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UNA SPECIE D'AMORE

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2008 15:43
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a mia madre ... per sempre
Alta sottile e senza forme …
Sorriso allegro di chi crede alla vita;
A quella speranza che orna di fiori un cuore giovane e felice
La montagna quell’anno mi si presento’ magica…
Di verde e di novita’

Dentro di me qualcosa stava crescendo;
Curiosita’ e allegria
Abito a fiori ; mazzeti di roselline e nastri
Fiocchi e monili
Accompagnavano la mia crescita alla vita

Mamma porto’ me e mia sorella piu’ grande in un posticino da favola;
Torrenti e vallate
Picchi invitanti e aromi forti…
Stelle vicine a noi
Quando la sera scendevamo alla locanda del paese
Dove la musica filtrava e ci raggiungeva come un suono di arpe
Per accompagnarci per ore e farci sognare principi azzurri…

Iniziammo cosi’ una vacanza come da anni facevamo….
Mescolando musiche di onde e mari assolati, a verdi dimore
Da dove uscivamo rilassate e sanate da quella vita caotica che il mare invece offre a chi giovane e vogliosa si immerge nel sole delle prime ore pomeridiane di un estate rovente

Eravamo appena arrivate quando dalla pancia del monte scese lui…
Bronzo di RIACE… 1,90 di uomo
Spalle e sorriso da sballo
Pelle nera dal troppo sole preso nell’intento di tagliare grossi pezzi di quel marmo che ha dato i natali a grandi opere dei piu’ grandi scultori…
Aveva undici anni piu’ di me…
Io quattordicenne acerba e ingenua
E lui un uomo grande e per di piu’ legato da vincolo ad una ragazza del luogo…
Ci salutammo appena…
Io con occhi ammirati e lui forse con la curiosita’ dovuta a chi arriva dal mare…e quindi appare evoluta ed emancipata…

E cosi’ il nostro vicino di casa inizio’ ogni giorno a salutarci fin quando un giorno annuncio’ che aveva preso dei giorni di ferie anticipate…e si offri’ di accompagnarci noi tutti ,famiglia e amici…. a quelle escursioni che da soli ci apparivano difficili e faticose…
Mamma era un po’ preoccupata; mia sorella era grande, bella ragazza nel fiore degli anni …prosperosa e invitante
Ma gia’ fidanzata con un gelosissimo. ragazzo..
Per cui la sua preoccupazione era sempre quella di non lasciar soli i due…. Senza pensare invece a me che immatura bimbetta…. Aveva fatto centro


segue
[Modificato da ninfafedele1 22/06/2008 10:17]


...

si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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Si sente tanto affetto in queste parole che da un verso vorrebbero essere semplici ed asciutte e invece dall'altro toccano dentro...
Continua Francesca [SM=x142868]

[SM=x142892] Giancarlo


...

- Quando le parole hanno la musica dentro e la strofa è canto, allora il pensiero è diventato poesia.- (Cobite)
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23/06/2008 10:03
 
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....una specie d'amore....(continua)
Iniziammo cosi’ a visitare luoghi incantati, verde di montagne fino a quel momento per noi difficilmente raggiungibili, la sicurezza di quella persona ci trasmetteva sicurezza e la sua disponibilita’ si aggiungeva la nostro buon umore

I suoi occhi mi cercavano
E io vergognosa d'essere donna … solo nel cuore
Mentre esternamente le mie forme acerbe andavano mostrando una bambina ancora inesplosa alla vita
….Venne il sabato: giorno in cui il paese si preparava alla gran festa domenicale; abiti nuovi , acconciature ricercate e sfiziose, festa nel cuore, mentre le giovani donne si prepararono con allegria contagiosa al ballo della sera,
che avrebbe avuto seguito il pomeriggio della domenica,
gli uomini lustri e rasati cercavano in quell’ incontro la ragazza della loro vita

mi preparai anch’io ; gonna corta sandaletti e top …. Sembravo una scolaretta scappata da scuola…. La frangia troppo lunga mi rendeva sbarazzina e felice
….
Ci incamminammo con mamma e la famiglia che ci teneva compagnia ; eravamo una bella combriccola e entrando nel locale aperto e fresco, molti sguardi si voltarono a scrutarci…e non certo con benevolenza
Eravamo tre giovani ragazze, scure di pelle e moderne nel vestire e le donne di quel luogo non ci vedevano di buon occhio

