00 10/07/2007 15:02
Nascosto nel cassetto d’un remoto comodino,
attirato dal rumore vi ho trovato un topolino.

Bianco il pelo, molto folto,
con fatica l’ho raccolto.

Gli occhi del color del ghiaccio mi fissavan spaventati,
.

Presi un pezzo di formaggio, ritenendolo affamato,
non fu un gesto molto saggio, solo mi ero condannato.

Non fu tardi che il topino mi divenne gran nemico,
e non v’è secondo alcuno in cui quel dì non maledico.

Sembravate voi ‘si dolce, sembravate assai carino,
ignoravo che in realtà voi foste un demone piccino.

Giorni belli, divertenti, giocavamo come matti
e m’impegnavo, prezzo vita, a scacciar da voi li gatti.

Ma voi topo da principio
portavate veco in mente
la mia immagine impazzita
per voi molto divertente.

Ed io pazzo divenuto
non so più che cosa fare,
non un giorno o un sol momento
per potermi rilassare.

Eppur vicino a voi rimango
nonostante le mie pene,
perché so che infondo infondo
mi volete tanto bene.

Ed io quindi di rimando
non arresterò l’omaggio
ogni giorno mio compagno
d’un pezzetto di formaggio.



Dedicata al mio bianco topino Squitti