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10/10/2007 17:49 | |
E IL CIELO E' LA'
Come la prua di una nave
la mia terrazza
tocca le fronde impertinenti dei tigli
seduta
m'immagino di di solcare
quel profondo cielo che mi sovrasta
in questa calda notte di luglio.
Nessuna stella vedo
manca pure la luna
sono circondata dalle tenebre;
nemmeno mi accorgo di singhiozzare
disperata,
sto pregando, da sola,
aggrappandomi ai ricordi
e alla paura.
E il cielo è là
incurante di me
mentre spunta una
nuova alba. |
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10/10/2007 18:51 | |
...non ho neanche dovuto chiudere gli occhi (lo faccio spesso) per sentire la scena, le immagini, le emozioni...sono da un'ora avvinghiata alle tue parole...
...
"E il cielo è là
incurante di me
mentre spunta una
nuova alba."
Dany
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10/10/2007 21:00 | |
fiordineve, 10/10/2007 17.49:
E IL CIELO E' LA'
Come la prua di una nave
la mia terrazza
tocca le fronde impertinenti dei tigli
seduta
m'immagino di di solcare
quel profondo cielo che mi sovrasta
in questa calda notte di luglio.
Nessuna stella vedo
manca pure la luna
sono circondata dalle tenebre;
nemmeno mi accorgo di singhiozzare
disperata,
sto pregando, da sola,
aggrappandomi ai ricordi
e alla paura.
E il cielo è là
incurante di me
mentre spunta una
nuova alba.
Emozionalmente e musicalmente molto belle
la prima strofa e l'ultima
In quella centrale avrei evitato "disperata", (essendo già implicito nel singhiozzare...) perché interrompe la musicalità perfetta dei precedenti versi:
due settenari e due endecasillabi, - e poi a seguire ancora un settenario - (e ne otterresti ancora uno se quell'"aggrappandomi" fosse "aggrappata ai ricordi", avresti ancora un settenario)...
Tutto ciò per dire: musicalità, che tu hai insieme al senso del ritmo (non mi stupirei di sentire che sai anche cantare e ballare)
(ti è scappato un "di" in più in quarta riga)
Comunque l'alba è luce e spero che si rifletta su di noi anche quando tutto ci sembra buio
Un salutone,
Rosanna
[Modificato da Versolibero 10/10/2007 21:02] |
| | | OFFLINE | | Post: 18.638 Post: 17.171 | Registrato il: 26/01/2003
| Sesso: Maschile | |
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11/10/2007 08:29 | |
Sulla poesia chi mi ha preceduto ha ben espresso tutto, salvo che per me "disperata" va benissimo com'è (esiste anche un singhiozzare non disperato, ad esempio rassegnato), e il ritmo viene accentuato proprio per la sua posizione (vedi anche "seduta")
Piuttosto avrei portato a tre i versi che precedono, magari togliendo il secondo, in modo da riprodurre la sequenza precedente, ma per me va benissimo anche così.
Al di là della forma posso dire che sento forte il dolore che esce da questa poesia, un dolore che s'impadronisce a fondo ed è difficile poi cacciarlo. Neppure la preghiera sembra aiutare.
Un abbraccione forte
Giancarlo
[Modificato da Cobite 11/10/2007 08:40] - Il guerriero fa esperienza della ferita per evitare la sconfitta della vita. L'uomo di pace con umiltà ne fa saggezza ed il poeta ne fa arte! (Cobite) - |
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11/10/2007 14:37 | |
suleika73, 10/10/2007 18.51:
...non ho neanche dovuto chiudere gli occhi (lo faccio spesso) per sentire la scena, le immagini, le emozioni...sono da un'ora avvinghiata alle tue parole...
...
"E il cielo è là
incurante di me
mentre spunta una
nuova alba."
Dany
Grazie per ciò che mi hai scritto.
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11/10/2007 14:41 | |
Versolibero, 10/10/2007 21.00:
Emozionalmente e musicalmente molto belle
la prima strofa e l'ultima
In quella centrale avrei evitato "disperata", (essendo già implicito nel singhiozzare...) perché interrompe la musicalità perfetta dei precedenti versi:
due settenari e due endecasillabi, - e poi a seguire ancora un settenario - (e ne otterresti ancora uno se quell'"aggrappandomi" fosse "aggrappata ai ricordi", avresti ancora un settenario)...
