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uccidere un figlio

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2009 00:00
12/10/2009 21:53
 
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Che dire di me? Ho 60 anni, vivo tranquilla, ormai i grandi lutti sono passati: morti i miei genitori, i miei suoceri, due fratelli, alcuni cognati, mi vesto sempre di nero, a cui ora, aggiungo qualche piccolo fiorellino bianco per rendere più lieta la vita della mia bambina più piccola.
Quella creatura così inattesa, che tanta vergogna ha creato in me: ormai avevo già superato i 40 anni e credevo di non rimanere incinta; la vergogna per i pensieri scandalosi che certamente le mie amiche ed i miei figli avranno avuto. Persino l'arciprete era scandalizzato, io non ho studiato, sono ignorante, ma so che le chiacchiere delle gente fanno male.
Comunque, lei è nata ed è la gioia e la disperazione di noi due vecchi, è talmente bella che se la mangiano con gli occhi, e sfrontata, pure, sempre cammina a testa alta, mai che abbassi lo sguardo!

Le mie due altre figlie maggiori sono sposate, anche l'altro maschio ha la sua famiglia.
Con me mio marito e mia figlia di 17 anni vive Guerrino, 30, con la giovane moglie e Gianfranco di 3 anni. Certo che hanno scelto un nome proprio strano per questo bambino: non si è mai sentito un nome così nella nostra famiglia, ma io lo chiamo Franco e mi sforzo di farmelo piacere: il piccolo è talmente bello da volerlo mordere di baci.

Una mattina, all'inizio di agosto, Guerrino, un ragazzone di 1.90, mi dice che sta male; ha dei tremendi dolori di pancia. Pensiamo tutti che si tratti di indigestione. Verso le sei di sera decido di chiamare il dottore, i dolori continuano; il dottore non c'è, ritornerà verso l'alba: allora io gli do una bel bicchiere di olio di ricino: o vomita o passa tutto, si sa l'olio di ricino è il rimedio per ogni male. Passano le ore e il dolore aumenta, arriva finalmente il signor dottore che, spaventato, chiama l'autolettiga e lo portano a Mantova in ospedale.

A Mantova!!!!!!
Ma allora è una cosa seria. Io e il mio vecchio ci guardiamo senza parlare ci abbracciamo. Le ore trascorrono lente, finalmente un'auto a noleggio riporta mia nuora che aveva seguito il marito.
La guardo e lei mi dice :"Peritonite! E' morto!".
Sento delle urla, sono io che grido, poi svengo.
E il mio ragazzone lo rivedo ormai nella bara e il signor dottore che mi dice che, avendo avuto un attacco di appendicite, con l'olio di ricino IO ho peggiorato le cose, che il primario era in ferie, che gli altri dottori non sapevano fare l'operazione.
Parole, parole, parole.........Io ho ucciso mio figlio.


*******

Questo è il racconto di mia nonna: mia madre dice che si aggrappava ai muri, si feriva con le unghie, che sembrava impazzita dal dolore e dal rimorso e che il nonno, con le lacrime agli occhi, cercava di calmarla, di placarne la furia . Non ho mai conosciuto quello zio, ma Franco è vissuto con me ed ora abita a Tangeri, ci vediamo spessissimo, per lui sono una sorella; sono io che mi occupo della tomba del padre e che mi sento fiera dei successi che ottiene.
Mi ricordo la nonna che, ogni mattina, rifacendo i letti piangeva e pregava, pregava e piangeva e qualche volta urlava parole di rabbia verso se stessa. E' stata una tragedia così inaspettata e così immensa che da allora solo io e Franco la facevamo sorridere, lei era impegnata a sopravvivere col rimorso che ora è svanito, ritrovando suo figlio là in Cielo.


[Modificato da fiordineve 12/10/2009 21:59]
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14/10/2009 13:08
 
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Mi ha fatto venire i brividi questo racconto. E' tragico pensare di vivere con questo senso di colpa: ma una volta succedevano queste cose. Ricordo che anche per i miei genitori tutto si curava con l'olio di ricino.


...

Giovanna
16/10/2009 00:00
 
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La mia dolce nonna non si è mai ripresa del tutto.
I ricordi dei miei nonnini sono indelebili, non passa istante che una frase od ungesto non me li faccia ricordare.
Li ho persi troppo presto, pensare che c'è ancora il fratello di mia nonna che ha 99 anni ed è vigile come un giovanotto.
Avessero potuto anche loro vivere più a lungo............ [SM=x142887] [SM=g1602821]
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