Quella sera il BRONZO… ( lo chiamero’ cosi’…) non ballo’ con la sua fidanzata,ma si limito' a guardare fisso dalla nostra parte…
Io dentro di me sentivo il suo sguardo perforarmi fin dentro il cuore.

La mamma era sempre molto preoccupata per mia sorella cosi’ bella e gia’ impegnata…

La domenica ci riporto’ la musica fino alle nostre case
La vallata ce la rimandava facendola penetrare in ogni luogo…
E noi giovani donne ridenti e forse belle….rimettemmo l’abituccio scollato che addosso a me non mostrava proprio un bel niente…. E che nessuna imbottitura avrebbe rimediato
Questa volta il BRONZO era solo, la ragazza non era venuta….

Si avvicino’ a me un giovinetto carino e rosso in viso e mi chiese se potevo ballare..
Mi volsi verso mia madre e lei sorrise come a dire.: ma vai pure figlia mia…. Chi vuoi che ti rubi !

Infatti il suddetto non mi rubo’; era piu’ imbranato di me…. E nemmeno sapeva ballare; certo quel primo ballo mi fece dare l’avvio alla mia nuova vita da ballerina…
Dopo ci fu anche MARIO…
Giovane carinissimo… soprannominato infilacoralli, per i capelli ritti sulla testa
E per la sua magrezza
Ed ancora il bronzo era li…
In piedi tra gli altri, e con lo sguardo appiccicato alla mia persona…

Me lo trovai vicino, silenzioso e grande
Una muraglia di uomo, un monumento col cuore

A me scoppiava il cuore;
lo avvertivo battere ovunque
e mentre lui mi fissava chiedendomi di ballare io mi persi nel non rispondere…


...

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25/06/2008 21:29
 
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...una specie d'amore.....
ballava benissimo, e nel guidarmi nel mezzo della musica mi stringeva con vigore e con dolcezza.
LUI ERA IL BRONZO…
segue

continuammo cosi’ a fare lunghe passeggiate e scalate con familiari e amici….
Una signora “ amica “ di mamma si era accorta dell’interessamento del BRONZO nei mie confronti e mi aveva detto ridendo “ auguri”…. La sera invece andavamo noi tutti giovani a prendere il gelato nell’unico posto che oltre quello ci offriva musica di vecchi dischi
Le madri ci raggiungevano dopo un po’ tranquille e occupate a parlare di cibi…figli disubbidienti e mariti prepotenti…
E noi avevamo tutto il tempo per gustarci il cornetto e ascoltate musica…e dietro quella musica invitante c’era sempre lui….; che sere quelle!!!!
Che stelle ragazzi!!
Che gioia dentro nello scoprire di essere donna…era bello esserlo…e scoprire di piacere!
Era bello vivere e vivere la gioia..
Cosi’ prima che arrivasse mamma LUI mi passava il braccio alla vita e mi invitava a fare nuovi passi…

C’e un film di qualche anno fa…. Che mi riporta a quei momenti..
Certo saprete il titolo
Un villaggio turistico e un bullo tutto muscoli che insegna alla ragazza ancora baby a ballare…
Nasce cosi’ un grande amore, ecco io non ero proprio come quella tipetta e lui forse era anche piu’ bello…ma anche per noi si fece posto qualcosa di molto emozionale…

Ballavamo mentre lui con la mano tremante e forte mi faceva sentire il suo calore sulla pelle ancora bruciata di sole…e insieme a quello trasmetteva amore..
Una volta avvertii piccoli baci sui capelli…e quello è sempre stata l’unica cosa che si è permesso di darmi…
Baci da poco
Leggeri e profumati di uomo forte…
Grande e sicuro…


