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FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

riflessioni puerili

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    ouvrelesyeux
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    Registrato il: 27/02/2015
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    00 06/03/2015 16:50
    #1
    come l'angoscia del giovane Werther,
    o l'albatros di Baudelaire,
    d'inettezza sento l'aspro carico,
    con l'anima afflitta.

    metrica barbara per altrettante
    espressioni, il pueril pensando
    nel miglior modo tento d'esplicare,
    furente profeta.

    albero dalla chioma ponderosa,
    da infrangere il tronco 'si tale.
    arte, via di fuga o causa?
    problema corvino,

    lapalissiano, la Gazza di Monet,
    eppur vigente, quasi struggevole,
    nell'esser giovane appare nulla,
    amareggia me.



    [Modificato da ouvrelesyeux 06/03/2015 16:54]
  • Violadaprile
    00 06/03/2015 18:50
    Poesia da sturmunddrang indeed :D
    ossian forever
    di solito non apprezzo moltissimo (salvo un certo numero di eccezioni, e salvo ovviamente quanto scritto nei secoli) la poesia strutturata
    ma questa mi sembra molto bella e potente
    e non c'è dubbio sulla retrostante cultura, compresa la pittura che non è da tutti

    ps, un unico appunto, io toglierei il punto di domanda, una virgola mi sembrerebbe altrettanto efficace e il senso interrogativo è del tutto comunque chiaro
    anche "struggevole" mi sembra troppo assonante con "stucchevole", perché non un molto più normale "struggente", che non toglierebbe niente all'insieme poetico?


    (PS bel nick, ouvrelesyeux pour voir quoi? lol sarei quasi tentata di dirti pur vuar quà, come scrivono i francesi in internet, ma mi sentirei davvero irriverente)
    [SM=g27829] [SM=x142892]
    Ouvre les yeux. Avant qu'il soit trop tard.
    [Modificato da Violadaprile 06/03/2015 19:13]
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    Jos de Vie
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    00 06/03/2015 19:32
    Un'esordio col botto! [SM=x142874]

    Che dire? Complimenti!
    Tratti tematiche a me care e quindi apprezzate.

    Non amareggiarti, essere giovani comporta anche dei vantaggi!

    Ad maiora!

    PS: ti tengo d'occhio [SM=x142891]


    ...

    Giuseppe
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    Vinum Divinum
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    00 07/03/2015 10:18
    Hai stile, si vede, ma voglio leggere altro prima di parlare per bene... Tanto ripeterei quanto è già stato detto. Per ora posso dirti che mi piace, ti terrò d'occhio anche io [SM=g27811]


    ...

    "Pandite nunc Helicona, deae, cantusque movete"
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    Re:
    Violadaprile, 06/03/2015 18:50:

    Poesia da sturmunddrang indeed :D
    ossian forever
    di solito non apprezzo moltissimo (salvo un certo numero di eccezioni, e salvo ovviamente quanto scritto nei secoli) la poesia strutturata
    ma questa mi sembra molto bella e potente
    e non c'è dubbio sulla retrostante cultura, compresa la pittura che non è da tutti

    ps, un unico appunto, io toglierei il punto di domanda, una virgola mi sembrerebbe altrettanto efficace e il senso interrogativo è del tutto comunque chiaro
    anche "struggevole" mi sembra troppo assonante con "stucchevole", perché non un molto più normale "struggente", che non toglierebbe niente all'insieme poetico?


    (PS bel nick, ouvrelesyeux pour voir quoi? lol sarei quasi tentata di dirti pur vuar quà, come scrivono i francesi in internet, ma mi sentirei davvero irriverente)
    [SM=g27829] [SM=x142892]
    Ouvre les yeux. Avant qu'il soit trop tard.




    I tuoi appunti non potrebbero essere più corretti di quanto siano, purtroppo, lo "struggevole" è stato imposto dalla metrica.
    ( PS: apri gli occhi per vedere quello che un paio di veri occhi ti oscura, la verità è nuda solo agli occhi del più caparbio dei ricercatori.)
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    ouvrelesyeux
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    Re:
    Jos de Vie, 06/03/2015 19:32:

    Un'esordio col botto! [SM=x142874]

    Che dire? Complimenti!
    Tratti tematiche a me care e quindi apprezzate.

    Non amareggiarti, essere giovani comporta anche dei vantaggi!

    Ad maiora!

