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Cancro: non è solo sfortuna

Sul fronte dei farmaci, è fondamentale il ruolo dei chemioterapici: alcuni grandi successi della terapia, come la guarigione dalla leucemia linfoblastica del bambino nell’80-90% dei casi, sono stati possibili grazie a un uso sempre più intelligente di queste ‘vecchie’ armi

Ma la più grande novità – e speranza – nella lotta al cancro è l’immunoterapia, che rappresenta l’avverarsi di un sogno lungo 100 anni: oggi, le armi del nostro sistema immunitario si sono affiancate con successo alle terapie più tradizionali. Gli anticorpi, innanzitutto, che dotati di grande specificità – come missili mirati contro le cellule tumorali – hanno rivoluzionato la cura dei linfomi e di alcuni tumori solidi come mammella e polmone. In futuro ci auguriamo migliorino sempre più la vita dei pazienti: tra i nuovi farmaci in sperimentazione, uno su 3 è un anticorpo. L’ultima frontiera, poi, è coniugare agli anticorpi i farmaci chemioterapici, veicolandoli direttamente contro il cancro e riducendone la tossicità sui tessuti sani.
Infine, abbiamo imparato a utilizzare i vaccini: sono già realtà quelli preventivi (contro l’epatite B e i cancri del fegato causati dal virus che ne è responsabile, e contro il Papilloma virus che provoca il tumore della cervice uterina), mentre quelli terapeutici sono una speranza su cui si sta lavorando in tutto il mondo.
Che la sfortuna sia un elemento fondamentale della vita è fuor di dubbio.
Perché se nulla si può fare per cambiare la fortuna, la prevenzione è invece nelle mani di ciascuno. La lotta al cancro, quindi, passa anche da noi.