00 07/07/2010 06:47
Scusatemi, non mi sono presentato prima di mandarvi le prime due poesie.
Colgo l'occasione per farlo, scrivo da sempre ed ho gettato via quasi tutto per il rispetto profondo che nutro verso i miei maestri (ne cito solo alcuni: C. Baudelaire, L. F. Celine, Catullo).
Le poesie che metto in rete, comprese quelle che metterò qui, sono relativamente recenti.
Difficilmente verranno amate: sono incubi, ossessioni, scritti spesso e sovente rabbiosi e cupi.
Non seguone le regole classiche del rimare, non sono versi, sono sversi.
Sono quanto il popolo forse potrebbe comprendere, considerando che oramai qui intorno le poesie non le legge più nessuno.
Come contenuti e come sintassi e metrica, quanto scrivo vuole rappresentare un distacco dalla classica "poesiola" imitazione (sovente mal riuscita) dei grandi del passato.
Vi invito a valutare pertanto il mio prodotto in questo senso,
e vi invito ad essere spietati almeno quanto lo sarò io. E come lo sono quando scrivo e mi scavo nell'anima.
Un saluto,
fabio.