00 02/11/2011 18:10
Una giornata trascorre,
colma di emozioni di un nuovo amore,
ed è breve come un lampo e
profonda come il mare.
Vivendola, riempie di energia,
di nuovi orizzonti infiniti,
di inattese speranze,
di milioni di sussurri che carezzano le orecchie
martellano i timpani
scuotono le montagne più antiche,
e quel giorno finisce in notti insonni
stremate incredule dall’estasi.
Ma quel giorno poi svanisce come un fantasma,
come la foschia del mattino al primo raggio di sole,
il nuovo giorno sembra non aver mai fine,
diviene un’era, interminabile,
arida come il deserto,
quei sussurri, quelle carezze,
diventano voci e urla e frasi senza senso,
e il sonno va creato,
prima che la notte divenga terrore.
Quanti giorni, quante notti, quante parole,
quanti pensieri....passeranno... soffrendo...
nel buio più scuro che uomo possa immaginare.
Un bagliore,
e gli occhi cercano ansiosi,
un lampo nella notte,
e lo stupore sorprende il buio,
un sussurro impercettibile,
e i ricordi gorgogliano nelle orecchie.
Lentamente il sangue torna nei suoi consueti percorsi,
viene l’aurora e poi l’alba e poi il mattino,
il silenzio si riempie di suoni e di voci e di cori,
il ghiaccio sublima spargendo tepore tutt’intorno...
unica costante certa, invisibile, silenziosa, bizzosa,
la vita è tornata ancora una volta avvolta nel suo mistero.