Sto male, sto male e non so il perchè.. O forse lo so ma temo di ammetterlo.
Sono confusa, molto confusa.
Non so che ne sarà di me e del mio futuro, e nemmeno mi importa..
Non so neppure se credo in qualcosa, non so se vi sia qualcosa in cui credere ormai..
Nella mia testa i pensieri si affollano uno sopra all'altro, poi si mescolano dando origine al caos.. Un caos scuro, chiassoso, come la smorfia di un tentato sorriso..
Una marcia funebre è la melodia del mio avanzare, lento, di un gambero: un passo avanti, due indietro..seguendo chi non ha quella fretta di giungere oppure non ne ha alcuna voglia.
Laggiù, con voi che non sapete piangere.. Laggiù vorrei andare..
Nient'altro sono le lacrime, se non gocce d'anima sfuggite al controllo di una mente stanca, una mente del colore del cielo..
Ma il cielo è forse azzurro? Lo osservo e non scorgo che fumo all'orizzonte..
Ho sognato di sognare una vita che sia la mia..poi ho aperto gli occhi, li ho riaperti e, in fondo al viale alberato, là vi era deposta una croce.
Non avevo mai veduto tanto da vicino la morte: pallida, fragile, mi porge la mano..Ma ancora non voglio, ancora mi volgo indietro..
Ed è allora che mi accorgo di te: mi fai segno di seguirti..
E io lo faccio, lo faccio e basta..
E mi sorridi, e ti sorrido.. E tutto ha trovato un senso.
"Non ricordiamo ma non vogliamo ricordare.. Non vediamo perchè non vogliamo vedere"