Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

UN SECOLO DI CANZONI

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    tango delle capinere
    Tango delle Capinere

    ( Esecuzione: Orchestra Casadei )
    ( Autori: C. A. Bixio - Cherubini )
    1928


    Laggiù nell'Arizona,
    terra di sogni e di chimere,
    se una chitarra suona
    cantano mille capinere.

    Hanno la chioma bruna
    hanno la febbre in cuor,
    chi va cercar fortuna
    li troverà l'amor.

    A mezzanotte va
    la ronda del piacere
    e nell'oscurità
    ognuno vuol godere.

    Son baci di passion,
    l'amor non sa tacere,
    è questa la canzon
    di mille capinere.

    Il bandolero stanco
    scende la sierra misteriosa,
    sul suo cavallo bianco
    spicca la vampa di una rosa.

    Quel fior di primavera
    vuol dire fedeltà
    e alla sua capinera
    egli lo porterà.

    A mezzanotte va
    la ronda del piacere
    e nell'oscurità
    ognuno vuol godere.

    Son baci di passion,
    l'amor non sa tacere,
    è questa la canzon
    di mille capinere.

    Son baci di passion,
    L'amor non sa tacere,
    è questa la canzon
    di mille capinere.


    ...

    si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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    00 03/02/2008 23:11
    Tango della gelosia




    ( Canta: Milva )
    ( Autori: Mascheroni - Mendes )



    No, non è la gelosia,
    ma è la passione mia.
    Quando ti guardano gli altri, io fremo perché
    io il tuo cuore lo voglio soltanto per me.

    No, non è la gelosia,
    so che tu sei solo mio.
    Ciò che mi strugge non so io neppure cos'è,
    ma non temere, non sono gelosa di te.

    No, non è la gelosia,
    so che tu sei solo mio.
    Ciò che mi strugge non so io neppure cos'è,
    ma non temere, non sono gelosa di te.

    Gelosa di te!


    ...

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    tango del mare


    ( Canta: Oscar Carboni )
    ( Autori: Nisa - Redi )
    1946


    Mare perché
    questa notte m'inviti a sognar
    mentre soffro e non so più scordar
    il mio perduto amor.

    Dimmi cos’è
    questa musica strana che tu
    dolcemente sussurri quaggiù
    e fai più triste il cuor.

    Dal cielo scende su te,
    come un manto d’argento,
    e in questo incanto
    tristezza e pianto tremano in me.

    Forse sarà la musica del mare
    che nell'attesa fa tremare il cuore.
    Torna ogni vela e tu non vuoi tornare,
    che lacrime amare, versare fai tu.

    Mare sei tu
    che una sera portasti al mio cuor
    in un sogno di nuvole d’or,
    che mai non scorderò.

    Corri laggiù,
    la sua sponda ritorna a baciar,
    se un istante la fai ritornar,
    la vita mia darò.

    Ma l'onda corre e non sa,
    questa voce che implora,
    sulla scogliera lucente e nera
    mormora e va.

    Torna ogni vela
    e tu non vuoi tornare,
    che lacrime amare,
    versare fai tu.


    ...

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    00 05/02/2008 22:46
    Sulla carrozzella


    ( Canta: Odoardo Spadaro )
    ( Autori: Filippini - Morbelli )
    1939


    Oggi la carrozza può sembrare
    un curioso avanzo dell'antichità.
    Tutti voglion correre e volare,
    amano soltanto la velocità.

    Se però tu sei con la tua bella
    sul tassì di certo non la porterai,
    però sopra ad una carrozzella
    col tuo dolce amore a passeggio andrai.

    Come è delizioso andar
    sulla carrozzella,
    e sulla carrozzella
    sotto braccio alla tua bella.

    A cassetta stà il cocchier,
    né ci perde d'occhio,
    guarda dentro il cocchio
    poi sorride e chiude un occhio.

    Il cavallo sa come deve andar
    se c'è una coppietta.
    Correre non va, bella è la città
    e poi non c'è fretta.

    Come è delizioso andar
    sulla carrozzella,
    e sulla carrozzella
    sotto braccio alla tua bella.

    Lenta se ne va la carrozzella
    che mi porta a spasso col mio dolce amor.
    La serata è calma e tanto bella
    e felici tanto sono i nostri cuor.

    Tornerem che in cielo c'è la luna
    tante tante cose dolci ti dirò.
    Conterem le stelle ad una ad una
    e per ogni stella un bacio ti darò.

    Come è delizioso andar
    sulla carrozzella,
    sulla carrozzella
    sotto braccio alla tua bella.

    A cassetta stà il cocchier,
    non ci perde d'occhio,
    guarda dentro il cocchio
    poi sorride e chiude un occhio.

    Il cavallo sa come deve andar
    se c'è una coppietta.
    Correre non va, bella è la città
    e poi non c'è fretta.

