FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

GIUSEPPE UNGARETTI antologia

  • Messaggi
  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:43

    1914-1915
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO - da LEGGENDE



    Ti vidi, Alessandria,
    Friabile sulle tue basi spettrali
    Diventarmi ricordo
    In un abbraccio sospeso di lumi.

    Da poco eri fuggita e non rimpiansi
    L'alga che blando vomita il tuo mare,
    Che ai sessi smanie d'inferno tramanda,
    Nè l'infinito e sordo plenilunio
    Delle aride sere che t'assediano,
    Nè, in mezzo ai campi urlanti,
    Sotto una cupa tenda
    Amori e sonni lunghi sui tappeti.

    Sono d'un altro sangue e non ti persi,
    Ma in quella solitudine di nave
    Più dell'usato tornò malinconica
    La delusione che tu sia, straniera,
    La mia città natale.

    A quei tempi, come eri strana, Italia,
    E mi sembrasti una notte più cieca
    Delle lasciate giornate accecanti.

    Ma il dubbio, ebbro colore di perla,
    Come avviene nelle ore di tempesta
    Spuntò adagio ai limiti,
    E s'era appena messo a serpeggiare
    Che aurora già soffiava sulla brace.
    Chiara Italia, parlasti finalmente
    Al figlio d'emigranti.

    Vedeva per la prima volta i monti
    Consueti agli occhi e ai sogni
    Di tutti i suoi defunti;
    Sciamare udiva voci appassionate
    Nelle gole granitiche;
    Gli scoprivi boschiva la tua notte;
    Guizzi d'acque pudiche,
    Specchi tornavano di fiere origini;
    Neve vedeva per la prima volta,

    In umili virgulti ormai taglienti
    Che orlavano la luce delle vette
    E ne legavano gli ampi discorsi
    Tra viti, qualche cipresso, gli ulivi,
    I fiumi delle casipole sparse,
    Per la calma dei campi seminati
    Giù giù sino agli orizzonti d'oceani
    Assopiti in pescatori alle vele,
    Spiegate, pronte in un leggiadro seno.

    Mi destavi nel sangue ogni tua età,
    M'apparivi tenace, umana, libera
    E sulla terra il vivere più bello.

    Colla grazia fatale dei millenni
    Riprendendo a parlare ad ogni senso,
    Patria fruttuosa, rinascevi prode,
    Degna che uno per te muoia d'amore.

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:43

    CANZONE
    da LA TERRA PROMESSA - da FRAMMENTI



    Nude, le braccia di segreti sazie,
    A nuoto hanno del Lete svolto il fondo,
    Adagio sciolto le veementi grazie
    E le stanchezze onde luce fu il mondo.

    Nulla è muto più della strana strada
    Dove foglia non nasce o cade o sverna,
    Dove nessuna cosa pena o aggrada,
    Dove la veglia mai, mai il sonno alterna.

    Tutto si sporse poi, entro trasparenze,
    Nell'ora credula, quando, la quiete
    Stanca, da dissepolte arborescenze
    Riestesasi misura delle mete,
    Estenuandosi in iridi echi, amore
    Dall'aereo greto trasalì sorpreso
    Roseo facendo il buio e, in quel colore,
    Più d'ogni vita un arco, il sonno, teso.

    Preda dell'impalpabile propagine
    Di muri, eterni dei minuti eredi,
    Sempre ci esclude più, la prima immagine
    Ma, a lampi, rompe il gelo e riconquide.

    Più sfugga vera, l'ossessiva mira,
    E sia bella, più tocca a nudo calma
    E, germe, appena schietta idea, d'ira,
    Rifreme, avversa al nulla, in breve salma.

    Rivi indovina, suscita la palma:
    Dita dedale svela, se sospira.
    Prepari gli attimi con cruda lama,
    Devasti, carceri, con vaga lama,
    Desoli gli animi con sorda lama,
    Non distrarrò da lei mai l'occhio fisso
    Sebbene, orribile da spoglio abisso,
    Non si conosca forma che da dama.

