Corazzati, giganteschi, grotteschi, noi viviamoe del meno non ci curiamo,avanza l’istinto di distruzion,impettiti restiamo immobilie tuttavia viviamo, schiacciamo chiunque al varco e avanziamodritti alla meta,dritti in avanti,alla distruzion, all’annientamento.Alienati seguiamo la massa,la massa c’illude; sempre gli stessi gesti: luoghi comuni.Solitudine assale il solitario,e li vuole seguir, ma non può,così urla, si dibatte, e combatte.
Ispirata alla piece teatrale I rinoceronti, di E. Ionesco.
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Cobite, 15/07/2008 7.23: Scusami, non conosco la piece teatrale che citi, ma quella parola "distruzion" se non è una parola caratteristica dell'opera mi suona davvero male, meglio vedrei “distruzione”. Altra cosa che mi ha colpito è che al 5° verso scrivi: "impettiti restiamo immobili" e poi invece: "schiacciamo chiunque al varco e avanziamo dritti alla meta" Eppure il oggetto è lo stesso. Devo proprio andare a teatro... Ciao Giancarlo
Cobite, 15/07/2008 12.11:La modifica da parte dell'utente in questo forum è permessa solo entro un'ora dall'inserimento. Questo per varie ragioni, non ultima quella che se modifichi il primo inserimento nessuno capirebbe le mie osservazioni successive e mi prenderebbero per matto (magari azzeccandoci ). Trovo invece molto interessante per chi si interessa di poetica osservare come un autore può far evolvere una poesia. Quindi se lo desideri puoi inserire qui sotto la tua poesia modificata come intendi tu A rileggerti nella nuova versione. Ciao Giancarlo
Corazzati, giganteschi, grotteschi, noi viviamoe del meno non ci curiamo,avanza l’istinto di distruzione,impettiti restiamo immobilie tuttavia viviamo, schiacciamo chiunque al varco e avanziamodritti alla meta,dritti in avanti,alla distruzione, all’annientamento.Alienati seguiamo la massa,la massa c’illude; sempre gli stessi gesti: luoghi comuni.Solitudine assale il solitario,e li vuole seguir, ma non può,così urla, si dibatte, e combatte.