    E come è delizioso andar
    sulla carrozzella,
    e sulla carrozzella
    sotto braccio alla tua bella.


    ...

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    00 05/02/2008 22:50
    Spazzacamino






    Renato Rascel

    Quando in ogni paesello l'inverno viene
    e la neve il suo mantello distende pian piano
    abbracciando il mio fardello di cenci e pene
    sospirando il ritornello me ne vado lontan.

    Come rondine vo'
    senza un nido né raggio di sol,
    per ignoto destino
    il mio nome è lo spazzacamino.
    Della mamma non ho
    la carezza più tenera e lieve,
    io mi sento un signor
    quando dormo in un letto di neve.

    È Natale, non badare, spazzacamino,
    ogni bimbo un focolare, e un balocco vicino,
    io mi accosto per giocare quando un bambino
    mi dà un urto non toccar, va a spazzare il camin.

    Tu mi scacci lo so
    perché il volto più bianco non ho.
    Ma lo spazzacamino
    tiene il cuor come ogni altro bambino.
    Se possiedi un tesor di un lettuccio
    ben soffice e lieve
    io mi sento un signor
    quando dormo in un letto di neve.

    Ed è questo il destin di noi poveri spazzacamin.


    ...

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    00 06/02/2008 22:39
    sotto il bel cielo d'aprile
    Sotto il bel cielo d’APRILE…
    che allieta FIRENZE gentile…
    l’APRILE ancor parla d’amor MARIO E LIDIA univa..

    MARIO vendeva statuette…
    E LIDIA vendeva violette..
    Felici di’ vivean tra lor
    assorti in un sogno gentil
    siam poveri è ver
    dicevan tra lor..
    ma cio'che fa.. se c'è l'amor


    O LIDIUCCIA mia cara fioraia…
    Io non ho che te..
    Mio cuore mio sole mio amore..
    Io non ho che te
    La regina tu sei del mio cuor..
    Baci e baci ancor..


    Stanca di baci e carezze..
    Un giorno anelo’ le ricchezze..
    Lei se ne ando’ piu’ non torno’
    Lassu’ nella soffita
    MARIO.l’attese poi pianse
    E il sogno d’amore s’infranse..

    le violette le statuette in segno d'amor calpesto'
    poiche' si mamalo'
    e a lungo grido'
    nel suo delir
    nel suo soffrir
    o LIDIUCCIA mia cara fioraia ...
    io non ho che te... mio cuore mio sole mio amore...no' non ho che te..


    Lenti passarono gli anni..e lui per lenire gli affanni...
    pel il mondo ando'
    a lungo migro'
    finche' a PARIGI giunse
    SUL BOULEVARD se ne stava
    le belle statuette allineava
    poiche' passo'una dama ando'a comperare statuette
    O MARIO mio amor
    la dama grido'
    lui sussulto'
    poi esclamo'

    BIONDINA piccina carina...
    no non sei piu' tu
    mio cuore mio sole mio amore
    non non sei piu' tu

    La mia piccola amante d'allor
    l'ho scolpita in cuor....
    [Modificato da ninfafedele1 06/02/2008 22:40]


    ...

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    00 07/02/2008 22:26
    SONO TRE PAROLE
    Sono tre parole….
    TI VOLGIO BENE….
    Sono parole sole
    Che io chiedo a te
    Quante cose ancor
    Sa svelar l’amor
    Dolce e lusinghiero
    E nessun sapra’ questo sogno d’or
    Di felicita’

    Sono tre parole
    TI VOLGIO BENE
    Son parole sole
    Che io chiedo a te
    Poi se un di’ vorrai
    La mia vita avrai
    Perche’ mio tesor
    Unico mio amore [SM=x142897]
    Angelo sei tu….


    ...

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    00 08/02/2008 22:47
    SILENZIOSO SLOW

    di Bracchi - D'Anzi (1940); interprete Norma Bruni; edizione Curci
    1939 - 1940.

    Ho scritto una canzone
    più leggera di un sospir
    e la canto con il cuore
    perché tu la possa udir.
    In questa serenata
    senza ritmi né frastuon,
    c'è la febbre del mio amore,
    che sospira di passion...

    Abbassa la tua radio, per favor,
    se vuoi sentire i battiti del mio cuore.
    Le cose belle che ti voglio dir,
    tu sola, amore mio, dovrai sentir.
    Le mie parole tanto appassionate
    son timide carezze profumate...
    Abbassa la tua radio per favor,
    perché io son geloso del mio amore.

    Mi par di star solo,
    cuor a cuor vicino a te,
    e ti vedo sorridente
    fiduciosa in braccio a me.
    E mentre la mia voce
    ti sospira amor amor,
    io ti sogno abbandonata
    dolcemente sul mio cuor...

    Abbassa la tua radio, per favor


    ...

