00 13/10/2017 10:10
Rinascita
Filigrane d'oro serpeggiano
in un verde tessuto di foglie,
Riscaldano e coccolano tiepidi germogli
nella pungente brezza del mattino.
Essi aspirano alla grandezza,
ma portano con sé un'intrinseca malattia.
Saranno forti a sufficienza
per debellar la loro debolezza?

Fragili, usi all'oscurità
più che al luminoso avvenire,
assaporano nuovi colori,
protendono ogni fibra alle miriadi di vite che li attendono,
al tepore così intenso che tocca il loro cuore.
Ed essi piangono di gioia


...

"E quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: A che tante facelle?Che fa l'aria infinita e quel profondo Infinito Seren? Che vuol dir questa Solitudine immensa? Ed io che sono?" G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia