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Vicende metropolitane

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2008 23:10
13/12/2008 18:10
 
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Vicende metropolitane


La finestra era un uscio transitato da piccioni molesti…che lasciavano spesso e volentieri le loro tracce….metabolizzate.
Sul lavandino era rimasto un mestolo sporco…senza un apparente motivo,senza un indizio probatorio….e nell’aria percuoteva e continuava un rumore che fecondava di assurdo lo spazio.

plim plim plim plim plim

Sulla sedia ero seduto storto...come un albero di ulivo… mi contorcevo verso l’alto…verso tratti di disumano. Di là mia moglie aspettava sul letto il mio arrivo.
Avevo lasciato le bucce di mela sulla tovaglia…disordinatamente sulla tovaglia…gesti di noncuranza.
La notte era scesa presto quel giorno…con il suo mantello stretto…come un laccio emostatico sul collo….sulla carotide …diabolico…a coprire di buio tutto…a scoprire…ognuno.

plim plim plim plim plim

Una mosca girovagava indisturbata…anche sulla mia fronte…aveva esplorato la mia fronte
accuratamente ed ogni superficie di quella cucina compreso il mestolo sporco di sugo.
Per terra qualche briciola di pane…sopra un pavimento di marmo….marmo chiaro…..
Era stata una giornata dura…di quelle che si ricordano…una giornata a carponi….su aghi…

-Jack…per favore vieni a letto che è tardi-
-Si Chaty….un attimo-

plim plim plim plim plim

Ero sposato da dieci anni…tanto tempo bruciato in fretta ,passato come un metropolitana rumorosa e furiosa.
Ma stavo con lei da dodici anni…ancora ricordo come ci siamo conosciuti…fu lei a sedurmi in una cena spensierata.
Lei apparteneva ad un altro uomo…un certo Bill…e gli apparteneva davvero…essendo lui un uomo che non risparmiava certo le sue donne…
così lei una notte si dimenticò del suo aguzzino e preferì sedurre me… più pacato e ….disinteressato...in un certo senso.
Mi sedusse come si seduce un uomo che aveva già dato …già passato alla noia…alla consuetudine…
Il ghiaccio…un cubetto di ghiaccio e l’alcool a bizzeffe sono un connubio molto convincente.
Cosa avesse trovato in me, stanco uomo…ancora…mi era sconosciuto…cosa avesse stimolato i suoi sentimenti…i suoi appetiti…ancora era un mistero…
ma certo una donna migliore non potevo trovarla sulla piazza…su quella piazza.

plim plim plim plim plim

-Ci vuole ancora molto?-

Non risposi….

plim plim plim plim plim

Aveva addosso la mia vestaglia preferita…a volte ci sono abiti che inducono meglio della stessa pelle…della pelle nuda…
probabilmente voleva che andassi da lei perchè quella notte mi cercava…o semplicemente aveva bisogno del suo uomo vicino, per poggiare il suo dolce capo sul suo petto…dire addio a quella giornata…con una sicurezza…e riposare.
Aveva degli occhi stupendi che evocavano mari turchini…e cieli affini alla beatitudine….poi le labbra di cioccolato ed un corpo da sventola….sventola…sventola.

plim plim plim plim plim

Avevamo provato ad avere dei figli...ed in parte ceravamo riusciti…ma sfortunatamente al terzo mese di gravidanza…quel feto dannato non ce l’ha fatta…
E’ stata dura per lei…tanto dura….
Abbiamo messo alle spalle molte cose….pensandoci….e tante ancora stavano per arrivare…
La mosca continuava sul mestolo…aveva trovato ciò che cercava… come l’avvoltoio con la carogna .
E la città andava sempre più…zittendosi…

plim plim plim plim plim

-Chaty…ti sei accorta che il rubinetto gocciola?
-Si….è la guarnizione che si è usurata e non chiude bene-
-Da quando ti intendi di rubinetti?-
-Ho chiamato mio fratello che è venuto a vedere…smontandola si è reso conto che la guarnizione non permette più di sigillare l’apertura e la chiusura del flusso d’acqua. Poi non avendo il ricambio ha dovuto rimontare senza poterla aggiustare. Però ha detto che domani la mette a posto-
-E come mai non hai chiamato un idraulico?-
-xxxxxx-

plim plim plim plim plim

Ci fu un attimo di silenzio.
-Allora vieni a letto o no? posso avere l’onore di averti un po’ vicino …ultimamente ci vediamo solo di sfuggita.-
-Ma con questo rubinetto come si fa?
-Se solo fossi rientrato prima…magari avresti risolto tu il problema…magari la ferramenta era ancora aperta…magari avresti trovato la guarnizione e magari adesso saresti a letto con l’estranea di tua moglie-

I suoi monologhi ironici erano sempre più professionali.