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    00 09/02/2008 17:20
    Signora Illusione


    ( Canta: Luciana Dolliver )
    ( Autori: B. Cherubini - A Fragna - 1940 )



    Quante parole
    velate di dolce passione.
    Quante lusinghe ci da
    chi ci vuol bene.

    Ma fra le tante
    tu sola Signora Illusione
    ci dai la gioia d'amar
    senza parlar.

    Illusione,
    dolce chimera sei tu
    che fai sognare
    in un mondo di rose
    tutta la vita.

    Illusione,
    è il profumo che invita
    d'una bocca assetata
    e la credi baciata
    soltanto da te.

    Frasi d'amore,
    di fedeltà.
    E un altro cuore
    ripeterá:

    Illusione,
    dolce chimera sei tu
    che fai sognare,
    sperare d'amare
    tutta la vita.


    ...

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    00 09/02/2008 17:25
    Signora Fortuna



    ( Canta: Achille Togliani )
    ( Autori: Bixio - Cherubini - Fragna )



    C'è una strada chiamata Destino
    che porta in collina.
    C'è sul colle una casa argentata
    dal chiaro di luna.

    Chi va in cerca d'amore
    ritrova una fata divina.
    È signora del bene e del male
    e si chiama Fortuna.

    Bella, le dissi in pianto,
    tu che fai tante grazie,
    una soltanto:
    Dammi l'amore di una bimba bruna.

    Questa volta
    m'hai chiuso la porta
    Signora Fortuna.
    Oh! Signora Fortuna.

    Ed avevo una bella casetta
    di sogni e d'amore.
    Ed avevo un amore di bimba
    dagli occhi di mare.

    Ma l'ondata di vento
    ha distrutto la casa e il mio cuore.
    T'ho pregato, Signora Fortuna,
    davanti all'altare.

    Bella, se mi vuoi bene,
    falla tornar ch'io muoio dalle pene,
    non ho più amore,
    non ho più nessuna.

    Ed ancora
    m'hai chiuso la porta
    Signora Fortuna.
    Oh! Signora Fortuna.

    Ma stanotte guidato dal cuore
    e da un raggio di luna,
    ho ripreso la strada più antica
    ch'è sempre più buona.

    C'era un'ombra tremante,
    la chioma più bianca che bruna,
    e m'ha detto in un bacio:
    Son mamma che mai t'abbandona.

    Mamma, Fortuna mia,
    questa è la miglior grazia
    che ci sia
    perchè di mamma ce n'è solo una.

    Questa volta
    puoi chiuder la porta
    Signora Fortuna.
    Oh! Signora Fortuna.


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    00 10/02/2008 19:03
    questo amore è splendido
    Si questo amore è splendido
    è la cosa più preziosa che possa esistere
    vive d'ombra e dalla luce tormento
    e pure pace inferno e paradiso d'ogni cuor

    Si questo amore è splendido
    come il sole più del sole tutti ci illumina
    è qualcosa di reale che incatena i nostri cuor
    amore meraviglioso amor

    Si questo amore è splendido
    vive d'ombra e dalla luce tormento
    e pure pace inferno e paradiso d'ogni cuor

    Si questo amore è splendido
    come il sole più del sole tutti ci illumina
    è qualcosa di reale che incatena i nostri cuor
    amore meraviglioso amor


    ...

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    00 10/02/2008 19:05
    pel il vasto mar
    ________________________________________
    Sfiorano l'onde nere nella fitta oscurità
    dalle torrette fiere ogni sguardo attento sta.
    Taciti ed invisibili
    partono i sommergibili!
    Cuori e motori
    d'assaltatori
    contro l'Immensità!
    Andar
    pel il vasto mar
    ridendo in faccia a Monna Morte ed al Destino!
    Colpir
    e seppellir
    ogni nemico che s'incontra sul cammino.
    E' così che vive il marinar
    nel profondo cuor
    del sonante mar!
    Del nemico e dell'avversità
    se ne infischia perché sa
    che vincerà!
    Giù sotto l'onda grigia di foschia nell'albeggiar
    una torretta bigia spia la preda al suo passar!
    scatta dal sommergibile,
    rapido ed infallibile,
    dritto e sicuro,
    batte il siluro
    schianta e sconvolge il mar.
    Andar
    pel il vasto mar
    ridendo in faccia a Monna Morte ed al Destino!
    Colpir
    e seppellir
    ogni nemico che s'incontra sul cammino.
    E' così che vive il marinar
    nel profondo cuor
    del sonante mar!
    Del nemico e dell'avversità
    se ne infischia perché sa
    che vincerà!


    ...

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    Sedici anni



    ( Canta: Achille Togliani )
    ( Autori: Gambetti - Mari )



    Se gli anni rinverdissero
    come le foglie in primavera,
    allor potrei rivivere
    la mia più bella età.

