Vincenzo Costantino, nato a Milano il 19/11/1964, ancora vivo
Candele nel barrio,elefanti di gloria che stridono coi miei pensieri.
Occhi verde-azzurri,autunno a basso costo.
Stanza a una stella e notte a mille.
Rigagnoli d'anima salutano un cielo varicoso.
Le luci sfolgoranti cantano i miei profumi.
Tutto poggia su fondamenta di birra e lo smalto dei giorni
prende il colore dell'ambra.
Carovane a petrolio, cortei funebri
per la morte di un sogno mai appartenuto.
Il suono di un'armonica verde-azzurro come goccia
cade senza rumore,
un tasto dietro l'altro chiama la voce di un bimbo dai capelli castani.
Suona, e fuori suonano un vecchio motivo distante mille anni,
avvolto nei pensieri pneumatici corro incontro al tuo delirio inquieto.
Anima nobile senza sentimenti falsi.
Ecco cosa sembro una vecchia utilitaria blu
col parafango rotto dall'emozione,
col viso insanguinato ed il naso rotto dalla caparbietà.
Mi ha detto "no", e non è la prima volta.
Nel nido i pettirossi depongono la vita
nel barrio c'è chi se la toglie
mentre il telefono suona.
Musica e lasagna, ti piace la lasagna!?
Dolce e silente come l'acqua vieni a me, senza pudori
e ti nascondi dietro un vetro divino
su di un tavolo marrone, tra fogli sparsi e Chopin.
Candela morente, senza poesia ,senza scarpe, senzasenso,
avvicini al calare del tempo i tuoi umori gravidi di emozione
sana e genuina come la Nutella e quanto sei bella, quanto sei bella!
Un'eterna e continua fuga senza fine, porta verso un sentimento nuovo, un compartimento privato
fino all'ascensore che sale e ti porta alle soglie del purgatorio
verso la ghiacciaia che apri con la dovuta calma e rassegnazione.
Due lattine di birre è tutto quello che c'è,
mentre nel nido i pettirossi depongono la vita
e nel barrio c'è chi se la toglie.
Candele nel barrio,elefanti di gloria che stridono coi miei pensieri.
Riverberi di musica,
vorrei andare in Africa,
le luci mi addormentano, i suoni mi rimbalzano,
l'aria viene torbida, l'acqua scorre ruvida,
il fuoco brucia spento, la neve, si riposa,
gli ucceli, non mi cagano,
i fari, non mi abbagliano e il tempo sta passando.
Candele nel barrio, elefanti di gloria che stridono coi miei pensieri.
Occhi verde-azzurri, stanza a una stella, notte a mille.
Rigagnoli d'anima salutano un cielo varicoso
e candele nel barrio che stridono coi miei pensieri.
Quando i lupi diventano ciechi[Modificato da marna. 06/07/2008 11:22]
-L'inconsolabilità è il sentimento più puro,perchè è incorrutibile.(marna)