00 02/06/2015 13:23
Come scritto nel titolo, propongo un mio pezzo scritto inizialmente in inglese e tradotto liberamente in italiano ieri sera.
E' una delle mie prime canzoni, risalente ormai al 2011, perdonatemi quindi le idee frammentarie e il lessico non appropriato :P

Un tale mi disse una volta
"sei più della carne di cui sei fatto"
proverò allora a me stesso
che non sanguinerò.
Velocemente vivo, ma
non temo di fallire
e ogni tragedia è verso nelle mie canzoni

ho un paio di parole in tasca
poche altre sulla punta della lingua
rimaste per troppo tempo
nel fondo dei miei polmoni
premendo, premendo nel mio petto
stanche della rassegnazione

loro non credono
che niente è perduto,
bruciano i ponti prima di attraversarli
ma qual è lo scopo di vivere per sempre
se poi giaci, morto dentro?

Quando tutto quello che mi è stato detto
è solo una bugia vivente per tenermi alta la testa
mi sento meglio nel mio io
coi pensieri più bui

trovando la mia via nella penna e nella carta
vivendo nuova vita, come se mai l'avessi avuta
il tempo corre su di me
verso un futuro morente

Significo più di ciò che dico
ho la Verità, ma il tempo
scivola dalle mie mani
gli errori di una vita
han fatto di me terreno di caccia e
non posso dimenticare
il modo in cui ero solito vivere
il primo a parlare, l' ultimo a credere a
tutti,
tutti i bei consigli che dovevo impartire

Questo è il momento di confessare
ventidue anni vissuti nel rimpianto
ma qual è lo scopo di vivere per sempre
se poi giaci, così morto?

Quando tutto quello che mi è stato detto
è solo una bugia vivente per tenermi alta la testa
mi sento meglio nel mio io
coi pensieri più bui

trovando la mia via nella penna e nella carta
vivendo nuova vita, come se mai l'avessi avuta
il tempo corre su di me
verso un futuro morente

Un tale mi disse
"sei più della carne di cui sei fatto"
troverò un modo per non sanguinare.
Ho poche parole
qui, sulla punta della lingua
rimarranno non dette
là, nel mio petto.

Così sto meglio, tuttavia