    Sedici anni, forse avevo,
    e credevo già d'amar.
    È passato il tempo e, non so come,
    mi ritorna in mente un dolce nome.

    Primi baci, primi pianti,
    brevi istanti per sognar.
    E per dirci una parola,
    dovevamo la scuola marinar!

    Dolci frasi, sogni belli,
    credevamo nostro l'avvenir.
    Costruivamo bei castelli
    col pensiero, senza mai mentir!

    Sedici anni! Che tristezza
    ricordare ciò che fu.
    Sogni della prima giovinezza,
    che non tornerà mai più!

    Sedici anni! Che tristezza
    ricordare ciò che fu.
    Sogni della prima giovinezza,
    che non tornerà mai più!

    Sedici anni, forse avevo,
    che non torneranno più!


    ...

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    00 12/02/2008 23:24
    Scettico blues


    Quando tutto tace vo lontan
    dalla città
    solo nella notte
    il mio cuor scrutando va
    e nel mister non ci va il pensier
    quando nel mondo c'è ancor
    chi si illude d'amor
    e d'inganno non sa
    che c'è il fango quaggiù
    in finzion di virtù.
    Cosa m'importa se il mondo
    mi rese glacial
    se di ogni cosa nel fondo
    non trovo che il mal
    quando il mio primo amore
    mi sconvolse la vita
    senza lusinghe pel mondo
    ramingo io vo
    e me ne rido beffando il destino
    così.

    Nel mio sogno invan
    mi sentivo trasportar
    scettico e perverso
    m'hanno fatto diventar
    un cencio, qui c'era il cuore un dì
    passano le gioie e i dolor
    sento il soffio del ben
    sento il soffio del mal
    la nequizia e il candor
    e il falso pudor.
    Cosa m'importa se il mondo
    spezzò l'illusion
    guardo e sogghigno giocondo
    io scettico son
    non mi lascio ingannare
    la vita compreso
    senza lusinghe pel mondo
    ramingo io vo
    e me ne rido beffando il destino
    così.
    e me ne rido beffando il destino
    così.


    ...

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    Rosso di sera

    ( Canta: Claudio Villa )
    ( Autori: Concina - Manlio )



    Rosso di sera
    bel tempo si spera.
    Dice la gente che
    fa bene al cuore.

    Porta fortuna a chi
    non ha l'amore,
    perciò fa bene al cuore,
    rosso di sera.

    Quando il bel cielo chiaro
    quasi tramonta
    sento la bocca amara
    di baci finti.

    Se la mia vita è un giuoco
    ci puoi giocare,
    valgo per te ben poco,
    mi puoi lasciar.

    Guardo il bel cielo rosso,
    porta fortuna,
    guardo la luna che
    nell'ombra sta.

    Rosso di sera
    bel tempo si spera.
    Dice la gente che
    fa bene al cuore.

    Porta fortuna a chi
    non ha l'amore,
    perciò fa bene al cuore,
    rosso di sera.


    ...

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    00 12/02/2008 23:35
    Rosamunda




    ( Canta: Gabriella Ferri )
    ( Autori: Nisa - Vejvoda )



    Rosamunda, Rosamunda
    che magnifica serata
    sembra quasi preparata
    da una fata delicata.
    Mille luci, mille voci
    mille cuori strafelici
    sono tutti in allegria,
    oh che felicità!

    Rosamunda, se mi guardi tu
    Rosamunda, non resisto più.
    Tutte le coppie fo inciampar
    più non mi trovo a saltellar.
    Rosamunda, tu mi fai gioir
    Rosamunda tu mi fai stordir.
    Sotto le stelle, a cuore a cuor
    è tanto bello fare all' amor.

    Rosamunda,
    tu sei la vita per me.
    Rosamunda,
    tutto il mio cuore per te.
    Nei tuoi baci
    c'è tanta felicità,
    più ti guardo e più mi piaci
    Rosamu...un...da.

    Nei tuoi baci
    c'è tanta felicità
    più ti guardo e più mi piaci
    Rosamu...un...da.

    Rosamunda,
    tu sei la vita per me.
    Rosamunda,
    tutto il mio cuore per te.
    Nei tuoi baci
    c'è tanta felicità,
    più ti guardo e più mi piaci
    Rosamu...un...da.

    Rosamu...un...da.
    Rosamu...un...da.


    ...

    si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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    La canzone dei sommergibili
    Parole di Zorro Musica di Mario Ruccione

    clicca qui per sentire la canzone d'epoca


    Sfiorano l’onde nere
    nella fitta oscurità,
    dalle torrette fiere
    ogni sguardo attento sta!
    Taciti ed invisibili
    partono i sommergibili!
    Cuori e motori
    d’assaltatori
    contro l’Immensità!