    E se, tuttora fuoco d'avventura,
    Tornati gli attimi da angoscia a brama,
    D'Itaca varco le fuggenti mura,
    So, ultima metamorfosi all'aurora,
    Oramai so che il filo della trama
    Umana, pare rompersi in quell'ora.

    Nulla più nuovo parve della strada
    Dove lo spazio mai non si degrada
    Per la luce o per tenebra, o altro tempo.

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:44
    AUGURI PER IL PROPRIO COMPLEANNO
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO - da L'AMORE



    Dolce declina il sole.
    Dal giorno si distacca
    Un cielo troppo chiaro.
    Dirama solitudine

    Come da gran distanza
    Un muoversi di voci.
    Offesa se lusinga,
    Quest'ora ha l'arte strana.

    Non è primo apparire
    Dell'autunno già libero?
    Con non altro mistero

    Corre infatti a dorarsi
    Il bel tempo che toglie
    Il dono di follia.

    Eppure, eppure griderei:
    Veloce gioventù dei sensi
    Che all'oscuro mi tieni di me stesso
    E consenti le immagini all'eterno,

    Non mi lasciare, resta, sofferenza!

    1935

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:45
    APOCALISSI



    1.
    Da una finestra trapelando, luce
    Il fastigio dell'albero segnala
    Privo di foglie.

    2.
    Se unico subitaneo l'urlo squarcia1
    L'alba, riapparso il nostro specchio solito,
    Sarà perchè del vivere trascorse
    Un'altra notte all'uomo
    Che d'ignorarlo supplica
    Mentre l'addenta di saperlo l'ansia?

    3.
    Di continuo ti muovono pensieri,
    Palpito, cui, struggendoli, dai moto.

    4.
    La verità, per crescita di buio
    Più a volare vicino s'alza l'uomo,
    Si va facendo la frattura fonda.

    1 a scelta: Se d'improvviso l'urlo squarcia unico

    Roma, 3 gennaio / 23 giugno 1961

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:46
    VARIAZIONI SU NULLA
    da LA TERRA PROMESSA - da CORI DESCRITTIVI DI STATI D'ANIMO DI DIDONE



    Quel nonnulla di sabbia che trascorre
    Dalla clessidra muto e va posandosi,
    E, fugaci, le impronte sul carnato,
    Sul carnato che muore, d'una nube...

    Poi mano che rovescia la clessidra,
    Il ritorno per muoversi, di sabbia,
    Il farsi argentea tacito di nube
    Ai primi brevi lividi dell'alba...

    La mano in ombra la clessidra volse,
    E, di sabbia, il nonnulla che trascorre
    Silente, è unica cosa che ormai s'oda
    E, essendo udita, in buio non scompaia.

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:47

    TU TI SPEZZASTI
    da IL TEMPO E' MUTO



    I molti, immani, sparsi, grigi sassi
    Frementi ancora alle segrete fionde
    Di originarie fiamme soffocate
    Od ai terrori di fiumane vergini
    Ruinanti in implacabili carezze,
    - Sopra l'abbaglio della sabbia rigidi
    In un vuoto orizzonte, non rammenti?

    E la recline, che s'apriva all'unico
    Raccogliersi dell'ombra nella valle,
    Araucaria, anelando ingigantita,
    Volta nell'ardua selce d'erme fibre
    Più delle altre dannate refrattaria,
    Fresca la bocca di farfalle e d'erbe
    Dove le radici si tagliava,
    - Non la rammenti delirante muta
    Sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo
    In un perfetto bilico
    Magicamente apparsa?

    Di ramo in ramo fiorrancino lieve,
    Ebbri di meraviglia gli avidi occhi
    Ne conquistavi la screziata cima,
    Temerario, musico bimbo,
    Solo per rivedere all'ilmo lucido
    D'un fondo e quieto baratro di mare
    Favolose testuggini
    Ridestarsi fra le alghe.
    Della natura estrema la tensione
    E le subacquee pompe,
    Funebri moniti.

    2.