Un giorno andammo alla solita escursione verso un torrente che si trovava ai piedi di una vetta molto rinomata…
La giornata dava gioia per la purezza dell’aria e le montagne si stagliavano con linee nette e taglienti in quell’azzurro quasi impossibile da descrivere
Con noi c’erano le solite persone amiche , ragazzi e ragazze amiche di famiglia e con noi una ragazzina mia coetanea e nostra ospite quell’anno nelle scorribande montane

Salendo facemmo grandi mazzi di fiori…e le rise e le bocche si colorivano di attimi indescrivibili e rosei
Anche le nostre guance nella salita avevano preso il colorito roseo delle labbra
E il respiro un po’ affannoso alzava con dispetto quei seni ancora immaturi…
Arrivammo al torrente che era tarda mattina…il sole bruciava e le pietre bianche e tondeggianti riflettevano lo scintillio dell’acqua limpida come cristalli…
Ci scalzammo felici e nell’immergerci .in quelle gelide acque ridevamo di gioia e di qualcosa che somigliava all’amore…

Quando noi giovani donne ancora in boccio
Iniziammo la discesa del ritorno
Il Bronzo stava in silenzio e faceva strada a tutti noi
Avevo cercato di non guardare il suo volto, mentre con un fiore tra i capelli. Sorridevo al vento…
E nel discendere correndo qualcosa accade:


...

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25/06/2008 23:00
 
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Che cosa?
Dai non lasciarmi sulle spine...
Mi piace questo amore adolescenziale ;)
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26/06/2008 23:32
 
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una specie d'amore
La mia giovane amica si sporse troppo e con un grido spaventoso precipito’ nella scarpata di sassi e pietre aguzze…

Gridammo tutti…
E poco ricordo di quei momenti che infransero una storia , una vacanza e forse un amore…
IL BRONZO… si calo’ con maestria e riporto’ non senza fatica la ragazza sullo stretto sentiero
E poi prendendola con leggerezza e forza la riporto’ a valle…da dove un' ambulanza la trasporto’ all’ospedale piu’ vicino
Quella cosa sconvolse tutti
Era una clavicola rotta… alcune contusioni… …e molta paura
ma noi ne uscimmo mezzi rotti;
Qualcosa si era frantumato per sempre
….
L’indomani la mamma mi disse che anche noi saremmo partite, si sentiva responsabile di quanto era accaduto dato che la piccola era nostra ospite
Passai l’intero pomeriggio con mamma, le valige furono preparate, e poi facemmo dei giri per il paese , dovevo recuperare dei sandaletti portati ad aggiustare, ma ancora non erano pronti e mi fu detto di ripassare la sera….
Le cose da fare erano molte , noi avremmo preso la prima corriera la mattina del giorno dopo
….
Dimenticammo i sandali… e quando ci vennero in mente era gia’ buio
….
Il calzolaio stava in cima al paese,in un luogo solitario e scuro




C i avviammo io e mamma….
E prima di salire la stradina acciottolata e ripidissima, mamma volle passare dalla locanda per vedere se ci fosse stata la signora amica sua; voleva chiederle di accompagnarci per quel sentiero cosi’ solitario….
Purtroppo la signora quella sera ancora non era scesa e ci trovammo sole e timorose, se non per il sorriso del BRONZO, che ci venne incontro domandandoci notizie dell’infortunata e chiedendoci il perche’ della nostra partenza cosi’ anticipata
Cosi’ avevamo trovato l’accompagnatore per quel posto solitario..........


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e?
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27/06/2008 21:48
 
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una specie d'amore....