    Andar pel vasto mar
    ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino!
    Colpir e seppellir
    ogni nemico che s’incontra sul cammino!
    E’ così che vive il marinar
    nel profondo cuor
    del sonante mar!
    Del nemico e dell’avversità
    se ne infischia perché sa
    che vincerà!


    Giù sotto l’onda grigia
    di foschia nell’albeggiar,
    una torretta bigia
    spia la preda al suo passar!
    Scatta dal sommergibile,
    rapido ed infallibile,
    dritto e sicuro
    batte il siluro,
    schianta, sconvolge il mar!

    Andar pel vasto mar
    ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino!
    Colpir e seppellir
    ogni nemico che s’incontra sul cammino!
    E’ così che vive il marinar
    nel profondo cuor
    del sonante mar!
    Del nemico e dell’avversità
    se ne infischia perché sa
    che vincerà!



    Ora sull’onda azzurra
    nella luce mattinal,
    ogni motor sussurra
    come un canto trionfal!
    Ai porti inaccessibili
    tornano i sommergibili;
    ogni bandiera
    che batte fiera
    una vittoria val!

    Andar pel vasto mar
    ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino!
    Colpir e seppellir
    ogni nemico che s’incontra sul cammino!
    E’ così che vive il marinar
    nel profondo cuor
    del sonante mar!
    Del nemico e dell’avversità
    se ne infischia perché sa
    che vincerà!






    ...

    - Siamo prigionieri di una piccolissima bolla d'infinito, solo la mente nella sua poetica follia può illudersi di fuggire.- (Cobite)
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    00 16/02/2008 20:13
    .......
    grazie........ ninfa [SM=x142887]


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    00 20/02/2008 17:18
    LA romanina
    La romanina cantanno
    vie' dar Giannicolo
    in fiore
    e da' n'occhiata
    passanno
    te mette er foco
    ner core
    e tutta Roma s'incanta
    ner mentre la vanta
    dicenno cosi'...
    Lassatela passare
    la bella romanina
    che tutti
    s'aripassa
    ner mentre che cammina
    te fa prova'
    la scossa
    con l'occhi
    da assassina
    la bella romanina
    lassatela passa'
    quanno la gente
    straniera
    guarda sta
    bella romana
    vede sboccia'
    primavera
    sente che er core
    se sana
    e insieme a Roma
    la vanta ner mentre
    s'incanta
    dicenno cosi'...
    Lassatela passare
    la bella romanina
    che tutti
    s'aripassa
    ner mentre che cammina
    te fa prova'
    la scossa
    con l'occhi
    da assassina
    la bella romanina
    lassatela passa'


    ...

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    00 20/02/2008 17:18
    LA romanina
    La romanina cantanno
    vie' dar Giannicolo
    in fiore
    e da' n'occhiata
    passanno
    te mette er foco
    ner core
    e tutta Roma s'incanta
    ner mentre la vanta
    dicenno cosi'...
    Lassatela passare
    la bella romanina
    che tutti
    s'aripassa
    ner mentre che cammina
    te fa prova'
    la scossa
    con l'occhi
    da assassina
    la bella romanina
    lassatela passa'
    quanno la gente
    straniera
    guarda sta
    bella romana
    vede sboccia'
    primavera
    sente che er core
    se sana
    e insieme a Roma
    la vanta ner mentre
    s'incanta
    dicenno cosi'...
    Lassatela passare
    la bella romanina
    che tutti
    s'aripassa
    ner mentre che cammina
    te fa prova'
    la scossa
    con l'occhi
    da assassina
    la bella romanina
    lassatela passa'


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    00 20/02/2008 17:20
    Qui sotto il cielo di Capri


    ( Canta: Claudio Villa )
    ( Autori: E. Bonagura - A. Fragna - 1949 )





    Qui,
    sotto il cielo di Capri,
    com'è bello sognar
    mentre mormora il mar.

    Qui,
    fra spalliere di rose
    e di glicini in fior,
    paradiso è l'amor.

    Qui la vita un'azzurra leggenda vi pare,
    tu dimentichi tutto il soffrire
    se dall'onde, nel chiaro lunar,
    ti fai cullare.

    Qui,
    sotto il cielo di Capri,
    voglio vivere e amar,
    tutto il mondo scordar.

    Vetrine di coralli
    per le strade che vanno su e giù.
    Scogliere e sentierelli
    pitturati di sole e di blu.

    Qui la vita un'azzurra leggenda vi pare,
    tu dimentichi tutto il soffrire
    se dall'onde, nel chiaro lunar,
    ti fai cullare.

    Qui,
    sotto il cielo di Capri,
    voglio vivere e amar,
    tutto il mondo scordar.

    Sotto il cielo di Capri
    voglio il mondo scordar!


    ...

