Pubblicazione di scrittori dilettanti È vietato copiare senza l'autorizzazione dell'autore. redazionedifiori@hotmail.com    

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Dying in the sun

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2010 14:05
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 17
Post: 17
Registrato il: 13/06/2007
Sesso: Maschile
22/02/2010 11:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Dying in the sun



“I wanted to be so perfect you see,
I wanted to be so perfect...”





Si svegliò lentamente… Ci volle qualche minuto affinchè si riprendesse del tutto.

Il luogo in cui si trovava non gli era familiare.

Era disteso su una poltrona di pelle, e la stanza attorno a lui gli sembrava così strana.

Doveva essere ancora notte. Una piccola lampada appesa al muro spandeva una flebile luce nella stanza.

La stanza era ammobiliata in maniera moderna, e le pareti erano di un blu acceso. Non c’erano porte.

Ma sopra ogni altra cosa, spiccava la vetrata che costituiva la parete alla sua destra.

Si alzò, ancora esitante, e volse lo sguardo al dì là del vetro.

Un turbinio di immagini e colori gli attraverso la mente, e distolse rapidamente la vista.

Sedette di nuovo sulla poltrona, cercando di riprendersi. La testa gli faceva male.

E notò un oggetto che prima gli era sfuggito : una piccola videocamera, posta su cavalletto, che puntava fuori dalla finestra.

Si alzò nuovamente, e anche se esitante, osservò le immagini attraverso il piccolo schermo.

La videocamera era in funzione e stava registrando. Non inquadrava un'unica zona, ma si muoveva spaziando per tutto il panorama esterno.

Una metropoli. Una immensa metropoli, illuminata da luci scintillanti.

Un’infinità di edifici, di ogni forma e dimensione, che costituivano un armonioso insieme. E più in basso, minuscoli puntini delle persone che si muovevano per le strade.

Doveva essere in alto.

Molto in alto.

Stranamente, non si sentiva prigioniero. E l’istante successivo si accorse che il suo istinto non l’aveva ingannato.

Era possibile aprire la vetrata, tramite un bottone con cui poteva abbassarla a suo piacimento.

Evitava ancora di guardare direttamente fuori, e ignorava se c’era una scala o un’ascensore… ma non sapeva se era così che era giunto in quella stanza. Era tutto così confuso…

Forse era solo un sogno.

Ma al momento non sentiva un impellente desiderio di uscire. Si sedette nuovamente sulla poltrona di pelle.

Molti pensieri gli passavano per la testa… ma prima di ogni cosa voleva riuscire a guardare al di là della vetrata, senza il bisogno dello schermo della videocamera.

Si alzò ancora, e si diresse a lenti passi, con gli occhi chiusi, verso il vetro.

Aprì gli occhi.

Per un istante il terrore lo assalì. Era veramente in alto, incredibilmente in alto, e aveva l’impressione di essere sospeso nel nulla, con il vuoto sotto di lui. Il corpo tremava, e combattè per non svenire.

Riuscì a tenere gli occhi aperti, e le immagini divennero nitide davanti a lui.

Era una visione fantastica.

Era più in alto dei grattacieli, e poteva vedere fino all’orizzonte una città pulsante di vita e bellissima, oltre i limiti della sua immaginazione.

Trattenne il fiato, e si sentì incredibilmente felice.

Non aveva più paura.

Rimase lunghi minuti a contemplare quella meraviglia, dalla sua nicchia di vetro che sovrastava ogni cosa.

Quando riuscì a distogliere lo sguardo, si accorse che mancava poco al sorgere del sole.

La visione dell’alba sulla metropoli da quel luogo doveva essere incredibile…

Eppure uno strano miscuglio di emozioni lo scosse.. perché sentiva una imminente sensazione di pericolo ?
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 18
Post: 18
Registrato il: 13/06/2007
Sesso: Maschile
22/02/2010 12:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Dying in the sun (II)
Concludo il racconto.



Sensazione di pericolo… perché ?

Non riusciva a capirlo… eppure qualcosa dentro di lui gridava : stai attento !

Poi capì… il sole. Lui non poteva guardare il sole. Non gli era concesso. La luce del sole era qualcosa di troppo grande per lui. La sua bellezza l’avrebbe ucciso.

Come creatura della notte, dell’oscurità e delle ombre, non gli era consentito ammirare il sole.

Perché lui era un vampiro.

Sarebbe morto se non avesse lasciato quel luogo.

Ma non c’era via d’uscita. E forse lui non voleva veramente andarsene.

Forse, la morte, una morte dolce, sarebbe stata una degna conclusione della sua eterna non-vita.

Si pose al centro della finestra, allargo le braccia, e alzò il capo.

Il sole stava sorgendo.

Il suo calore e i suoi raggi lo investirono in un attimo, e sentì il suo corpo che iniziava a disfarsi.

Ma, stranamente, non provava dolore.

E forse, per quell’incredibile attimo di felicità che aveva vissuto, tutto aveva un senso.

Ne era valsa la pena.

Mentre il suo corpo bruciava, potè ammirare il sole.

Per la prima e ultima volta.

Sorrise, mentre le fiamme lo avvolgevano.

Davvero ne era valsa la pena.

Divenne un tutt’uno con le fiamme, mentre il sole si levava sopra i grattacieli, sopra quella splendida città.

E la morte giunse rapida. Non aveva rimpianti.

Il suo ultimo pensiero fu che nessuno l’aveva rinchiuso in quel luogo.

Era stato lui stesso.

E morì con il sorriso sulle labbra.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 217
Post: 152
Registrato il: 26/07/2008
Sesso: Femminile
22/02/2010 14:05
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

A mio modesto parere è davvero un bel racconto e molto ben scritto!!! Avevo letto la prima parte che mi aveva incuriosita tantissimo così ho aspettato il seguito in silenzio e piena di aspettative, che sono state ampiamente soddisfatte.

Bravo!! [SM=x142874]

Veronica [SM=x142887]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:07. Versione: Stampabile | Mobile | Regolamento | Privacy
FreeForumZone [v.6.1] - Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com