Visione d'amore

~ Shilke
00venerdì 16 settembre 2011 07:04



Probabilmente aveva cominciato ad amarlo per quella sua voce modulata, misurata come il respiro di un'onda, che talvolta poteva tramutarsi in un impeto, irrompere fragorosamente e divenire
quasi marmorea, solenne. Forse era stato invece per la lunghezza delle ciglia, la curva
del labbro superiore,o magari per la particolare forma del suo sorriso: le diverse geometrie per cui cambiava a seconda di ciò che guardava non le erano note, ma tutto ciò che risultava sconosciuto l'affascinava. Perfino le dita sembravano un prodigio, leggere, compivano carezze con piccoli passi di danza, sulla pelle umida.
C'era una precisione nei suoi movimenti, nell'incedere, tutto avveniva come se un pittore mai affaticato e sfiorato dal sonno lo seguisse e ne ritraesse ogni espressione, ogni mossa.
Il suo era un fascino miracoloso e spaventoso, poiché risulta difficile contemplare tanta bellezza in un solo corpo, fra tanta carne e ossa da sgretolare, quasi impossibile pensare all'apollineo, ai volti degli dei. In lui conviveva un compromesso fra l'umano e l'irreale, e lei così legata a quel suo mondo fatto d'oggetti, di cose, di magre persone con sottili ideali, a stento comprendeva, assimilava, e si beava di qualsiasi attimo, anche il più silenzioso, il più povero.
Tanta era l'abitudine all'errore, l'adeguarsi al difetto, l'accontentarsi di sorde gioie che tutta quella felicità senza graffi, priva di ruggine, la incuriosiva e la rendeva incredula, incerta. Poteva esistere tale entità, la prova di una serenità limpida e offuscata da alcun dolore ? Poteva lei, proprio lei, toccarla con le dita senza sciuparla ?
L'avrebbe solo osservata da lontano, se necessario. Sarebbe stato come ammirare una rosa incapace di sfiorire ma solo in grado di attingere a nuove colorazioni, progettare differenti fragranze. Tuttavia era bramosa di quei petali, li voleva sulle labbra, e nelle narici assaporare quegli aromi afrodisiaci. In questo modo si cibava di ambrosia nell'olimpo accanto alle divinità, si nutriva del nettare delle sue parole, degli oli profumati dei suoi gesti.
[Ma un mortale nel paradiso è d'impiccio, una prigionia ingombrante, uno storpio disegno mal riuscito che non merita d'essere rappresentato fra tanto candore.
L'eretico, l'infedele ancora non sa nella sua illogica ignoranza, che tali sorrisi valgono oro e future pene. L'ingenuo non lo può sapere, non vuole essere a conoscenza del dazio, dell'amara tassazione che gli verrà inflitta.
Il folle è innamorato e in quel caos non esiste il dolore, le lacrime e la frustrazione.
Il folle non sente ragioni se non le sue e ciò che riguarda il suo amore.
Il folle è folle perché se anche soccomberà, ancora grato sarà di tutti quei baci dati
e con la vita pagati.]
Lei si cibava d'ambrosia nell'olimpo accanto alle divinità e nulla temeva, nulla la impauriva.
Cobite
00sabato 17 settembre 2011 09:42


Vedo in questa pagina d'inizio che oltre ad essere una bravissima poetessa sei anche una bravissima scrittrice.
Evviva! [SM=x142869]

Un grande applauso. [SM=x142873]

[SM=x142892] Giancarlo

P.S. [SM=x142849] Un consiglio. Non inserire tu l'impaginazione con i ritorni a capo, lascia fare al programma, altrimenti come cambia l'impaginazione questi non coincidono più ed lo scritto appare spezzato (qui l'ho sistemato io)
camilloextrema
00domenica 18 settembre 2011 11:02
Secondo me sei nata per scrivere.
C'è qualcosa in ciò che scrivi che colpisce il lettore in maniera importante.

Bravissima.


Claudio
moneder
00domenica 8 aprile 2012 19:15
Il tuo è un brano che leggo spesso, sono fieramente innamrato di questo tuo racconto. Bravissima!
~ Shilke
00mercoledì 25 aprile 2012 18:56
Ho letto solo ora i commenti e non so come ringraziarvi! Sono queste piccole e grandi cose che possono cambiare una giornata... Non pensavo potesse avere un simile impatto... Grazie ancora [SM=x142887]
rens_87
00venerdì 27 aprile 2012 12:59
Mi aggrego ai complimenti (è necessario farteli) per il tuo modo di scrivere, le tue definizioni e i minuti particolari. Sei riuscita ad annullare il tempo sia della lettura che delle tue parole, e questo non è da tutti ed è uno di quegli aspetti che personalmente reputo più importanti.
In più ho trovato qualcosa che mi ha sollevato, e mi alleviato... quindi grazie [SM=g27817]

saluti

Alessio

badina
00domenica 29 aprile 2012 14:16
bravissima [SM=x142872]
~ Shilke
00domenica 29 aprile 2012 20:28
[SM=x142887] ...Grazie davvero di cuore!
alberto_58
00giovedì 3 maggio 2012 22:04
Mi unisco anche io ai complimenti per questo tuo scritto.
Aleggia un'aria fine, preziosa nelle tue descrizioni, quasi un sentore di perduti profumi di giardini orientali.
Hai descrito un'anima attraverso sensazioni e immagini bellissime, tanto che a fine lettura viene voglia di ricominciare per ritornare a immergersi in quell'incanto.
Ancora complimenti.
~ Shilke
00domenica 13 maggio 2012 14:31
Grazie ancora [SM=x142892]
Flegias.
00venerdì 25 maggio 2012 04:27
Bel racconto. Ottima la scorrevolezza con cui hai scritto, come per la stesura e ogni parola che è al posto giusto senza essere di troppo o di meno.
Poco da dire, complimenti!






~ Shilke
00domenica 22 luglio 2012 15:57
Grazie, apprezzo molto.
Ho letto qualche tua poesia e mi piace davvero il tuo stile [SM=x142887]
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