(Discussione tra amici di vecchia data...)
Il “MIO” suicidio
Ritrovar amici di un tempo lontano
ricordando avventure di un tempo ormai orfano
dove la vita era racchiusa nel percorrere
sentieri e ferrate che sapevan accendere
quel cuore montanaro che voleva arrivare
sempre in vetta per poter ammirare
quell’altro mondo si sveli ..dall’alto
dove non c'è regno per nessun asfalto
e gioire per l’eterno paesaggio che si apriva
ed anche se le forze eran stanche, si gioiva
sia sotto il sole che la pioggia,
perché più è stanca la fatica,
più la gioia è immensa quando si arriva
a contatto con ciò che è meraviglia ,
anche quando in quell’ieri uno m’han detto dopo la.."bottiglia"...
...(e che riporto cercando di metterlo in “poesia.”)
“La vita non t’ha sorriso nel modo giusto
e tu non ti sei più di tanto scomposto.
Di buon grado hai sempre accettato
ciò che ti è stato dato.
Il tuo amore, al veder è stato forte,
anche se davanti ai tuoi occhi la morte
ha sfiorito la tua rosa
che nel cuor tuo era radiosa.
Non mi meraviglierei, se un giorno,
dopo tutto quel tuo mental soggiorno
sulle parole che riguardanti al tuo Dio
dici, "son della vita come l’acciaio
che è inattaccabile dalla ruggine,
in quanto metallo senza fine"
ti ritrovassi con un pugno di mosche in mano
ed allor, magari, ti pentirai di aver troppo sperato nel lontano
dove dici che la vita vivrà un nuovo spettacolo
avvolto in un non ben identificato miracolo.
Il Dio che dici di credere ti ha lasciato per strada
il cammino della vita sta su un’altra rada.
Guarda or la vita e gioisci al giorno
perché domani non saprai se ci sarà un ritorno
ed allor vivi quell’oggi con occhi furbi
e non star a contatto con gli orbi.”
E per finire mi disse sorridendo...
“Stai bensì attento,
che se un giorno ti vorrai ricredere,
forse sarà troppo tardi per scendere
e le tue pedalate saran già stanche
e dopo poco, va a finir che sulle panche
dei giardinetti ti andrai a sedere,
meditando sul mio modo di credere.
E queste mie parole, che oggi non vuoi ascoltare,
ti porteran magari su un binario ormai morto, per aspettare
quel treno che ormai è già passato
e guardandoti allo specchio, ti vedrai tutto affossato
ed allor scoprirai che sei ormai diventato un vecchio
senza magari più la forza di alzare un secchio
e nello sconforto di veder tutto l’intorno grigio
non vorrei che ti balenasse di farti un suicidio”.
Il tutto da me è stato raccolto tra sorrisi
ed in compagnia, davanti a quei visi ,
tra il ridere e lo scherzare,
ho alzato il bicchiere per brindare
alla gioia del vivere una vita
anche se fosse data per ammuffita.
Nilodan
24/09/2009
[Modificato da nilodan 11/10/2009 23:55]