00 12/08/2008 19:11
La tua poesia nei primi quattro versi appare quasi dialogata: quelle precisazioni in neretto sono ,per me, la seconda voce.
Inizi con un verso breve (anche tu ti stai dirigendo verso una poetica di una equilibratissima contrazione versale, mi sembra. Se vuoi ne parliamo...)dove affermi che "ogni cosa ha un inizio". Poi ecco la precisazione "puramente casuale": ogni cosa inizierebbe per caso? Dunque questa voce fuori campo negherebbe ogni capacità decisionale dell' uomo, la sua ragionevolezza, se estremizziamo il discorso negherebbe anche il libero arbitrio ma poi andremmo troppo lontano con le nostre considerazioni. Quante volte nella vita ci capita di dover scegliere tra diverse "opzioni" e la strada che scegliamo di percorrere è voluta e determinata da noi?
Ma d' altra parte non possiamo pensare di poter porre fine alla nostra scelta come e quando vogliamo . Sono totalmente con Angela nel commento.

Ed è solo la nostra voglia di dare responsabilità agli altri, che ci fa collocare le cose, in quel punto inesistente, che chiamiamo Destino.


Anche per me la poesia è un vero gioiellino.
Veramente degna di nota la poesia
Complimenti

[SM=x142887]

Laura.


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Laura______Raggio di Sole21.