Tu
Anche quest'anno
vediamo già le alte spalle novembrine,
basso e sfocato
sfila il suo nebbioso mantello
e solo l'opaca speranza
di lacrime congelate
ci lascia quella consueta voglia
di un altro oscuro Natale
caldo torna il profumo
di un'estate troppo lontana,
stelle già sepolte
spaccano l'asfalto gelido
e Tu,
indistinto, corrosivo desiderio
con un passo
ritorni sulle labbra dell'anima
grida rauca la voce d'una chitarra,
sommessa ricorda la passione ingabbiata,
lo scalciare furioso d'un cuore distrutto
e migliaia di rose sfiorite,
sbocciano le urla di una dolcissima agonia
....
il brivido di una folata di vento
m'indica silenzioso la mia strada
prostrati, i lampioni
s'accendono accanto ai miei passi,
e come un angelo scende la notte dal cielo,
malinconica fanciulla
volge lo sguardo terso a nord
dove per tornare a sperare
non serve più
l'ultima scintilla di un astro che muore.
Che allegria eh?
Sveglia l'alba e chiedile perché
un sognatore sogna e lei non muore mai