Modificato da Rosy.S 01/03/2015 19:30] |
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01/03/2015 20:31 | |
siamo gocce omeopatiche di stelle
Un verso di una profondità...spaziale Come a dire che le stelle, la natura, può guarire qualunque nostro male perchè noi siamo parte essenziale di essa.
Molto delicata ed i temi al limite tra l'onirico ed il reale la spingono ancora di più.
Anarchia? Forse...ma questo non vuol dire che non tenda all'armonia. |
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02/03/2015 15:21 | |
Ringrazio anche Nakurisch per il commento... e sì, il sogno è l'approdo verso cui naviga la realtà.
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02/03/2015 18:16 | |
Rosy.S, 01/03/2015 16:47:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
Pensi sia possibile scindere la musicalità dal ritmo?
Giuseppe |
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02/03/2015 19:20 | |
Dobbiamo sognare e se i sogni ci travolgono e' il segnale che siamo vivi .
Bella la poesia , bello il messaggio.
Simone Corrieri |
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03/03/2015 18:57 | |
Trovo bellissimo e ritmico quello che hai scritto. Non sono uno scrittore ne un lettore esperiente, ma per me é poesia a tutti gli effetti |
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04/03/2015 17:43 | |
ooti, 03/03/2015 18:57:
Trovo bellissimo e ritmico quello che hai scritto. Non sono uno scrittore ne un lettore esperiente, ma per me é poesia a tutti gli effetti
Un parere espresso fa sempre piacere, non occorrono esperti che forse non esistono, forse è questione di predisposizione, attenzione e ascolto, oltre che di gusti soggettivi.
Grazie.
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05/03/2015 00:49 | |
Rosy.S, 01/03/2015 16:47:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
figurati, per me sfondi una porta aperta, io amo i versi sciolti e le parole sono quello che ci scambiamo
un gioiello, per essere tale, non occorre per forza che sia in una parure
Con la guancia sul fianco della notte
.....
insonnie sedate con pillole di luna
siamo gocce omeopatiche di stelle
..........
sempre ci ubriachiamo col vino dei tramonti
e adagiamo la guancia sul fianco della notte
sperando che un refolo ci culli
.....
R.
molto bella, davvero
comincio un po' a "sentire" la tua poetica e sto imparando davvero ad apprezzarla
ho lasciato i versi che più mi hanno colpito, se vogliamo usare un termine così aggressivo e stridente, sia pure di uso comune
vorrei invece dire che più mi hanno toccato
immagini bellissime e inconsuete
ma alla fine nella poesia quello che conta è quello che ci fa girare la testa di colpo, come una bella donna (o un bell'uomo) che ci passa di fianco e che prima non avevamo notato
una nota improvvisamente dolce, un profumo che trapassa le parole
come le gazze ladre ci innamoriamo di gioielli e li portiamo, preziosi, nel nostro nido
:)
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| | | OFFLINE | | | Post: 220 Post: 43 | Registrato il: 26/11/2010
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05/03/2015 09:28 | |
Rosy.S, 01/03/2015 16:47:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
Con la guancia sul fianco della notte
Siamo sogni che corrono con le gambe spezzate
insonnie sedate con pillole di luna
siamo gocce omeopatiche di stelle
non importa quante volte cadiamo o veniamo travolti:
sempre ci ubriachiamo col vino dei tramonti
e adagiamo la guancia sul fianco della notte
sperando che un refolo ci culli
come bimbi che fanno l'altalena
R.
oh Ros! siamo chi?
scusami mi perdo dietro questo parlare al plurale.
versi anarchici?
la mia regola è qui:
la funzione è chiara e la questione è tutta
nel terzo principio
Io non c'entro col terzo principio
però furiosamente m' agita il secondo
come un mazzo di carte che funziona senza trucchi
ciao franco |
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05/03/2015 10:34 | |
Violadaprile:
(...)
ho lasciato i versi che più mi hanno colpito, se vogliamo usare un termine così aggressivo e stridente, sia pure di uso comune
vorrei invece dire che più mi hanno toccato
essì, cihairagione, ma io dico mi hanno colpito, ché se dico mi hanno toccato vaiassapere che non esca qualche curioso che chieda: in dove ?