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    00 20/02/2008 17:22
    Quanto sei bella Roma


    ( Canta: Lando Fiorini )
    ( Autori: C.A. Bixio - De Torres )
    1934

    Originale in dialetto romanesco

    Quanto sei bella Roma,
    quanto sei bella Roma a prima sera,
    er Tevere te serve
    er Tevere te serve da cintura,
    San Pietro e er Campidojo da lettiera,
    quanto sei bella Roma,
    quanto sei bella Roma a prima sera.

    Gira si la voi gira'.
    Canta si la voi canta'.

    Trastevere da quanno,
    Trastevere da quanno t'ho lasciato,
    c'avevo in petto er core,
    c'avevo in petto er core e l'ho perduto.
    Dimmelo, bello, si l'hai ritrovato,
    Trastevere da quanno,
    Trastevere da quanno t'ho lasciato.

    Gira si la voi gira'.
    Canta si la voi canta'.

    De qua e de là dar fiume,
    de qua e de là dar fiume c'è 'na stella,
    e tu nun poi guardalla
    e tu nun poi guardalla tanto brilla,
    e questa è Roma mia, Roma mia bella,
    de quà e de là dar fiume,
    de quà e de là dar fiume c'è 'na stella.

    Gira si la voi gira'.
    Canta si la voi canta'.

    Bella casetta mia,
    bella casetta mia trasteverina,
    te gira intorno er fiume,
    te gira intorno er fiume, te incorona,
    e tutta l'arberata te se inchina,
    bella casetta mia,
    bella casetta mia trasteverina.

    Gira si la voi gira'.
    Canta si la voi canta'.

    Roma che la più bella,
    Roma che la più bella sei der monno,
    io penso 'sto stornello,
    io penso 'sto stornello e te lo manno,
    tu me parli d'amore, io t'arrisponno,
    Roma che la più bella,
    Roma che la più bella sei der monno.

    Gira si la voi gira'.
    Canta si la voi canta'.


    ...

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    00 21/02/2008 23:02
    Fili d'oro


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    Luciano Tajoli canta Fili d'oro




    ( Autori: Buongiovanni - G. Capurro - 1912 )


    Quando Rosa torna dal villaggio
    sola sola e mesta in volto,
    io la seguo, ma non ho coraggio
    di pregarla a darmi ascolto.

    Dolce è la sera
    e lunga è la via,
    a farla insieme
    men lunga saria.

    Son fili d’oro i suoi capelli biondi
    e la boccuccia odora,
    gli occhi suoi belli sono neri e fondi
    e non mi guarda ancora.

    Ho parlato al nostro buon curato
    che m'ha detto: "Figliol mio,
    se l’amore in te non è peccato
    sarà pago il tuo desio".

    Arde il mio core
    ma pura è la fiamma,
    amo lei sola,
    la casa e la mamma.

    Son fili d’oro i suoi capelli biondi
    e la boccuccia odora,
    gli occhi suoi belli sono neri e fondi
    e non mi guarda ancora.

    E l'ho vista uscir dalla chiesetta
    con un aria di mistero,
    io le ho porto l’acqua benedetta,
    m'ha sorriso e non par vero.

    "Che buon curato"
    m'ha detto passando,
    ed io le ho chiesto:
    "Ma quando, ma quando?"

    Son fili d’oro i suoi capelli biondi
    e la boccuccia odora,
    gli occhi suoi belli sono pìù profondi
    or che mi guarda ancora.

    Mentre la stringo
    lei sussurra:"T'amo",
    ed io rispondo:
    "Io moro".

    [Modificato da Cobite 07/03/2008 09:47]


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    00 22/02/2008 19:30
    ma le gambe
    Quando noi vediamo una ragazza passeggiar
    cosa facciam? Noi la seguiam
    e con occhio scaltro poi cerchiam d'indovinar
    quello che c'è da capo a piè
    Saran belli gli occhi neri
    saran belli gli occhi blu
    ma le gambe
    ma le gambe
    a me piacciono di più.
    Saran belli gli occhi azzurri
    e il nasino un po' all'insù
    ma le gambe
    ma le gambe
    a me piacciono di più.
    Due manine deliziose ti sapranno accarezzar,
    ma due gambe un po' nervose ti faranno innamorar.
    Saran belli gli occhi neri
    saran belli gli occhi blu
    ma le gambe
    ma le gambe
    sono belle ancor di più!
    Quando una maschietta dal musetto seduttor
    ti guarderà ti parlerà
    il tuo sguardo acuto prepotente e ingannator
    che cosa fa? L'avvolgerà!
    Saran belli gli occhi neri
    saran belli gli occhi blu
    ma le gambe
    ma le gambe
    a me piacciono di più.
    Saran belli gli occhi azzurri
    e il nasino un po' all'insù
    ma le gambe
    ma le gambe
    sono belle ancor di più!
    Due manine deliziose ti sapranno accarezzar,
    ma due gambe un po' nervose ti faranno innamorar.
    Saran belli gli occhi neri
    saran belli gli occhi blu
    ma le gambe
    ma le gambe
    sono belle ancor di più!