    Alzavi le braccia come ali
    E ridavi nascita al vento
    Correndo nel peso dell'aria immota.

    Nessuno mai vide posare
    Il tuo lieve piede di danza.

    3.

    Grazia, felice,
    Non avresti potuto non spezzarti
    In una cecità tanto indurita
    Tu semplice soffio e cristallo,

    Troppo umano lampo per l'empio,
    Selvoso, accanito, ronzante
    Ruggito d'un sole d'ignudo.

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:48

    STASERA
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Balaustrata di brezza
    per appoggiare stasera
    la mia malinconia

    Versa, il 22 maggio 1916

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:49

    SERA
    da SENTIMENTO DEL TEMPO - da SOGNI E ACCORDI




    Appiè dei passi della sera
    Va un'acqua chiara
    Colore dell'uliva,

    E giunge al breve fuoco smemorato.

    Nel fumo ora odo grilli e rane,

    Dove tenere tremano erbe.

    1929

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:50
    SAN MARTINO DEL CARSO
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Di queste case
    non è rimasto
    che qualche
    brandello di muro

    Di tanti
    che mi corrispondevano
    non m'è rimasto
    neppure tanto

    Ma nel mio cuore
    nessuna croce manca

    E' il mio cuore
    il paese più straziato


    Valloncello dell'Albero Isolato, il 27 agosto 1926

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:51
    PROVERBI
    da PROVERBI



    UNO
    Roma, a letto, dormicchiando, nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1966

    S'incomincia per cantare
    E si canta per finire

    DUE

    E' nato per cantare
    Chi dall'amore muore.

    E' nato per amare
    Chi dal cantare muore.

    TRE

    Chi è nato per cantare
    Anche morendo canta.

    QUATTRO

    Chi nasce per amare
    D'amore morirà.

    CINQUE

    Nascendo non sai nulla,
    Vivendo impari poco,
    Ma forse nel morire ti parrà
    Che l'unica dottrina
    Sia quella che si affina
    Se in amore si segrega.

    SEI
    Potremmo seguitare.

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:52

    PELLEGRINAGGIO
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    In agguato
    in queste budella
    di macerie
    ore e ore
    ho strascicato
    la mia carcassa
    usata dal fango
    come una suola
    o come un seme
    di spinalba

    Ungaretti
    uomo di pena
    ti basta un'illusione
    per farti coraggio

    Un riflettore
    di là
    mette un mare
    nella nebbia

    Valloncello dell'Albero Isolato, il 16 agosto 1926

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:52
    NON GRIDATE PIU'
    da IL DOLORE - da I RICORDI



    Cessate d'uccidere i morti,
    Non gridate più, non gridate
    Se li volete ancora udire,
    Se sperate di non perire.

    Hanno l'impercettibile sussurro,
    Non fanno più rumore
    Del crescere dell'erba,
    Lieta dove non passa l'uomo.

    1942/1946






    [Modificato da Raggio di Sole21. 01/11/2009 01:07]
  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:53
    MALINCONIA
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Calante melinconia lungo il corpo avvinto
    al suo destino

    Calante notturno abbandono
    di corpi a pien'anima presi
    nel silenzio vasto
    che gli occhi non guardano
    ma un'apprensione

    Abbandono dolce di corpi
    pesanti d'amaro
    labbra rapprese
    in tornitura di labbra lontane
    voluttà crudele di corpi estinti
    in voglie inappagabili

    Mondo

    Attonimento
    in una gita folle
    di pupille amorose

    In una gita che se ne va in fumo
    col sonno
    e se incontra la morte
    è il dormire più vero

    Quota Centoquarantuno, il 10 luglio 1916

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:54
    LA PREGHIERA
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO - da INNI



    Come dolce prima dell'uomo
    Doveva andare il mondo.

    L'uomo ne cavò beffe di demòni,
    La sua lussuria disse cielo,
    La sua illusione decretò creatice,
    Suppose immortale il momento.

    La vita gli è di peso enorme
    Come liggiù quell'ale d'ape morta
    Alla formicola che la trascina.

