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30/06/2009 18:08 | |
FUORI
Fuori,
mi chiamo fuori
dalle lotte per il potere,
da guerre che non ho voluto.
Fuori,
mi tiro fuori
da giochi che non sono miei
da musica che non mi assomiglia.
Dentro,
mi infilo dentro a prati verdi
a laghi ghiacciati e puri
a sguardi di bimbi sorridenti.
Basta,
con immagini di sangue
che concimano i prati
e colorano l'acqua, impestandola.
Sono nata per colori pastello,
per nuvole chiare e immacolate
per la pace che mi dona
Dio, mio Padre. [Modificato da fiordineve 23/11/2009 22:54] |
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30/06/2009 18:31 | |
Salve sono nuovo di qui, trovo la sua poesia molto interessante nella composizione al quanto fresca e gradevole alla lettura.
Purtroppo nel tema non riesco a configurarmi... leggo di una poetessa che scappa con le sue poesie e si mette a scrivere non curante del mondo che la circonda preferisce l'illusione alla realtà. Non condivido questa visone del mondo onirica e religiosa (ma qui non mi inoltro). :-)
grazie per la proporsta di riflessione sicuramente interessante, se lei ha voglia può leggere i miei due primi componimeti nella pagina di oggi e commentare qualora le venisse ispirazione.
buona serata [Modificato da A.''S''.B 30/06/2009 18:32] |
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30/06/2009 22:20 | |
Grazie per le tue parole, ti prego solo di non darmi del "lei"; qui siamo tutti amici, uniti dalla passione per lo scrivere.
Certo che ti leggerò, conme faccio con tutti.
A presto. |
| | | OFFLINE | | Post: 751 Post: 333 | Registrato il: 18/05/2008
| Sesso: Maschile | |
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01/07/2009 02:19 | |
Tuttavia non riesco a leggere rabbia in questo testo, forse stanchezza e delusione.
Dico cio perchè ho provato a leggerla con diverse espressioni simulando diversi stati d'animo e quello che più mi ha fatto vibrare è stato, appunto,
uno stato di delusione.
E' vero che può sembrare un tentativo di fuga dalla realtà, ma per fortuna nel mondo non ci sono solo guerre e quelle altre brutture. C'è ancora chi si dispone per gli altri con tutto se stesso in volontariati che solo chi ha un che di sacro dentro può portare avanti; c'è chi si adopera per salvare animali e piante anche oltre certi limiti, che solo una presenza divina nell'anima può sostenere... e poi c'è chi riesce a fare poesia....
No, non è fuggire dalla realtà, lo ritengo assolutamente un momento con te stessa al di fuori di problemi reali che, anche se non ti toccano direttamente ugualmente ti fanno male.
E sempre un piacere leggerti M.A.
Ti abbraccio
Sebastiano |
| | | OFFLINE | | Post: 8.261 Post: 7.962 | Registrato il: 14/11/2003
| Sesso: Femminile | |
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01/07/2009 07:15 | |
Purtroppo non siamo "fuori" da nulla e "dentro" in ogni cosa anche in quelle che non riusciamo ad accettare e a cambiare minimamente. Saranno sfortunatamente i nostri nipoti e le future generazioni a pagarne le conseguenze. La tua poesia da' ottimi spunti di riflessione Giovanna |
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01/07/2009 17:38 | |
lazharus, 01/07/2009 2.19:
Tuttavia non riesco a leggere rabbia in questo testo, forse stanchezza e delusione.
Dico cio perchè ho provato a leggerla con diverse espressioni simulando diversi stati d'animo e quello che più mi ha fatto vibrare è stato, appunto,
uno stato di delusione.
E' vero che può sembrare un tentativo di fuga dalla realtà, ma per fortuna nel mondo non ci sono solo guerre e quelle altre brutture. C'è ancora chi si dispone per gli altri con tutto se stesso in volontariati che solo chi ha un che di sacro dentro può portare avanti; c'è chi si adopera per salvare animali e piante anche oltre certi limiti, che solo una presenza divina nell'anima può sostenere... e poi c'è chi riesce a fare poesia....
No, non è fuggire dalla realtà, lo ritengo assolutamente un momento con te stessa al di fuori di problemi reali che, anche se non ti toccano direttamente ugualmente ti fanno male.
E sempre un piacere leggerti M.A.
Ti abbraccio
Sebastiano
Sebastiano chiamandomi fuori non significa che io abdichi al mio desiderio di lottare in ciò che credo.
Il mio è un grido di rabbia; basta!!! ci sono guerre ovunque, terrore tra la gente, paura del diverso.
Che fine ha fatto il mio impegno che nel '68 mi faceva credere di poter cambiare il mondo?
Cosa ne è stato del I HAVE A DREAMdi Martin Luther King e del mio amore per Gesù, mio unico amico?
Ero soccorritrice in Croce Rossa, ho visto gente star così male da chiamare la morte a liberarli.
Entro ed esco dagli ospedali come paziente e vedo persone che non hanno nulla di umano e che pure sperano.
Vorrei ci dimenticassimo dei nostri orticelli perchè si esaudiscano le Parole:" Vi donerò cieli nuovi e terre nuove".
Grazie per aver compreso il mio dire.
Un bci8
Mria Antonietta |
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01/07/2009 17:42 | |
debona, 01/07/2009 7.15:
Purtroppo non siamo "fuori" da nulla e "dentro" in ogni cosa anche in quelle che non riusciamo ad accettare e a cambiare minimamente. Saranno sfortunatamente i nostri nipoti e le future generazioni a pagarne le conseguenze. La tua poesia da' ottimi spunti di riflessione
Grazie Giovanna.
In poche parole hai riassunto la mia preoccupazione.
Cosa lasceremo ai nostri nipotini?
Vorrei che tutto fosse pulito ed innocente come i loro occhi fiduciosi che ci guardano ammirati.
Mi piacerebbe lasciare loro l'Eden come è stato il giorno della Creazione.
Un'utopia? Certo ma se tutti diciamo "basta!" qualcosa si smuoverà, voglio sperarlo.
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| | | OFFLINE | | Post: 757 Post: 339 | Registrato il: 18/05/2008
| Sesso: Maschile | |
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01/07/2009 19:47 | |
fiordineve 01/07/2009 17.38
Sebastiano chiamandomi fuori non significa che io abdichi al mio desiderio di lottare in ciò che credo.
Ovviamente M.A. ovviamente.
In altri siti ed in altri tempi si accennò al tuo impegno sociale, quindi penso di sapere cosa ti passa per l'anima, ma in realtà stavo rispondendo all'utente di prima, l'innovatore che tutto sà, che il tuo non era un fuggire...
Ti abbraccio
Sebastiano |
| | | OFFLINE | | Post: 5.083 Post: 5.081 | Registrato il: 20/11/2007
| Sesso: Femminile | |
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01/07/2009 19:48 | |
Fiordineve esprimi i tuoi sentimenti con una tale dolcezza che sembra difficile usare il termine "rabbia" - non lo sto contestando, per carità- . Il tuo è quasi un canto pronunciato con gli occhi stupiti di chi ancora non crede a certe realtà e non le vuole né le può accettare. Questo per i valori che hai sempre sostenuto e che fanno parte della tua persona. Non è un fuggire dalla realtà, anzi. Per me la poesia nasce da un momento di riflessione che è anche presa di coscienza del rapporto del proprio io con la realtà per poi aprirsi a una dichiarazione che urge dentro di te per farne partecipi anche gli altri uomini.
Piaciutissima.
Laura. Laura______Raggio di Sole21. |
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