    ...

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    00 22/02/2008 19:31
    bellezza in bicicletta,
    Quando, a primavera, per le strade
    passa il "Giro" gridan tutti ai corridor:
    Dai, dai, dai, dai, dai, dai!
    Dai, dai, dai, dai, dai, dai!
    Ma se una maschietta in bicicletta
    passerà vedrai che ognuno, là per là
    la testa girerà e allegro canterà

    Ma dove vai bellezza in bicicletta,
    così di fretta pedalando con ardor?
    Le gambe snelle tornite e belle
    m'hanno già messo la passione dentro al cuor!

    Ma dove vai con i capelli al vento
    col cuor contento e col sorriso incantator?
    Se tu lo vuoi o prima o poi
    arriveremo sul traguardo dell'amor!

    Se incontriamo una salita
    io ti sospingerò
    e stringendoti alla vita,
    d'amor ti parlerò.

    Ma dove vai bellezza in bicicletta,
    non aver fretta resta un poco sul mio cuor
    lascia la bici dammi i tuoi baci
    è tanto bello far l'amor!

    Ma dove vai bellezza in bicicletta,
    così di fretta pedalando con ardor?
    Le gambe snelle tornite e belle
    m'hanno già messo la passione dentro al cuor!

    Ma dove vai con i capelli al vento
    col cuor contento e col sorriso incantator?
    Se tu lo vuoi o prima o poi
    arriveremo sul traguardo dell'amor!

    Se incontriamo una salita
    io ti sospingerò
    e stringendoti alla vita,
    d'amor ti parlerò.

    Ma dove vai bellezza in bicicletta,
    non aver fretta resta un poco sul mio cuor
    lascia la bici dammi i tuoi baci
    è tanto bello far l'amor!


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    00 22/02/2008 19:32
    Pupo biondo



    Mario Fagiolo e Fortunato Lay (1927)

    Ciànno forse tutt’e due l’istessa età,
    je fiorisce drento ar core un’illusione
    e ‘gni vicolo anniscosto ce la sa
    tutta quanta la passione.
    Lui je cerca la boccuccia ch’è un biggiù
    e in un bacio je sussurra a tu-per-tu:

    Noi ciavremo ‘na loggetta
    cor geranio e le pansè,
    tu sarai la regginetta
    io m’impegno a fa’ da re.
    Regneremo in tutt’er monno
    e a l’erede pensa te:
    vojo un pupo, un pupo bionno,
    p’anninnallo in braccio a me.

    Va a la guera la più bella gioventù,
    ‘gni fanfara s’arisveja e squilla ardita
    e lui puro canta alegro e va lassù
    Lei cià in seno ‘n’antra vita
    e si pensa ar pupo bionno che vierà,
    se l’insogna e ce se mette a raggionà:

    Quanno arivi pupo bello
    mamma tua te fa trovà
    l’abbituccio turchinello
    tutto pieno de volà.
    Mentre un passero cinguetta
    e er geranio fiorirà,
    aspettamo alla loggetta er ritorno de papà.


    Mamma cuce, er pupo compita “papà”
    E, guidato da quer trillo, viè un sordato,
    a tastoni, come un cieco, chi sarà?
    E’ papà, ch’è ritornato!
    Se confonneno in un bacio tutt’e tre,
    poi papà se strigne er pupo e vò’ sapé:

    Pupo, ciài er visetto tonno,
    un visetto ch’è un biggiù;
    come sei, moretto o bionno,
    ciài l’occhioni neri o blu?
    Te lo chiedo un’antra vorta,
    pupo mio, dimmelo tu:
    perché mamma nun s’è accorta
    che papà nun vede più.


    ...

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    Come le rose
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    Come le rose-Nilla Pizzi



    Come le rose
    di BIXIO - CHERUBINI

    Son tornate a fiorire le rose
    alle dolci carezze del sol,
    le farfalle si inseguon festose
    nell'azzurro con trepido vol.

    Ma le rose non sono più quelle
    che fiorirono un giorno per me,
    quelle rose son forse più belle,
    ma non hanno profumo per me.


    Ma la tua voce gentile
    più non allieta il mio cuore,
    come le rose d'aprile
    le gioie d'amore son morte per me.


    Queste rose baciate dal sole
    nel silenzio dei vesperi d'or,
    non sentiron le dolci parole
    che il mio cuore dicevan al suo cuor.
    Quelle rose non hanno più vita
    come i sogni di mia gioventù,
    è un ricordo ogni foglia appassita,
    quelle rose non parlano più



    Ma la tua voce gentile
    più non allieta il mio cuore,
    come le rose d'aprile
    le gioie d'amore son morte per me.