plim plim plim plim plim

Come può essere facile…tradirsi….in un momento come questo … sarebbe stato facile negare tutto l’amore che provavo per lei…tutta la nostra vita…quel giuramento sull’altare…tra riso e passione…
eppure il mio amore non era mutato…c’era lei e solo lei nella mia vita…nonostante tutto…
Purtroppo l’uomo è mutevole come le stagioni…come le…rondini che migrano.

plim plim plim plim plim

La mia infanzia era stata molto particolare…piuttosto direi…piena di particolari…mia madre morì che ero ancora bambino e mia nonna aveva altri dodici nipoti…mio padre era una fotografia che mia nonna diceva che non valeva neppure la pena di guardare…sono cresciuto in fretta…non per mia volontà,ma perché bisognava fare presto…

plim plim plim plim plim


-Questa mosca l’hai vista ronzare in cucina?
-Secondo te?-
-Secondo me….-
-E comunque le mani ce l’hai…prendi qualcosa e la trucidi-

plim plim plim plim plim

Ancora silenzio…anche la mosca non osò volare…ma stare in silenzio.

plim plim plim plim plim

-Eppure qualcosa bisogna fare con questo rubinetto-
-Se vieni qua ti presto la bacchetta magica-

plim plim plim plim plim

-Jack-
-Si…Chaty-

plim plim plim plim plim

-Vuoi farmi la cortesia ora di venire a letto?-

Non risposi….

plim plim plim plim plim

Cathy ascoltò strani passi lungo il corridoio…

I passi con lo stesso ritmo ritornarono….

plim plim plim plim plim

-Jack…ma cosa stai facendo?
-Niente-

plim plim plim plim plim

Jack entrò nella stanza da letto…senza aprire gli occhi….

-Ma dove sei andato prima?-
-Un attimo di là….nel ripostiglio….-
-Ti corichi finalmente o no?-
-Indovina cosa ho preso nel ripostiglio….-
-Cosa?-
-La pistola di mio padre-

plim plim plim plim plim

-Non mi dire che vuoi metterti a sparare al rubinetto….sei proprio fuori….caro…-
-Nessuno ha parlato di rubinetto…..,la pistola è per noi….-

plim plim plim plim bum…….bum……



Un dono d’amore
di porpora il fiore
alla mia sposa
sulle coperte
che furono nuvole….
fra i miei baci ed i suoi…..

Un dono d’amore
di rosso il colore
a chi posa
su quello che fu
il nostro giaciglio infermo…
alla mia sposa
di candida…premura
e affanno…


Il secondo corpo cadde a terra ai piedi del letto…..una mano alta…quasi a volersi…rialzare…

[Modificato da ELIPIOVEX 16/12/2008 23:16]
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16/12/2008 23:19
 
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Molto particolare questo racconto con un finale a sorpresa, costruito sul ritmo del lavandino che perde.
Trovo l'espressione feto dannato sia infelice, soprattutto in rispetto di chi ha perso dei figli in gravidanza [SM=x142814] .
Ci sono poi delle piccole questioni formali, prendile come un consiglio per migliorare il brano:

-

E comunque le mani ce l’hai…prendi qualcosa e la trucidi


qui vedrei meglio trucidala.

- personalmente toglierei più di tre quarti dei puntini di sospensione...
17/12/2008 09:00
 
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Re:
ELIPIOVEX, 16/12/2008 23.19:

Molto particolare questo racconto con un finale a sorpresa, costruito sul ritmo del lavandino che perde.
Trovo l'espressione feto dannato sia infelice, soprattutto in rispetto di chi ha perso dei figli in gravidanza [SM=x142814] .
Ci sono poi delle piccole questioni formali, prendile come un consiglio per migliorare il brano:

-

E comunque le mani ce l’hai…prendi qualcosa e la trucidi


qui vedrei meglio trucidala.

- personalmente toglierei più di tre quarti dei puntini di sospensione...





Il racconto esprime il male di vivere incubato in alcune persone...che sfocia tramite processi psichici in gesti estremi...
Il mio intento era quello di raccontare un frangente di coppia qualsiasi con relativi alti e bassi...ma che contamporaneamente esprimesse il malessere sommerso e taciuto....
L'espressione "feto dannato" non è altro che una considerazione fatta dal protagonista del racconto e non certo mia....che rispetto la vita fino dall'embrione....il "dannato" in se è stato non altro che un crocevia in cui,destino o no,il protagonista ha dovuto fare i conti.
In particolare si nota come il passato ritorni prepotente in una psicologia ormai fragile per arginarlo...
Ritengo di non aver mancato di rispetto sia in questo e sia nel caso un pò teatrale di aver rappresentato l'uccisione di un innocente senza apparente motivo.
E' solo un racconto frutto di fantasia....mi scuso comunque se ho potuto dare impressioni d'insensibilità verso alcuni aspetti della vita.

Trovo invece interessante il consiglio per inserire "trucidala" anche perchè più musicale....
per i puntini...ci sto lavorando....

Grazie
a presto...



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18/12/2008 23:10
 
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lavoraci ed esercitati, lo stile è prima istinto e poi tanto tanto lavoro [SM=x142888]
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