00 01/11/2018 11:14
E' fosco il cielo su Gerusalemme,
ma un dardo di luna trafigge i nembi
e fra gli squarci scintillano gemme.
La morte adagia i suoi lembi.

Gronda il sangue sul cereo volto,
si mesce al freddo sudore sulla fronte.
e impregna la barba. Come in ascolto,
attonita è la terra. L'orizzonte

s'imporpora, mentre il buio dilaga.
Moristi per noi, ci redimesti
con i chiodi ai polsi e la piaga
nel costato. Eppure ancora funesti

sono i giorni, inquiete le notti,
perché non ascoltiamo la Tua voce.
Ancora sgorga il sangue a fiotti,
ancora soffri e gridi sulla croce,

perché freddo e arido è il cuore.
Volgi a noi lo sguardo misericorde,
cielo immenso raggiante d’amore!
Fa’ che odano le genti sorde!

Già sul Golgota sorride l’aurora.
L’errore è perdonato, la ferita
sanata e la luce rosea, che colora
colli e olivi, promessa di Vita.
[Modificato da macrino 01/11/2018 11:34]


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