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Remind Infantile - Mostra della Rivoluzione

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2008 08:04
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Ricordi di 5 anni, indelebili, scolpiti in mente
Mostra della Rivoluzione fascista

Nel 1932 si celebra il decennale della rivoluzione Fascista con cerimonie imponenti e seguite. Ci sono le prime inaugurazioni, Foro Mussolini e altro. Io ho cinque anni, non vado a scuola, nemmeno all’asilo che non c’è, e non posso essere ancora figlio della Lupa, pur se a volte mi imbuco mercè mio fratello in qualche adunata dell’ONB.
Viene inaugurata a Roma la “Mostra della Rivoluzione Fascista” e in casa arrivano gli zii perugini “antemarcia” e ”marcia su Roma” con una fede ardente e spicciativa. Con loro giungono un paio di valige e qualche pacco con vino, salsicce, salami, formaggi, pagnotte sciape, dolcetti secchi, frutto delle terre umbre potenziate dal Duce.
Uno di loro (ma un po’ tutti) è di una bontà infinita, non avrebbe fatto male a una mosca, sempre che la mosca non avesse infastidito il Duce, ed allora erano guai! Era stato Ardito in guerra, componente di una squadra umbra (nell'area perugina però, a differenza della ternana, ci fu poco bisogno di olio di ricino, la popolazione era in gran parte favorevole al nuovo corso) e arrivò con l’intenzione di rivedere “il su Duce” che non so in quale occasione ebbe a farci qualcosa.
Nessun problema di adattamento. Riusciamo in qualche modo a sistemare i due zii e un camerata aggiunto fra casa nostra e quella dei nonni, e loro si preparano alla grande kermesse che durerà tre giorni, assieme a qualche sbornia del vino umbro e mangiate robuste di bucatini e salumi. Parlo in particolare di mio zio Terzilio, milite lacustre in servizio sul Trasimeno, che mi farà da padrino alla prima comunione, per me il più razionale e istruito, e il più ardente fascista.
Il mattino del primo giorno egli, con gli altri, si reca alla caserma della milizia per un omaggio a un certo “generale” perugino, che poi tale non era, in quanto i gradi della milizia erano diversi. Tornarono alticci e rafforzati nelle loro convinzioni, pur ce ne fosse bisogno.
Il giorno dopo alla Mostra c’era la cerimonia anche per gli umbri così in casa si svegliano loro e ci svegliamo tutti alle cinque; mio zio, d’accordo coi miei, mi porterà con se. Indosso una divisetta accoccata, mi aggiustano accettabilmente e sembro un vero Figlio della Lupa, insomma un balilla minuscolo. Colazione con caffè, bicchieri di vino, ciambellette e poi via, per prendere uno dei primi tram (il 16), e poi a piedi, per arrivare alla Mostra, in via Nazionale, quasi un’ora prima.
Nessun problema, i bar aperti riempiono più volte i bicchierini degli squadristi con cicchetti vari. Ognuno ne suggerisce uno migliore e tutti vogliono provarlo. Anch’io ricevo un latte caldo e ingollo un maritozzo. Alfine la mostra apre e un fiume di camice nere si precipita all’interno. Mio zio è emozionato perché dovrebbe venire il Duce.
La visita, lunghissima, è rumorosamente rispettosa, nel senso che tutti cercavano di essere educati ma, più ci provavano, più rumore producevano. Non dico i saluti quando s’incontravano fra gruppi che avevano operato assieme o si conoscevano.
Cosa mi ricordo? a cinque anni non si può pretendere troppo, ma avevo l’impressione di essere in un paradiso di eroi (già mio zio lo consideravo tale). Sul Duce poi non c’erano dubbi, era una specie di Deità! E come non esserlo quando tanti preti erano presenti? allora voleva dire che, come minimo, era pari al Papa, o di più.
Fra le cose esposte vedo il ponte ove fu ucciso Giovanni Berta, figlio di un industriale che, buttato di sotto l’Arno, si era afferrato al bordo e gli avevano pestato le mani. I rossi ci fecero una canzonaccia:

…. “Hanno ammazzato Berta,
figlio di pescicani …
evviva il comunismo,
che gli schiacciò le mani”….

Poi le sale dei gagliardetti, il sacrario ai morti della rivoluzione, che i preti benedivano, armi, divise, maxi-strutture propagandistiche che ci affiancavano e sovrastavano. Sul tutto, perenne, il volto del Duce severo, compiaciuto di tanto affetto. La visita con lo zio durerà due giorni. Ho bevuto anch’io un po’ del loro vino aspro, mangiato di tutto, nessun problema di pancia. Il Duce arriverà il giorno dopo e non posso dimenticare quanto accaduto fuori e nel palazzo.
Una marea impazzita e fluttuante lo ingloba e restituisce più volte.
Mio zio mi alza, mi pone a cavalcioni sulle sue spalle e poi, non tanto distante da Lui, gli urla più volte, assieme agli altri, con voci di tale potenza che non potevo immaginare avessero:
“Duce! … Duce! … Fascio di Perugia! … Fascio di Perugia!” … (all’Hotel Baglioni era uno dei Comandi della Marcia su Roma).
Il Duce si ferma un attimo, fa un cenno con la mano, alza lo sguardo sul bambino quasi arrivato sulla testa dello zio (ero io) e sorride compiaciuto a tutti, me compreso. Capito che giornate?
Il nostro gruppo farà una bisboccia serale in casa nostra, presenti pure un paio di vicini (con mio padre in camicia nera, incredibile!) e il mattino tutti in partenza, pronti a dire ai camerati Perugini di essere stati riconosciuti e abbracciati dal Duce. Che eventi! come scordarli?

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01/09/2008 16:49
 
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Devo confessarti che io ho qualche anno in meno di te però sinceramente ricordo ben poco degli avvenimenti che ho vissuto a cinque anni!
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04/09/2008 08:04
 
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Ciao Michela
Francamente non so se è un pregio o un grosso difetto, ma io credo di rammentare pressoché tutto della mia vita e tempi. Sul ciò, a parte altre pubblicazioni personali - tecniche, edito amatorialmente, c'è che ho scritto un trittico suddiviso in Fiaccole di Gioventù, che chiude col 1945, Ragazzi di Portoria, che dal 1945 giunge agli anni caldi e per alcuni aspetti ad oggi, e Diari di Vita, testo riepilogativo, cronologico - episodico - aneddotico, che assomma a millecinquecento pagine, più o meno.
Svolsi pure, in tempi lontani, corsi di memorizzazione in alcune strutture particolari, oltreché un quinquennio di psicologia nei miei studi torinesi, ma ciò non lo ritengo determinante, la mente buona l'avevo già prima.

Vedrò di postare un inserto di Diari di Vita ove tratto della primissima infanzia, lo sto preparando per renderlo adatto a un forum.

Ciao
[Modificato da florentia89 04/09/2008 08:18]
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