00 02/05/2013 22:09
Salve gente!!! [SM=g27828]
Era un pò che non mi affacciavo qui tra voi "dannati"...
Come va a tutti? Spero bene. [SM=g27817]
Ciò che mi ha spinto a connettermi è stata l'ennesima, seppur "insignificante" ingiustizia in questo stupendo mondo assurdo.
Secondo voi esiste sempre la meritocrazia nelle scuole? Io credo di no. Non sono il classico studentello che il pomeriggio gioca a calcio e il giorno dopo pretende l'8. Sono semplicemente un tipo che ama starsene per conto proprio, che non ama parlare quando non è necessario, non amo fare sfoggio di ciò che conosco soltanto per accattivarmi la simpatia del prof. Esistono le interrogazioni, i compiti? Bene, attenetevi a questo. Per me il tempo trascorso a scuola è tempo perso. La scuola è un ambiente che crea degli adatti alla società, una società malata. A voi le conclusioni.
Dopo 2 giorni di studio di filosofia ho affrontato egregiamente un'interrogazione. Dopo aver ricevuto vari complimenti, anche dalla prof, mi ritrovo un misero 6. Non sono il tipo che studia sempre, ma quando studia, studia con l'anima. Nonostante non studi molto riesco a raggiungere risultati discreti. I complimenti ricevuti non erano complimenti fatti ad un ignorante nel momento in cui passa dall'ignoranza assoluta alla "meno ignoranza". Credo che ciò sia dovuto a un battibecco avuto con la prof in precedenza.
Ora il problema non è il 6. Non ho mai dato tanta importanza ai voti, o meglio alle ripercussioni "superficiali" che potrebbero avere. Il problema forse sono io, i complessi che mi creo. Dopo aver studiato, nel momento in cui ti senti preparato, nel momento in cui ci metti l'anima e alla fine vieni "distrutto", inizi a farti anche delle domande. Può darsi che il problema sia io? Lo studio fa per me? E ciò mi ferisce molto. Considero lo studio come una delle cose più importanti della vita, non tanto inteso come studio scolastico, ma come uno strumento-fine per arricchire la propria anima e per raggiungere un livello sempre maggiore di libertà. "Perdere lo studio" sarebbe perdere una parte significativa di me. A volte conosco persone superficiali, ottuse, senza un minimo di profondità leggere Freud, Schopenhauer ecc... E mi chiedo, possibile? Non lo so. Sono le eccellenze scolastiche. La scuola ha reso la cultura superficiale, un semplice BANALE strumento per sopravvivere.
Perchè ho scritto tutte queste banali assurdità? Non lo so, forse per aspettare il pensiero di qualcuno, forse per sfogarmi.
Ad ogni modo scusate per il tempo (spero) rubato.
Saluti [SM=x142815]