Molto amara e cinica la tua riflessione che ho visto solo ora, e me ne scuso.
Credo che non abbiamo più la pazienza al sacrificio:"tutto e subito" è il motto dei nostri tempi e dei nostri giovani.
Cercando di allontanarci dal passato prossimo, abbiamo infangato gli insegnamenti che da là venivano.
Matrimoni contratti sull'entusiasmo della passione si disfano; è la mancata volontà della conoscenza.
I nostri nonni si frequentavano , poi si sposavano "nella buona e nella cattiva sorte finchè morte non vi separi".
Non tutto, quasi mai, filava liscio come nelle favole, troppe donne schiave, troppi uomini padroni; erano, però, rare le separazioni.
Nella famiglia patriarcale non esistevano babysitters o badanti prezzolate; i bimbi erano i gioielli da custodire con amore e s' accoglievano pure i figli della vicina e gli anziani, magari ammalati, erano fonte di disagio, certo, ma pure amati e venerati.
Ora noi donne ci siamo emancipate; è stata una grande conquista poter decidere noi chi essere ed il prezzo da pagare è stato ed è alto.
Anziani dimenticati, bimbi lasciati per troppe ore ai nidi o a scuola per poter lavorare.
E la famiglia ne ha fatto le spese.
Mi auguro si riesca a trovare un compromesso: tra la libertà femminile e l'universo maschile, spesso assente dal ménage familiare.
Ciao