00 13/09/2009 16:13
A 18 anni avevo una cotta per un uomo sposato più grande di me ho scritto questa lettera per lui ma è rimasta in un cassetto come tante altre.


Che parte ho io nella commedia della tua vita?
Rappresento forse il tuo passato,le speranze intatte della tua giovinezza?
Sono forse il tuo Gange purificatore?
Rappresento forse un gioco nuovo e nello stesso tempo antico dal quale sei sicuro di uscire come sempre vincitore?
Vorrei che tu rispondessi a tutto questo perchè,vedi,io sono una perdente ma la mia vita ancora non l'ho giocata anche se le mie giornate sono vuote e tutte uguali e ,come scriveva Pavese,non c'è niente di più triste dell'alba di un giorno in cui nulla accadrà.




Questa mia è rimasta una storia platonica che comunque mi ha lasciato nel cuore tanta nostalgia [SM=x142920]