    Da ciò che dura a ciò che passa,
    Signore, sogno fermo,
    Fa' che torni a correre un patto.

    Oh! rasserena questi figli.

    Fa' che l'uomo torni a sentire
    Che, uomo, fino a te salisti
    Per l'infinita sofferenza.

    Sii la misura, sii il mistero.

    Purificante amore,
    Fa' ancora che sia la scala di riscatto
    La carne ingannatrice.

    Vorrei di nuovo udirti dire
    Che in te finalmente annullate
    Le anime s'uniranno
    E lassù formeranno,
    Eterna umanità,
    Il tuo sonno felice.

    1928

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:55
    L'ANGELO DEL POVERO
    da IL DOLORE - da I RICORDI



    Ora che invade le oscurate menti
    Più aspra pietà del sangue e della terra,
    Ora che ci misura ad ogni palpito
    Il silenzio di tante ingiuste morti,

    Ora si svegli l'angelo del povero,
    Gentilezza superstite dell'anima...

    Col gesto inestinguibile dei secoli
    Discenda a capo del suo vecchio popolo,
    In mezzo alle ombre...

    1942/1946




    [Modificato da Cobite 22/09/2008 17:56]
  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:56
    ITALIA
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Sono un poeta
    un grido unanime
    sono un grumo di sogni

    Sono un frutto
    d'innumerevoli contrasti d'innesti
    maturato in una serra

    Ma il tuo popolo è portato
    dalla stessa terra
    che mi porta
    Italia

    E in questa uniforme
    di tuo soldato
    mi riposo
    come fosse la culla
    di mio padre

    Locvizza, l'1 ottobre 1916

  • fiordineve
    00 11/02/2005 02:57
    INCONTRO A UN PINO
    da IL DOLORE - da INCONTRO A UN PINO



    E quando all'ebbra spuma le onde punse
    Clamore di crepuscolo abbagliandole,
    In Patria mi rinvenni
    Dalla foce del fiume mossi i passi
    (D'ombre mutava il tempo,
    D'arco in arco poggiate
    Le vibratili ciglia malinconico)
    Verso un pino aereo attorto per i fuochi
    D'ultimi raggi supplici
    Che, ospite ambito di pietrami memori,
    Invitto macerandosi protrasse.


    1943

    [Modificato da fiordineve 11/02/2005 2.57]

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:51
    GIUNONE
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    Tonda quel tanto che mi dà tormento,
    La tua coscia distacca di sull'altra...

    Dilati la tua furia un'acre notte!

    1931

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:52
    FINE DI CRONO

    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    L'ora impaurita
    In grembo al firmamento
    Erra strana.

    Una fuligine
    Lilla colora i monti,

    Fu l'ultimo grido a smarrirsi.

    Penelopi innumeri, astri

    Vi riabbraccia il Signore!

    (Ah, cecità!
    Frana delle notti...)

    E riporge l'Olimpo,
    Fiore eterno di sonno.

    1925

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:53
    DUE NOTE
    da SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da SOGNI E ACCORDI



    Inanella erbe un rivolo,

    Un lago torvo il cielo glauco offende.

    1927

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:54
    DI LUGLIO
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    Quando su ci si butta lei,
    Si fa d'un triste colore di rosa
    Il bel fogliame.

    Strugge forre, beve fiumi,
    Macina scogli, splende,
    E' furia che s'ostina, è l'implacabile,
    Sparge spazio, acceca mete,
    E' l'estate e nei secoli
    Con i suoi occhi calcinanti
    Va della terra spogliando lo scheletro.

    1931

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:55
    DANNAZIONE
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da INNI



    Come il sasso aspro del vulcano,
    Come il logoro sasso del torrente,
    Come la notte sola e nuda,
    Anima da fionda e da terrori
    Perchè non ti raccatta
    La mano ferma del Signore?

    Quest'anima
    Che sa le vanità del cuore
    E perfide ne sa le tentazioni
    E del mondo conosce la misura
    E i piani della nostra mente
    Giudica tracotanza,

    Perchè non può soffrire
    Se non rapimenti terreni?

