00 16/06/2005 10:19
Ciao a tutti i fiori, io sono uno studente di ingegneria edile. "Frequento" l'università di cagliari con pochi, ma ottimi risultati negli esami. Sono un solitario e pratico uno sport che m'ha legato la mare con un rapporto anomalo. Un'amica una sera m'ha definito dopo una chiacchierata delle mie m'ha definito così: anomalo. Tanti motivi e le esperienze fatte m'hanno portato a non guardare di buon occhio questa società in cui nostro malgrado siamo immersi. Le sue regole mi stavano scomode e ho iniziato ad andare a intuito su come vivere formando una personale filosofia un pò egocentrica ma molto funzionale.
Stò ancora lottando per esprimemrmi come so di poter fare. L'ostacolo più grande è la mia inesperienza con le persone e nei rapporti tra la mia libertà e quella altrui. Rispettare il pessimismo altrui non è facile per il mio ottimismo. E la mia educazione "fai da te" finisce di complicare le cose.
Dove mi porterà questo mio strano modo di vivere? non lo so. So che per ora m'ha condotto bene. Son sempre stato una persona negata per lo sport ma in mare stato diverso. La mia caparbietà e un pò di pazzia m'hanno dato grandi soddisfazioni tra le onde. Autodidatta, come tutti nell'ambiente, sono finito a vivere lo sport oltre al gesto atletico, andando oltre la sostanza. Cogliendo la poesia che esprime il mare e la filosofia stessa del surf: assecondare le forze che agiscono su di noi e saperle sfruttare nei nostri movimenti, specialmente in quelle situazioni in cui sarebbero in grado di schiacciarci.
Non son mai stato uno studente modello, non son un pelandrone, ma mi distraggo facilmente, e mantenere la concentrazione una cosa che non mi interessa è quasi una cosa irrealizzabile. Comunque, non essendo comletamente stupido nelle materie che non mi interessavano ero abbonato alla sufficenza. Studiavo il tanto minimo che serviva. La fisica e le materie scientifiche, che nel mio corso si studiavano dalla prima superiore, m'hanno sempre appassionato, e ancora me la cavo bene. In quinta superiore dopo un periodo molto tempestoso finii contro la filosofia. E fu amore, come per il mare. E se già mi distanziavo allora dall'ipocrisia e dai problemi comuni delle persone (che reputavo futili, avendo i miei più coinvolgenti) studiando i problemi del pensiero e le sue ripercussioni ora ho raggiunto una bella vita. Sicuro di me e di ciò che voglio. Ma ho ancora un pò da lottare per finire di snodare gli ultimi grovigli della maglia e raggiungere l'agognata armonia.
La poesia è un gran mezzo, è una forma di espressione così... libera! Son molto contento di aver fatto questa scoperta e d'aver trovato questo bel forum! vorrei conoscervi meglio, qual'è la vostra realtà per capire meglio la vostra poesia. E' importante conoscersi[SM=x142848]

Ansioso di leggere le vostre risposte,
vi saluto con affetto.
Andrea