00 02/03/2023 19:30


È un lascito del passato che soffiando
ritorna, e più soffice di un palmo, si riposa.
Sono ricordi seminati sulla terra in un giorno con la neve
intarsi netti come anelli moltiplicati nelle ossa.

Quel bianco che tremava piano al vento, quella
traccia discesa verso il fiume:
eravamo spiriti puri, sogni da non poter tacere,
lampi di biciclette in quei profondi inverni.
Eravamo uccelli neri pronti a navigare l’aria
esseri perfetti per quel mondo,
vere e nuove forme d'acqua, come la neve
bianca da salvare tutta.

Danzavamo nuvole di passi in mezzo ai fiocchi dell'inverno
eravamo fitte baciate sulle mani
eravamo stelle sparse cadute per la strada
lampeggi fatui di quell'infanzia.




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pennabianca