un@ltrame, 20/12/2007 13.47:
un vostro scritto, cosa provate?
preferite il silenzio o una critica cattivella?
mi piacerebbe paragonare le vostre sensazioni alle mie.
io preferisco la critica. non perchè sia masochista
. c'è sempre la speranza di imparare qualcosa. e poi io sono contenta se qualcuno mi legge e il silenzio mi lascia il dubbio...
giancarlo, spero di non aver sbagliato cartella...
Personalmente, preferisco che si dica pane al pane e vino al vino.
Non servirebbe a nulla postare se non ci fosse il confronto tra gli autori.
Altro discorso sarebbe postare per la visibilità come autore ma, non è troppo edificante postare in un luogo dove sono incollati milioni di testi che nessuno legge.
Quindi, per quel che riguarda i miei testi, inutile scrivere brava o quanto mi piace questo brano, o fingere che hai letto un "capolavoro d'arte moderna". Se leggendo un mio testo ti sei chiesta/o : "questa dove vuole andare a parare", è giusto che io lo sappia, altrimenti questo confronto non serve a nulla.
( Spesso, si commenta l'autore, con spirito anche molto reverenziale e non il testo e questo è un danno ulteriore che possiamo compiere nei confronti dell'autore)
Teniamo sempre presente che non seve passare nei testi, leggerli e non lasciar traccia del passaggio, per non fare il bastian contrario, rispetto a chi precedentemente ha innalzato una cacchina, celebrandola con commenti positivi.
Meglio dire sempre quello che hai percepito nel testo, perchè forse chi ha scritto, avrebbe voluto comunicarti una cosa diversa e non saprà mai che ti ha comunicato una cosa diametralmente opposta.
Quindi due azioni importanti oltre al postaggio sono necessarie per crescere come autori.
Leggere gli altri testi, senza tener conto delle simpatie e antipatie. Commentare il testo in spirito di servizio e di compartecipazione nei percorsi di crescita di ciascuno.
grazie per questo post
[Modificato da ariadipoesia 21/07/2008 23:18]