In quanto alle gazze ladre, varrà anche per loro il detto "non tutto è oro ciò che luccica"?
Poi vabbe' m'hai fatto un commento più bello della poesia... grazie
E sai che c'è?
L'ho scritta sentendo, l'ho rivista ascoltando
VERSIONE RIVISITATA:
Siamo sogni che corrono
. . . . . . . . . . . . . . . con le gambe spezzate
insonnie sedate con pillole di luna
siamo gocce omeopatiche di stelle
ma sempre ci ubriachiamo
. . . . . . . . . . . . . . . . .col vino dei tramonti,
e adagiamo la guancia sul fianco della notte
sperando che un refolo ci culli
come bimbi che fanno l'altalena
R.
[Modificato da Rosy.S 05/03/2015 10:35] |
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05/03/2015 10:45 | |
Jos de Vie:
Pensi sia possibile scindere la musicalità dal ritmo?
Oddio, preferirei rispondesse qualcun altro al mio posto,
per conto mio quando parlo di ritmo mi riferisco (soprattutto) agli accenti, alla posizione degli accenti forti rispetto al numero delle sillabe, e prediligo i versi in metrica canonici; ma un conto è quando si scrive in metrica un altro conto è quando si scrive in verso libero: in questo caso l'obiettivo per me è che la lettura sia scorrevole, che il verso sia "duttile", la parola "morbida" anziché spigolosa, ma poi dipende anche dal contenuto perché a volte l'effetto opposto è voluto.
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05/03/2015 11:00 | |
cripaf:
oh Ros! siamo chi?
scusami mi perdo dietro questo parlare al plurale.
versi anarchici?
la mia regola è qui:
la funzione è chiara e la questione è tutta
nel terzo principio
Io non c'entro col terzo principio
però furiosamente m' agita il secondo
come un mazzo di carte che funziona senza trucchi
ciao franco
ehi, Franco, io mi son persa dietro il tuo commento: non ci ho capito un'acca
il mio plurale è sapere che sono unica ma non sono l'unica
ciao
[Modificato da Rosy.S 05/03/2015 11:00] |
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05/03/2015 11:15 | |
essì, cihairagione, ma io dico mi hanno colpito, ché se dico mi hanno toccato vaiassapere che non esca qualche curioso che chieda: in dove ?
muhahahahah
ed ecco che comincia a emergere anche il sense of humor
perfetto |
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05/03/2015 11:29 | |
Jos de Vie, 02/03/2015 18:16:
pensi sia possibile scindere la musicalità dal ritmo?
rispondo io, dichiaratamente anarchica
musicalità e ritmo sono la stessa cosa, sono inscindibili
però però ...
pensi che sia scindibile la poesia da musicalità e ritmo?
certamente altrettanto no, però qui stiamo scivolando in una zona completamente diversa
a te piace l'opera, a un altro l'heavy metal
con che diritto diciamo che una vale e l'altro no? che una è poesia e l'altro no?
secondo me nessuno
la poesia parla al cuore, dovrebbe essere puro sentimento, pura sensazione, che passa da un cuore all'altro senza parole, solo toccandosi con la punta delle dita e passando un brivido, da un corpo all'altro, da una mente all'altra, senza filtri o media che trasportano anche la polvere
ma questo non si può, non siamo telepatici
e quindi ci accontentiamo di lasciar trasportare all'aria le nostre parole, mettendoci tutta la forza del nostro sentire e sperando, dico sperando, di riuscire a raggiungere un'altra anima, e donarle la bellezza che ci possiede, come un demone, e ci scuote
donarle il piacere che ci pervade e che speriamo di condividere
se i gusti sono simili, ti preparerò i miei spaghetti allo scoglio
e sarai tanto carino da apprezzarli
se i gusti sono simili, ci innamoreremo
:P
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05/03/2015 11:55 | |
VERSIONE RIVISITATA:
questa è sicuramente più intensa e pregnante
ancora più bella, da un certo punto di vista ...
