00 25/01/2011 00:55
Dedicata a mio padre che riposa in pace

Ti afferravo per le vesti, mentre salivi
e ad occhi chiusi, adesso, penso a te.
A quando tu,
ad occhi chiusi,
preservasti il tuo dolcissimo sorriso.

Non ci fu un giorno
che non ti abbia nominato;
ho pianto, ho giurato.
Ma poi ti sognai, come furia, adirato
che mi rimproveravi di essere sbagliata,
senza riverenza, puerilmente innamorata.

Fu un sussulto di adrenalina al petto
ma in un soffio sentii la mente rischiarata.
Capii che ogni fiore ha la sua casa
e la tua non era più con me.
Capii che pensavo solamente al mio dolore
ed egoista, mi credevo paladina dell'amore.

Un fantasma sulla terra
resta solo a tribolare, io compresi!
Pregai tanto che mi potessi perdonare
e restituendo il tuo mantello alato
slegai la presa e si sentì un boato.
(Ma era l'eco di una carezza)

Adesso,
sospesa fra di un prato e il cielo,
sento con conforto
disciogliersi ogni gelo.

E finalmente
ti dico addio,
mio caro Padre [SM=x142922]
[Modificato da sabrinacavalli 25/01/2011 01:01]