00 06/05/2017 17:37
Io ... sono immobile...
Immerso nell'oscurità, ascolto la chiamata delle tenebre.
Inanimato come una montagna , in me rieccheggia un eco vuoto,
padre... che ne è di me?

La tua flebile voce si apre nello spazio eterno,
ma il mio corpo è barriera riflettente.

Penso ai tuoi ultimi giorni , alla infernale sofferenza che hai dovuto patire
e la veglia si impone sul sonno , demoni e fantasmi rievocano il giorno maledetto.
Siamo egoisti ,deboli incapaci all'empatia, incapaci di amare senza riserve , incapaci persino di una parola semplice, un pensiero che da soli potrebbero cambiare il mondo.

Ignoriamo i problemi , ci abbeveriamo del male e con un sorriso mascherato chiudiamo gli occhi, nella speranza che tutto si possa risolvere o ,vigliaccamente, dimenticare.

Padre... se solo avessi capito il tuo tormento. Se solo avessi capito la tua desolazione.
Il mio cuore è malato , a volte sembra immobile , in una spaventosa stasi. Il silenzio è la mia melodia, meraviglioso assolo di moribondo incanto.
Sai mi manchi... ma è inutile dirtelo ora.
Mi manchi perchè quando c'eri ho sempre pensato di non essere il solo a soffrire. Ti vedevo sanguinare e pensavo che avrei resistito insieme a te...in silenzio , come te ,o padre, il mio eroe.
Se ti avessi detto che il mio cuore è ricoperto da distese di ghiaccio l'avresti sciolto con il tuo sorriso?
Se in quella mattina assolata , avessi potuto guardarti avrei capito il tuo calvario?
Quando la luce era diventata tenebra , stavi solo cercando un faro in mezzo alla nebbia , la salvezza in mezzo a un mare in tempesta.

Perdonami... padre... non ti ho salvato. Non ne sono stato capace. Il mio animo è nelle profondità di un pozzo, in attesa di una corda per essere salvato.

Il mio corpo è immobile , pietrificato e chilometri di ghiaccio mi sommergono , la luce si fa soffusa fino a sparire , il buio mi opprime , ma non provo nulla , ho perso ogni possibilità di dare un senso al mondo. I fiumi hanno smesso di scorrere , il vento di soffiare e il mare è un enorme distesa immobile e compatta , anonima come lo spazio eterno dell'universo. Anche ai miei occhi la luce non è altro che tenebra.

Dovevo essere il tuo faro così , tu , ora , saresi stato il mio. Ma il mio cuore è di ghiaccio... la mia anima è incline all'indifferenza... è così che ti ho perso.

Immerso nell'oscurità, ascolto la chiamata delle tenebre.
Inanimato come una montagna, in me rieccheggia un eco vuoto,
padre... perdonami.