però non so, le parole hanno una funzione, e io vedo parole che pur non essendo essenziali, si comportano come il colonnato intorno alla nave, un luogo di astrazione e di meditazione, prima di entrare nella zona della preghiera, ossia della trascendenza
il colonnato, tanto esecrato dai celti che vedevano un imbarbarimento della cultura che sostituiva alberi di pietra ad alberi vivi, comunque mantiene ancora un contatto con la natura, sempre più esplicito col cambiare dello stile, addirittura con l'aggiunta di foglie
è comunque uno spazio libero e aperto, un luogo dove si può respirare e ammorbidire il passaggio allo spirito puro
quindi ben vengano le parole anche non essenziali
non so cosa dirti, a me piacciono le due versioni |
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09/03/2015 09:31 | |
Violadaprile, 05/03/2015 11:29:
Jos de Vie, 02/03/2015 18:16:
pensi sia possibile scindere la musicalità dal ritmo?
rispondo io, dichiaratamente anarchica
musicalità e ritmo sono la stessa cosa, sono inscindibili
resta il fatto che l'anarchico che volesse chiamare nero il bianco e viceversa è libero di farlo, ma può ritenersi anarchico solo a condizione che sappia cosa è definito "bianco" e cosa è definito "nero" dai non anarchici, cioè necessita sappiano cosa s'intende con "bianco" quando diciamo che un milione di ragazze che si sposano scelgono l'abito "bianco", tuttavia una su un milione può benissimo scegliere un abito nero o rosso.
Allora per intenderci bisogna prima accordarci sul linguaggio del nostro discorso e poi scomporre i singoli termini; troveremo così che il lemma " musicalità" attiene all'armonia dei suoni dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/musicalita.shtml,
mentre il " ritmo" si riferisce alla frequenza dei movimenti intervallati da pause tra accenti, e quindi all’alternarsi, in un verso, di sillabe toniche e sillabe atone www.treccani.it/vocabolario/ritmo/
perciò parlare di "ritmo e musicalità" non è pleonastico www.teatrodellacooperativa.it/corsi/il-ritmo-la-musicalita-la-nar...
faccio questo esempio e chiudo: il rap è basato sul ritmo (monotono ma sempre ritmo), però non è la quintessenza dell'armonia
Violadaprile, 05/03/2015 11:29:
però qui stiamo scivolando in una zona completamente diversa
a te piace l'opera, a un altro l'heavy metal
con che diritto diciamo che una vale e l'altro no? che una è poesia e l'altro no?
secondo me nessuno
Infatti, non si pone nemmeno la questione a meno che non parliamo di genere e stile; a me può piacere a preferenza un abito di Armani o di Valentino, un altro preferisce un abito di Cavallo ma sempre stilisti sono e nessuno può prescindere dal disegno, dalla stoffa, dai colori, da ogni elemento che ne è alla base.
Violadaprile, 05/03/2015 11:29:
la poesia parla al cuore, dovrebbe essere puro sentimento, pura sensazione, che passa da un cuore all'altro.......
Ottima definizione dell'essenza della poesia allo stato nascente: se chiedessimo a un bambino, a un adulto, a un dilettante o a un poeta famoso di darci una definizione di "poesia", risponderebbero ognuno con le stesse parole, la differenza, che può essere abissale, è certamente nel modellare il "contenitore" in cui versare "l'essenza"
Violadaprile, 05/03/2015 11:29:
e quindi ci accontentiamo di lasciar trasportare all'aria le nostre parole, mettendoci tutta la forza del nostro sentire e sperando, dico sperando, di riuscire a raggiungere un'altra anima, e donarle la bellezza che ci possiede, come un demone, e ci scuote
donarle il piacere che ci pervade e che speriamo di condividere
se i gusti sono simili, ti preparerò i miei spaghetti allo scoglio
e sarai tanto carino da apprezzarli
se i gusti sono simili, ci innamoreremo
:P
e questo è il fine , tu l'hai descritto benissimo
e dài, innamoriamoci
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09/03/2015 09:32 | |
Violadaprile, 05/03/2015 11:55:
VERSIONE RIVISITATA:
questa è sicuramente più intensa e pregnante
ancora più bella, da un certo punto di vista ...
però non so, le parole hanno una funzione, e io vedo parole che pur non essendo essenziali, si comportano come il colonnato intorno alla nave, un luogo di astrazione e di meditazione, prima di entrare nella zona della preghiera, ossia della trascendenza
il colonnato, tanto esecrato dai celti che vedevano un imbarbarimento della cultura che sostituiva alberi di pietra ad alberi vivi, comunque mantiene ancora un contatto con la natura, sempre più esplicito col cambiare dello stile, addirittura con l'aggiunta di foglie
è comunque uno spazio libero e aperto, un luogo dove si può respirare e ammorbidire il passaggio allo spirito puro
quindi ben vengano le parole anche non essenziali
non so cosa dirti, a me piacciono le due versioni
le terrò entrambe
grazie
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09/03/2015 16:50 | |
Allora per intenderci bisogna prima accordarci sul linguaggio del nostro discorso e poi scomporre i singoli termini
sono in parte d'accordo e in parte no
è vero che quando parliamo dobbiamo sapere di cosa parliamo e io, benché anarchica, sono superpignolissima sul linguaggio, andando a cercare pure il sanscrito e domineddio in persona per capire quello che dico
tuttavia stiamo parlando di poesia e non di rap
è vero che il rap è quasi solo ritmo, però fino a un certo punto, se nelle parole non vi fosse musicalità, non ci sarebbe nessuna musica
possiamo allora parlare dei "tamburi del bronx" o degli "stomp"? qui il solo ritmo è evidente ma non c'è neppure il minimo tentativo di inserire parole, ci sono bidoni di latta, scope, giornali e sacchetti di plastica fatti risuonare
è musica non musicale? mi sembra contraddittorio
e in più bisogna dire che c'è una musica, una musicalità, propria delle parole
perché possiamo dire che una lingua è più musicale (nel suo insieme) di un'altra? non vedo armoniche, se non forse nel veneziano (che ha una cadenza molto simile al castigliano)
tuttavia usando fiumi di allitterazioni, rime e assonanze, ecco che la musicalità la creiamo, anche a prescindere dal ritmo
ma poi alla fine mi chiedo, ma perché dobbiamo prescindere?
è vero, io adoro gli Stomp, ma non mi verrebbe mai in mente di dire che fanno poesia
solo per il fatto, però, che non usano parole
fanno musica e non poesie
l'esempio contrario, di poesia senza musica (senza ritmo) davvero non lo so trovare
secondo il mio sentire, vanno inscindibilmente insieme.
ma magari tu sì
:)
(f) |
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09/03/2015 19:33 | |
Rosy.S, 01/03/2015 16:47:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
Con la guancia sul fianco della notte
Siamo sogni che corrono con le gambe spezzate
insonnie sedate con pillole di luna
siamo gocce omeopatiche di stelle
non importa quante volte cadiamo o veniamo travolti:
sempre ci ubriachiamo col vino dei tramonti
e adagiamo la guancia sul fianco della notte
sperando che un refolo ci culli
come bimbi che fanno l'altalena
R.
A me personalmente visualizza un quadro di frammenti di cianfrusaglie riciclate e rimodellate tra di loro per descrivere poeti e poesia di queste ere. Tipo quelle opere moderne dove è tutto distorto ed impastato insieme con arte per poter creare i vari effetti ..ma è il giudizio onesto di una persona ignorante in poesia e scrittura...
