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Torna al tuo paesello




( Canta: Luciano Tajoli )
( Autore: Giuliani )
1916


Allo sbocciar dei mandorli, l'amore,
timido come un fior di primavera,
per te piccina mi sbocciò nel cuore.
Suonava la campana, era di sera.
E mentre vagheggiavo farti mia
venne un signore a me, ti portò via.

Torna al tuo paesello che è tanto bello,
torna al tuo casolare, torna a cantare,
torna da me che soffro tante pene,
torna da chi ti vuole ancora bene.

Con i piedini scalzi camminavi
nei prati luccicanti di rugiada.
Sorgeva il sole d'oro e tu cantavi,
ed era tutta in festa la contrada.
Avvolta in crine e seta t'han veduta
e m'hanno detto che ti sei perduta.

Torna al tuo paesello che è tanto bello,
torna al tuo casolare, torna a cantare,
torna da me che soffro tante pene,
torna da chi ti vuole ancora bene.

E son passati gli anni e l'ho incontrata,
punta di febbre, pallida, ammalata,
guardata con disgusto e maltrattata
sui marciapiedi della capitale.
E m'ha guardato, quel visin di cera
ed è fuggita nella notte nera.

Torna al tuo paesello che è tanto bello,
torna al tuo casolare, torna a cantare,
torna da me che soffro tante pene,
torna da chi ti vuole ancora bene.


...

si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)