Tutto ciò per dire: musicalità, che tu hai insieme al senso del ritmo (non mi stupirei di sentire che sai anche cantare e ballare)
(ti è scappato un "di" in più in quarta riga)
Comunque l'alba è luce e spero che si rifletta su di noi anche quando tutto ci sembra buio
Un salutone,
Rosanna
Vado a ruota libera, il mio poetare, inizialmente era scarno, quasi tre parole e basta.
Rimando il momento del sonno per avvicinarmi sempre più all'alba di un giorno uguale agli altri ma che, inevitabilmente mi condurrà alla sentenza che mi angoscia.
Certoballavo, cantavo e dipingevo, ora quel tempo è solo un ricordo.
Grazie.
[Modificato da fiordineve 11/10/2007 14:43] |
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11/10/2007 14:47 | |
Cobite, 11/10/2007 8.29:
Sulla poesia chi mi ha preceduto ha ben espresso tutto, salvo che per me "disperata" va benissimo com'è (esiste anche un singhiozzare non disperato, ad esempio rassegnato), e il ritmo viene accentuato proprio per la sua posizione (vedi anche "seduta")
Piuttosto avrei portato a tre i versi che precedono, magari togliendo il secondo, in modo da riprodurre la sequenza precedente, ma per me va benissimo anche così.
Al di là della forma posso dire che sento forte il dolore che esce da questa poesia, un dolore che s'impadronisce a fondo ed è difficile poi cacciarlo. Neppure la preghiera sembra aiutare.
Un abbraccione forte
Giancarlo
Si avvicina la data della sentenza, non posso essere altro se non disperata; non cerco di aggrapparmi alla speranza, troppe volte sono stata disillusa.
Non posso mostrarmi fragile, domenica i miei genitori festeggeranno le nozze d'oro ed ho organizzato tutto io.
Non posso fare nulla se non attendere, angosciata.
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| | | OFFLINE | | | Post: 260 Post: 248 | Registrato il: 27/01/2007
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11/10/2007 19:21 | |
Quante volte ho provato le stesse sensazioni Dianne |
| | | OFFLINE | | Post: 16.256 Post: 1.407 | Registrato il: 23/11/2005
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11/10/2007 22:33 | |
Il cielo è solo un po' distratto... prima o poi si curerà anche di te
Bellissima nella sua profonda tristezza...
Non pensare a quello che accadrà domani. Vivi il presente così com'è un passo alla volta senza pensare al meglio o al peggio e affronta i problemi man mano che si presentano. Lo so, non è mai facile, ma questa è la ricetta che provo ogni giorno per me.
MICHELA
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12/10/2007 02:05 | |
ELIPIOVEX, 11/10/2007 22.33:
Il cielo è solo un po' distratto... prima o poi si curerà anche di te
Bellissima nella sua profonda tristezza...
Non pensare a quello che accadrà domani. Vivi il presente così com'è un passo alla volta senza pensare al meglio o al peggio e affronta i problemi man mano che si presentano. Lo so, non è mai facile, ma questa è la ricetta che provo ogni giorno per me.
Michela il cielo si è dimenticato molto spesso di me; io vivo il presente ma non so scordare che presto ci sarà una sentenza.
Ecco, sono fatalista, non ottimista; accda quel che accada sono pronta (spero). |
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14/10/2007 14:13 | |
Quanto più passa il tempo, tanto più ci si sofferma su questo cielo, nella speranza di di squarciarne la cortina...e guardare oltre.
Grazie -gian-Un abbraccio |
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15/01/2008 17:54 | |
fiordineve, 10/10/2007 17.49:
E IL CIELO E' LA'
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la mia terrazza
tocca le fronde impertinenti dei tigli
seduta
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quel profondo cielo che mi sovrasta
in questa calda notte di luglio.
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sto pregando, da sola,
aggrappandomi ai ricordi
e alla paura.
E il cielo è là
incurante di me
mentre spunta una
nuova alba.
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fiordineve.....mi piacerebbe saper scrivere come te...esprimermi come te...
nessun altro commento
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16/01/2008 01:04 | |
Grazie a te ilmiranda; scrivo ciò che mi sgorga dal cuore; ma se leggi altre poesie capirai che io sono solo un poeta della domenica.
Ci sono liriche che fanno accapponare la pelle.
Grazie ancora. |
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