[Modificato da sp3ranza 09/03/2015 19:36] |
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09/03/2015 19:51 | |
sp3ranza, 09/03/2015 19:33:
A me personalmente visualizza un quadro di frammenti di cianfrusaglie riciclate e rimodellate tra di loro per descrivere poeti e poesia di queste ere. Tipo quelle opere moderne dove è tutto distorto ed impastato insieme con arte per poter creare i vari effetti ..ma è il giudizio onesto di una persona ignorante in poesia e scrittura...
come abbiamo detto dall'altra parte a qualcun altro, se non capisci il Picasso cubista, ci dispiace per te
se non capisci la musica ci dispiace altrettanto
se non "senti" la poesia dove realmente c'è e ti sembra solo un'accozzaglia, siamo davvero sempre più spiacenti
il fatto che il tuo giudizio sia "onesto" non ti discolpa, anzi
non ti rende portatrice dell' "Onestà", anzi
e questa piatto piatto si chiama lettura del metalinguaggio
quello che di vero dici è che "ignori" - e per parte mia potrei solo consigliarti di leggere, leggere tanto, magari alla fine un po' di orecchio te lo fai
PS
e poi dovresti anche spiegare perché ti chiami sp3ranza, mezzo in leet (1337), che se volessi scriverlo davvero in leet dovresti scrivere 5p3r4nz4 (o circa), linguaggio (scritto) assolutamente proprio di quelle opere moderne, che disprezzi?
linguaggio riciclato anche il tuo?
[Modificato da Violadaprile 09/03/2015 20:15] |
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10/03/2015 01:21 | |
sp3ranza, 09/03/2015 19:33:
A me personalmente visualizza un quadro di frammenti di cianfrusaglie riciclate e rimodellate tra di loro
Legittimo il tuo parere, capisco il senso dei "frammenti" (un puzzle di frammenti di campi semantici diversi), però se dici "riciclate" devi dimostrarmi gli originali, e non credo sia possibile a meno che non abbia degli antenati di non mia conoscenza che abbiano usato le stesse immagini/gli stessi significati.
sp3ranza, 09/03/2015 19:33:
...per descrivere poeti e poesia di queste ere. ...
no, qui sbagli alla grande: non era nelle mie intenzioni riferire a poeti/poesia di altre ere né di questa... parlo di noi comuni mortali, pure di chi non ha mai scritto una riga di poesia o altro, parlo dei sognatori che si fanno male, cadono e si rialzano perché non possono fare a meno dei loro sogni e soprattutto non possono fare a meno di sognare... per cui il tema è universale, la resa poi può essere piacevole per alcuni, criticabilissima per altri
sp3ranza, 09/03/2015 19:33:
.....ma è il giudizio onesto di una persona ignorante in poesia e scrittura...
so benissimo che sei sincera e modesta
Grazie Nadia, sei unica
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10/03/2015 01:34 | |
Che Violaprile sia poeticamente anarchica non è certamente un'epicherema!.
Del resto c'è spazio per tutti a questo mondo.
Colpisce invece una quasi disistima di Rosy per sé stessa: le sue poesie sono sempre pura musica, sia che siano rimate oppure no. I suoi concetti scorrono sempre piacevolmente alla lettura.
Io posso scrivere di tutto (penso di averlo dimostrato) ma resto sempre dell'opinione che sia più meritevole condurre la ca noa controcorrente che non lasciarsi trasportare dalla corrente [Modificato da Gaspy. 10/03/2015 01:34] |
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10/03/2015 02:02 | |
Violadaprile:
Allora per intenderci bisogna prima accordarci sul linguaggio del nostro discorso e poi scomporre i singoli termini
sono in parte d'accordo e in parte no
è vero che quando parliamo dobbiamo sapere di cosa parliamo e io, benché anarchica, sono superpignolissima sul linguaggio, andando a cercare pure il sanscrito e domineddio in persona per capire quello che dico
tuttavia stiamo parlando di poesia e non di rap
è vero che il rap è quasi solo ritmo, però fino a un certo punto, se nelle parole non vi fosse musicalità, non ci sarebbe nessuna musica
perdindirindina, non ne facevo mica una questione di misurazione col bilancino per l'oro, dài, vada per "il rap è quasi solo ritmo" e anche un po' musicalità delle parole, ok?