    PS: ti tengo d'occhio [SM=x142891]




    comporta sicuramente vantaggi, volevo esprimere la non capacità d'adattamento in un contesto che non sento mio, la metafora dell'albero esprime al meglio il suddetto concetto. Un peso che nei miei coetanei sembra assente, sono tutti così spensierati mentre io, combatto con un "pueril pensando" che mangia quel che riesce. Avrei ore di vaneggiar metafisico al riguardo ma non vorrei annoiare nessuno. Grazie per i complimenti e buona domenica :)
    [Modificato da ouvrelesyeux 08/03/2015 13:05]
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    ouvrelesyeux
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    Re:
    Vinum Divinum, 07/03/2015 10:18:

    Hai stile, si vede, ma voglio leggere altro prima di parlare per bene... Tanto ripeterei quanto è già stato detto. Per ora posso dirti che mi piace, ti terrò d'occhio anche io [SM=g27811]



    grazie mille, cercherò di postare più spesso le mie produzioni in modo da schiarire il tutto. Buona domenica :)
  • Violadaprile
    00 09/03/2015 00:48

    Avrei ore di vaneggiar metafisico al riguardo ma non vorrei annoiare nessuno.


    Il tuo vaneggiar metafisico non ci spaventa, anzi ci alletta.
    Siamo assetati di parole. Siamo assetati di pensieri. Di vaneggiamenti poi non ne parliamo.
    Branchi di pazzi i poeti, non sapevi?
    E dunque dissetaci.
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    ouvrelesyeux
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    00 10/03/2015 18:10
    Canto del taedium vitae, del mal de vivre, di una noia che opprime ed empie con grande pressione un corpo non pronto ad ospitare tale forza. Del bipolarismo nei confronti della vita, essere attaccato ad essa, eppur averne una sartriana nausea.
    Il rifiuto dell'ignoranza della mia identità, la brama di cercare a fondo, di mangiare e digerire ogni libro (ogni tipo di conoscenza, in questo caso) come metaforizzava Bacone.
    La paura che il tempo a disposizione sia troppo, che diluisca una sofferenza pur sempre presente; o che sia troppo poco, che non riesca ad esprimere al meglio le potenzialità prestatemi per quest'esistenza.
    Troppe domande aperte che hanno lacerato la mia carne, ho dovuto coprirle con un'armatura di cartone, ma essa mi ha stordito completamente, invadendo quel che pensavo essere il mio corpo. Segue disorientandomi e mettendo in dubbio il mio vero io. Quel che più m'affligge è l'impossibilità d'apportarmi a contesti sociali senza indossare l'armatura per non essere giudicato da persone (nel mio caso strettamente coetanei) superficiali, che non riescono a cogliere l'essenza vera che alberga dentro i miei quesiti. Questo non significa che ripudi ogni tipo d'interazione comunitaria, ma, non me ne posso di certo occupare io: il mio amore per la solitudine ha confermato la critica (ai romantici) hegeliana riguardante la nascita delle idee discordanti dal comun pensare.
    [Modificato da ouvrelesyeux 10/03/2015 18:14]
  • Violadaprile
    00 10/03/2015 22:08
    Bella risposta
    molto concisa, invero, ma sono sicura che hai messo a nudo la tua anima, quindi ti ringrazio

    Oggi il male di vivere ho incontrato, e via così, con l'esistenzialismo, con il nichilismo
    ma tu, tu, in tutto questo dove sei?
    se posso, mi sembri una barchetta che si lascia trasportare, senza manco immaginare di poter buttare l'ancora

    e invece no, con tutto quello che provi e che senti si può convivere, con l'assenza di sé, con domande senza risposte, con risposte che conducono ad altre domande, il tutto legato al filo sottile connesso con il fatto che siamo vivi
    siamo vivi
    essere vivi significa soffrire
    la vita ci fa male, il corpo ci fa male, i fatti, l'aria che ci circonda, le persone intorno a noi, ci fanno male
    anche biologicamente

    solo la morte ci dà pace
    ma non è una soluzione, siamo destinati ad essere vivi, e quindi a soffrire, anche questo fa parte dell'accettazione di sé
    e possiamo anche scegliere di starcene inerpicati su una colonna, a fare una vita da anacoreti, di meditazione e di contemplazione
    oppure possiamo gettarci nella politica e stordirci di falsi obbiettivi

    ma il fatto di non sapere chi siamo in qualche modo va accettato, fa parte dell'accettazione di sé, che comprende il bianco e il nero, la vita e la morte, siamo per nostra natura bipolari perché abbiamo sensazioni che ci fanno percepire il mondo e una mente che ci fa fare valutazioni

    e con questo non penso affatto di aver esaurita la questione, che è vastissima e ci riguarda tutti
    per il momento, bei pensieri
    per il momento un fiore [SM=x142887]