    Tu non mi guardi più, Signore...

    E non cerco se non oblio
    Nella cecità della carne.

    1931

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:55
    COMMIATO
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Gentile
    Ettore Serra
    poesia
    è il mondo l'umanità
    la propria vita
    fioriti dalla parola
    la limpida meraviglia
    di un delirante fermento

    Quando trovo
    in questo mio silenzio
    una parola
    scavata è nella mia vita
    come un abisso

    Locvizza, il 2 ottobre 1916

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:56
    CANTO PRIMO
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA MORTE MEDITATA



    O sorella dell'ombra,
    Notturna quanto più la luce ha forza,
    M'insegui, morte.

    In un giardino puro
    Alla luce ti diè l'ingenua brama
    e la pace fu persa,
    Pensosa morte,
    Sulla tua bocca.

    Da quel momento
    Ti odo nel fliure della mente
    Approfondire lontananze,
    Emula sofferente dell'eterno.

    Madre velenosa degli evi
    Nella paura del palpito
    E della solitudine,

    Bellezza punita e ridente,

    Nell'assopirsi della carne
    Sognatrice fuggente,

    Atleta senza sonno
    Della nostra grandezza,

    Quando m'avrai domato, dimmi:

    Nella malinconia dei vivi
    Volerà a lungo la mia ombra?

    1932

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:57
    ATTRITO
    da L'ALLEGRIA -
    IL PORTO SEPOLTO



    Con la mia fame di lupo

    ammaino
    il mio corpo di pecorella

    Sono come
    la misera barca
    e come l'oceano libidinoso

    Locvizza, il 23 settembre 1916

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:58

    ANNIENTAMENTO
    da L'ALLEGRIA
    - IL PORTO SEPOLTO



    Il cuore ha prodigato le lucciole
    s'è acceso e spento
    di verde in verde
    ho compitato

    Colle mie mani plasmo il suolo
    diffuso di grilli
    mi modulo
    di
    sommesso uguale
    cuore

    M'ama non m'ama
    mi sono smaltato
    di mergherite
    mi sono radicato
    nella terra mercita
    sono cresciuto
    come un crespo
    sullo stelo torto
    mi sono colto
    nel tuffo
    di spinalba

    Oggi
    come l'Isonzo
    di asfalto azzurro
    mi fisso
    nella cenere del greto
    scoperto dal sole
    e mi trasmuto
    in volo di nubi

    Appieno infine
    sfrenato
    il solito essere sgomento
    non batte più il tempo col cuore
    non ha tempo nè luogo
    è felice

    Ho sulle labbra
    il bacio di marmo

    Versa, il 21 maggio 1916

  • fiordineve
    00 28/05/2005 18:59
    AGONIA
    da L'ALLEGRIA
    - da ULTIME



    Morire come le allodole assetate
    sul miraggio

    O come la quaglia
    passato il mare
    nei primi cespugli
    perchè di volare
    non ha più voglia

    Ma non vivere di lamento
    come un cardellino accecato

    Milano 1914/1915

  • fiordineve
    00 28/05/2005 19:00
    UNA COLOMBA
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    D'altri diluvi una colomba ascolto.



    1925

  • fiordineve
    00 09/06/2005 17:16
    TRAMONTO

    da L'ALLEGRIA -
    IL PORTO SEPOLTO



    Il carnato del cielo
    sveglia oasi
    al nomade d'amore


    Versa, il 20 maggio 1916

  • fiordineve
    00 09/06/2005 17:17
    SONO UNA CREATURA

    da L'ALLEGRIA
    - IL PORTO SEPOLTO



    Come questa pietra
    del S. Michele
    così fredda
    così dura
    così prosciugata
    così refrattaria
    cos' totalmente
    disanimata

    Come questa pietra
    è il mio pianto
    che non si vede

    La morte
    si sconta
    vivendo


    Valloncello di Cima Quattro, il 5 agosto 1916
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