tra l'altro ha un ritmo mono-tono o quasi (leggasi quasi! )
Violadaprile:
e in più bisogna dire che c'è una musica, una musicalità, propria delle parole
perché possiamo dire che una lingua è più musicale (nel suo insieme) di un'altra? non vedo armoniche, (.....) tuttavia usando fiumi di allitterazioni, rime e assonanze, ecco che la musicalità la creiamo, anche a prescindere dal ritmo
e chi lo nega? ma dici bene: una lingua "nel suo insieme"; qui si parla del testo nel suo specifico: è musicale? i versi hanno un ritmo canonico? Ci sono assonanze o dissonanze? O entrambe? Sì, anche per me ci sono lingue più musicali di altre (nell'insieme) io non amo la parlata tedesca ma amo sentire parlare in francese e in italiano (nel loro insieme), tant'è che non mi stanco di ascoltare
Lingua di marmo antico di una cattedrale
lingua di spada e pianto di dolore
lingua che chiama da una torre al mare
lingua di mare che porta nuovi volti
lingua di monti esposta a tutti i venti
che parla di neve bianca agli aranceti
lingua serena, dolce, ospitale
la nostra lingua italiana
Lingua di lavoro e lingua per onore
nei mercati stoffe, gioielli e ori
lingua di barche e serenate a mare
lingua di sguardi e sorrisi da lontano
lingua ordinata da un uomo di Firenze
che parla del cielo agli architetti
lingua nuova, divina, universale
la nostra lingua italiana
Ed è per strada mentre lavora tra la gente
e l'onda dello stadio e l'urlo della folla
in trattoria mentre mangia e beve allegramente
e un sorriso nelle tue labbra di donna
e la tua voce mentre dice "ti amo
e nei bar di chi si perde in un bicchiere
con chi ha sbagliato a piangere, a scherzare
e in ogni gesto cercare un po' d'amore
un po' d'amore
Lingua che parla di palazzi e fontane
lingua d' osteria tra vino e puttane
lingua di grazia nelle corti e nell'amore
lingua d' amore che è bella da sentire
lingua che canta lungo l'Arno al mare
fino alla sabbia del continente americano
lingua ideale, generosa, sensuale
la nostra lingua italiana
E un aeroplano che vola
sull'Atlantico tranquillo
sulla rotta polare o quella delle Antille
una rosa rossa color del sangue
spina di una rosa ti punge e sei sua amante
e una donna snella che vince nella moda
e guida un' auto rossa prestigio della strada
poi si sposa con la luce e come un faro
proietta al mondo il grande cinema italiano
il grande cinema italiano
Lingua dell'opera
lingua del bel canto che canta con violini
e gioca col suo accento
lingua dello spazio e termini in inglese
della scissione a freddo e formule in francese
lingua di pace
lingua di cultura
dell'avanguardia internazionale
La lingua mia, la tua
la nostra lingua italiana
...però attenzione ché rischiamo di dire che anche la prosa è poesia! Ed io non sono d'accordo
Violadaprile:
l'esempio contrario, di poesia senza musica (senza ritmo) davvero non lo so trovare
secondo il mio sentire, vanno inscindibilmente insieme.
ma magari tu sì
appunto, ma non ho mai affermato che la poesia possa essere priva di musicalità, infatti ci sono parole assai musicali in sé e per sé ed altre assai prosastiche, il mio assunto era basato proprio sul fatto che nel verso libero (libero da schemi metrici legati agli accenti ritmici) deve sopperire la musicalità e la scorrevolezza del verso, sennò addio! E poi, ovviamente, il linguaggio deve essere evocativo, altrimenti se anche il significato è papale papale, e privo di assonanze, sfocia nella prosasticità.