    Come il mio tempo passato
    l'aprile beato non torna mai più.


    [Modificato da Cobite 07/03/2008 09:40]


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    Pupo biondo



    Mario Fagiolo e Fortunato Lay (1927)

    Ciànno forse tutt’e due l’istessa età,
    je fiorisce drento ar core un’illusione
    e ‘gni vicolo anniscosto ce la sa
    tutta quanta la passione.
    Lui je cerca la boccuccia ch’è un biggiù
    e in un bacio je sussurra a tu-per-tu:

    Noi ciavremo ‘na loggetta
    cor geranio e le pansè,
    tu sarai la regginetta
    io m’impegno a fa’ da re.
    Regneremo in tutt’er monno
    e a l’erede pensa te:
    vojo un pupo, un pupo bionno,
    p’anninnallo in braccio a me.

    Va a la guera la più bella gioventù,
    ‘gni fanfara s’arisveja e squilla ardita
    e lui puro canta alegro e va lassù
    Lei cià in seno ‘n’antra vita
    e si pensa ar pupo bionno che vierà,
    se l’insogna e ce se mette a raggionà:

    Quanno arivi pupo bello
    mamma tua te fa trovà
    l’abbituccio turchinello
    tutto pieno de volà.
    Mentre un passero cinguetta
    e er geranio fiorirà,
    aspettamo alla loggetta er ritorno de papà.


    Mamma cuce, er pupo compita “papà”
    E, guidato da quer trillo, viè un sordato,
    a tastoni, come un cieco, chi sarà?
    E’ papà, ch’è ritornato!
    Se confonneno in un bacio tutt’e tre,
    poi papà se strigne er pupo e vò’ sapé:

    Pupo, ciài er visetto tonno,
    un visetto ch’è un biggiù;
    come sei, moretto o bionno,
    ciài l’occhioni neri o blu?
    Te lo chiedo un’antra vorta,
    pupo mio, dimmelo tu:
    perché mamma nun s’è accorta
    che papà nun vede più.


    ...

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    Portami tante rose

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    ( Cantano: I Camaleonti )
    ( Autori: Bixio - Galdieri )
    1934


    Amore, amor,
    che mai sarà di me.

    Amore, amor,
    portami tante rose,
    stasera ancor
    tu dimmi tante cose.

    Soffocherò il mio cuor,
    come pretendi tu.
    Potrò mentir ancor,
    non piangerò mai più.

    Amore, amor,
    portami tante rose,
    stasera, stasera ancor
    scegli le più spinose.

    Le stringerò sul cuor
    come stringessi te.
    Se non ho più il tuo amor,
    che mai sarà di me.

    Le stringerò sul cuor
    come stringessi te.
    Se non ho più il tuo amor,
    che mai sarà di me.

    Amore, amor,
    che mai sarà di me!
    [Modificato da Cobite 07/03/2008 09:35]


    ...

    si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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    ninfafedele1
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    pinguino innamorato

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    ( Canta: Trio Lescano )

    ( Autori: Rastelli - Casirolo - M.C. Consiglio )
    1941


    Guarda, guarda, guarda
    il bel pinguino innamorato
    col colletto duro
    e con il petto inamidato.
    Va passeggiando sotto il pack
    con un'aria molto chick
    dondolando mollemente il frac.

    Sotto al chiar di luna
    va a cantar la serenata
    dove fa la nanna
    la pinguina innamorata:
    "Oh, bella figlia dell'amor,
    schiavo son dei vezzi tuoi,
    io son tutto tuo se tu mi vuoi".

    Ma il papà della pinguina
    esce con la scopa in man:
    "Lascia star la mia bambina,
    via di qua, o marran".

    Quatto, quatto, quatto
    il bel pinguino innamorato
    con il cuor trafitto
    s'allontana disperato.
    Poi, nella notte s'ode un click.
    Sopra il pack che ha fatto crack,
    s'è sparato il bel pinguino in frac.

    Guarda, guarda, guarda
    il bel pinguino innamorato
    col colletto duro
    e col petto inamidato.
    Va passeggiando sotto il pack
    con un'aria molto chick
    dondolando mollemente il frac.

    Sotto il chiar di luna
    va a cantar la serenata
    dove fa la nanna
    la pinguina innamorata:
    "Oh, bella figlia dell'amor,
    schiavo son dei vezzi tuoi,
    io son tutto tuo se tu mi vuoi".

    Ma il papà della pinguina
    esce con la scopa in man:
    "Lascia star la mia bambina,
    via di quì, o marran".

    Quatto, quatto, quatto
    il bel pinguino innamorato
    con il cuor trafitto
    s'allontana disperato.
    Poi, nella notte s'ode un click.
    Sopra il pack che ha fatto crack,
    s'è sparato il bel pinguino in frac.
    [Modificato da Cobite 07/03/2008 09:32]


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