Non ho ripreso a volare.
La diagnosi è stata tremenda; nessuna possibilità di guarigione, nella mia accettazione ho perso tutte le amicizie, il lavoro, l'indipendenza.
Ma ho ritrovato il mio GESU' e con lui, attraverso lui, sono più serena di tanti che possono tutto.
Le mie stelle non mi abbandonano e sono stelle che posso abbracciare, toccare, sentire il loro calore che mi circonda.
A loro si sono unite altri due bambolotti: Pietro che oggi compie 4 anni e Chiara di 19 mesi.
Due stelline tanto attese che mi curano meglio di qualsiasi farmaco.
E ringrazio Dio per la gioia di sentirmi amata meglio di quando ero sana.
No, la spugna non la getto più, ora coltivo fiori, speranze e sogni per chi mi ama, così come sono.