Non dimentichiamo che il punto di partenza era:
Secondo voi ci può essere poesia in verso... più che libero, diciamo anarchico? Basata non sul ritmo ma solo sulla musicalità delle parole?
la musicalità quindi non veniva esclusa, tutt'altro!!!
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10/03/2015 02:12 | |
Gaspy., 10/03/2015 01:34:
Che Violaprile sia poeticamente anarchica non è certamente un'epicherema!.
Del resto c'è spazio per tutti a questo mondo.
Colpisce invece una quasi disistima di Rosy per sé stessa: le sue poesie sono sempre pura musica, sia che siano rimate oppure no. I suoi concetti scorrono sempre piacevolmente alla lettura.
Io posso scrivere di tutto (penso di averlo dimostrato) ma resto sempre dell'opinione che sia più meritevole condurre la ca noa controcorrente che non lasciarsi trasportare dalla corrente
No, non si tratta di disistima, sicuramente il mio è un atteggiamento di ipercriticità verso me stessa, perché senza autocritica non si sale di un gradino per volta; comunque se mi dici che indipendentemente dai versi in metrica, in rima o in verso libero senti pura musica, ciò mi fa piacere assai, vuol dire che il mio impegno in questi anni non è stato vano; a me piace l'eleganza e l'armonia del verso e della poesia nel suo insieme, sinonimo di immediatezza e semplicità, ma raffinare il proprio stile è il risultato che si raggiunge a furia di "sangue e sudore"
Grazie comunque della tua stima
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| | | OFFLINE | | Post: 417 Post: 416 | Registrato il: 15/02/2013
| Sesso: Maschile | |
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10/03/2015 08:34 | |
Bene, ognuno ha detto la sua Attenzione a mantenere sempre un linguaggio consono. |
| | | OFFLINE | | | Post: 304 Post: 304 | Registrato il: 11/09/2009
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10/03/2015 11:05 | |
e in più bisogna dire che c'è una musica, una musicalità, propria delle parole
perché possiamo dire che una lingua è più musicale (nel suo insieme) di un'altra? non vedo armoniche, (.....) tuttavia usando fiumi di allitterazioni, rime e assonanze, ecco che la musicalità la creiamo, anche a prescindere dal ritmo
Se c' musicalità nel frusciare del vento tra le canne, perché una lingua umana potrebbe esserne priva? Non dipende dalla voce, ma dall' orecchio. La lingua germanica? Ascoltate la musica di o Schiller o Goete e chi può dire che la lingua germanica non è musicale?
1. Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn,
Im dunkeln Laub die Goldorangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht?
Kennst du es wohl? Dahin!
Dahin möcht' ich mit dir,
O mein Geliebter, ziehn.
2. Kennst du das Haus? Auf Säulen ruht sein Dach,
Es glänzt der Saal, es schimmert das Gemach,
Und Marmorbilder stehn und sehn mich an:
Was hat man dir, du armes Kind, getan?
Kennst du es wohl? Dahin!
Dahin möcht' ich mit dir,
O mein Beschützer, ziehn.
3. Kennst du den Berg und seinen Wolkensteg?
Das Maultier such im Nebel seinen Weg,
In Höhlen wohnt der Drachen alte Brut;
Es stürzt der Fels und über ihn die Flut.
Kennst du ihn wohl? Dahin!
Dahin geht unser Weg!
