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fiordineve, 10/10/2007 17.49:

E IL CIELO E' LA'

Come la prua di una nave
la mia terrazza
tocca le fronde impertinenti dei tigli
seduta
m'immagino di
di solcare
quel profondo cielo che mi sovrasta
in questa calda notte di luglio
.

Nessuna stella vedo
manca pure la luna
sono circondata dalle tenebre;
nemmeno mi accorgo di singhiozzare

disperata,
sto pregando, da sola,
aggrappandomi ai ricordi
e alla paura.

E il cielo è là
incurante di me
mentre spunta una
nuova alba
.




Emozionalmente e musicalmente molto belle

la prima strofa e l'ultima
[SM=g27811] [SM=g27811]


In quella centrale avrei evitato "disperata", (essendo già implicito nel singhiozzare...) perché interrompe la musicalità perfetta dei precedenti versi:
due settenari e due endecasillabi, - e poi a seguire ancora un settenario - (e ne otterresti ancora uno se quell'"aggrappandomi" fosse "aggrappata [SM=x142859] ai ricordi", avresti ancora un settenario)...

Tutto ciò per dire: musicalità, che tu hai insieme al senso del ritmo (non mi stupirei di sentire che sai anche cantare e ballare)



(ti è scappato un "di" in più in quarta riga)


Comunque l'alba è luce [SM=x142906] e spero che si rifletta su di noi anche quando tutto ci sembra buio [SM=x142837] [SM=x142826]

Un salutone,

Rosanna
[Modificato da Versolibero 10/10/2007 21:02]