O Vater, laß uns ziehn!
però attenzione ché rischiamo di dire che anche la prosa è poesia! Ed io non sono d'accordo
Lo dico da una vita: è fin troppo facile scambiare per gioielli la bigiotteria: ma conta sempre ciò che piace molto più che il valore critico o economico
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10/03/2015 11:45 | |
perdindirindina, non ne facevo mica una questione di misurazione col bilancino per l'oro, dài, vada per "il rap è quasi solo ritmo" e anche un po' musicalità delle parole, ok?
e quindi siamo perfettamente d'accordo
ma quanto alle lingue, posta la definizione generale, sono io a non concordare con le notazioni correnti
il tedesco è una lingua bellissima, che somiglia una cifra al greco, bisogna conoscerla a fondo e impararne una buona pronuncia, che tra l'altro come da noi varia tantissimo tra nord e sud-austria
il francese, non ti posso dire, l'adoro, e tra l'altro è quasi una seconda lingua
mi piace meno lo spagnolo, che è molto più duro di quanto sembri all'apparenza, sono un popolo duro "sangre y muerte", un po' come gli inglesi cui somigliano parecchio
ma anche i veneziani, come tutti i conquistatori, che sia un carattere più che una caratteristica della lingua?
invece il catalano è lingua dolce, vagamente popolana, somiglia tantissimo (e anzi quasi si scambia) al bergamasco e al ligure
e non per niente mille anni di scambi commerciali e culturali via mare ne hanno se non omologato però molto assimilato la cultura - stessi scambi peraltro che avvenivano con pisa e con le coste ovest di tutta l'italia - e che dire degli scambi via terra tra i catalani stessi, che arrivavano sino alla camargue?
Ma lasciando da parte il "nel loro insieme" vediamo che Cocciante è bilingue (anzi, binazionale) e scrive indifferentemente nelle due lingue, e ha scritto quella meravigliosa opera che è "Nôtre Dame de Paris" in francese che non mi stancherebbe mai
e i francesi lo considerano francese, esattamente come castillani, catalani e portoghesi considerano connazionale Cristoforo Colombo, e ogni paese ha un villaggetto dove la leggenda lo fa nascere lol
Ma per tornare al tema in questione, secondo me bisogna stare molto attenti, perché il termine "poesia" può attagliarsi agli ambiti più ristretti, come un distico di Ungaretti, come ai più allargati
se dobbiamo dire che i film di Renoir o di Chaplin non sono profondamente e intrinsecamente poetici, allora siamo solo faziosi campanilisti
e questo, a me, da anarchica, non piace punto
PS
e bravo Gaspy, vedo che hai preceduto il mio pensiero
adoro la poesia tedesca
e fra l'altro la lingua tedesca ha una quadratura e una simmetria interne che la rendono adatta a formare musica, poesia, pensiero filosofico, astrazione
(anche altro, ma lasciamo perdere ;-p)
ma forse è viceversa, chi può dirlo, la lingua si forma sul pensiero o struttura (anche pedagogicamente o ancora prima geneticamente) il pensiero?
saperlo ... [Modificato da Violadaprile 10/03/2015 11:54] |
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10/03/2015 12:57 | |
Io ho letto la poesia e non l'autore che
solo ora ho notato, e suggerirei di creare una
pratica utile a tutti noi, ed usare
una poesia degli utenti una volta al giorno,
come poesia MISTERIOSA senza rivelare chi l'ha
composta, a cui poter commentare dando
giudizi onesti e quanto mai veritieri
e questo incita gli scrittori anche a
pubblicare nuove opere ed a ricevere
svariati commenti e magari pareri e
suggerimenti utili.
Confermo quello che la poesia mi ha
fatto provare, di cose gia' lette
in giro sempre di quel genere etc...
che mi ricordano i quadri alla Picasso
che non sono i miei favoriti perche'
amo altri tipi di pittori e la grande
massa che crea mode ed eroi, non ha il
potere di influenzare le mie scelte.
Amo pittori del genere di William-Adolphe Bouguereau
che davanti ad un quadro di mondani/picasso,
avrebbero probabilmente avuto un malore...
Questioni di stili/gusti dettati dalle mode
che io non seguo. |
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