C i avviammo io e mamma….
E prima di salire la stradina acciottolata e ripidissima, mamma volle passare dalla locanda per vedere se ci fosse stata la signora amica sua; voleva chiederle di accompagnarci per quel sentiero cosi’ solitario….
Purtroppo la signora quella sera ancora non era scesa e ci trovammo sole e timorose, se non per il sorriso del BRONZO, che ci venne incontro domandandoci notizie dell’infortunata e chiedendoci il perche’ della nostra partenza cosi’ anticipata
Cosi’ avevamo trovato l’accompagnatore per quel posto solitario
Ci avviammo e nel buio LUI sapeva indicarci con sicurezza la strada da seguire, mentre la luna illuminava tratti di salita mettendo in luce case fantasma…bellissimi scorci di alte vette e tetti di pietra …. Purtroppo il progresso e le pessime ristrutturazioni hanno trasformato un paese primitivo ma pieno di fascino, in un moderno paesetto simile a molti altri..
Dove la magia non è piu’ di casa
E dove l’asfalto ha tolto il fascino che le salite scolpite nella roccia davano ad ogni svolta…
Chissa’ se in quel posto sono rimaste le lucciole, chissa’ se le stelle brillano ancora come in quei giorni quando la luce ci arrivava come scintillio di pepite d’oro

Quella sera il rumore del torrente pareva canto d' arpe….
E la luna rincorreva le stelle per giocare a rimpiattino
Arrivammo davanti alla casa scura del calzolaio, mamma entro’ e io e il BRONZO rimanemmo soli nel mezzo alle stelle…..
Soli nel fascio di luna….
Soli persi nel cielo…
Furono pochi minuti…
Troppo pochi…. Ma lunghissimi
E mente mi avvolgeva tra le sue braccia forti e sicure, mi dichiarava tutto il suo amore…ricoprendomi i capelli di piccoli baci…
Quando mamma usci’ di nuovo nel buio, ci trovo’ distanti, e non vide quanto fossimo sconvolti e tremanti; il buio ci fu amico e le stelle nascosero il nostro rossore…
Il cammino del ritorno e l’aria fresca fecero il resto e nel salutarlo ringraziandolo del favore fattoci., distolsi lo sguardo da quei due grandi occhi color del cielo…
La notte dormii agitata, e il mattino grigio e nebbioso mi mise tristezza, sembrava che il tempo piangesse la nostra partenza e che l’estate fossi finita con quegli ultimi giorni….
Ma eravamo solo al 20 luglio. E l’estate al mare era al culmine e mi attendeva

Prendemmo le nostre cose e fuori della porta , trovammo la mamma del BRONZO, che per la felicita’ che ce ne andavamo, si offri’ di portarci le valige alla corriera…
...........................................segue


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perché era felice?
Aveva intuito qualcosa?
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29/06/2008 09:42
 
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una specie d'amore
Sul pulman guardando il paese allontanarsi ,vedendo le montagne trasformarsi in colline e quindi sparire ;piansi…
Mamma nel vedermi triste, mi promise che per la festa del paese mi avrebbe riportato a fare una visita ai nostri amici….
La cosa mi allargo’ il cuore
Quel cuore che mi stava facendo tanto male
I seni erano piccoli, ma il cuore gia’ aveva dimensioni enormi…



IL pulman correva lasciando dietro di se verdi vallate e paesini scolpiti nella pietra, picchi che perforavano l’azzurro e parte di quel mio giovane cuore cosi’ ancora impreparato all’amore.


Il rientro alla mia cittadina fu molto triste;piansi e mi si offusco’ anche l’azzurro del mare…e la prepotente bellezza di quegli scorci di spiaggia tra il verde delle pinete,mi fece sentire piccola e sola, dopo quella piccola esperienza che mi aveva fatto sentire un poco piu’ donna..

mamma capi’ il mio smarrimento facendomi tanti piccoli doni
….
Mi compro’ un costume nuovo, per invogliarmi a ritornare in spiaggia,ma io triste e impegnata in quella parte di vedova d’amore…. continuai a starmene sola e triste in attesa che arrivasse quel giorno in cui avrei potuto rivedere il mio principe biondo
Inutili furono le attenzioni lenitive e benevole di mia madre, ed anche l’abito svolazzante di gale resto’ poco apprezzato

E quando il giorno agognato si sveglio’ con me, per dirmi che era arrivata l’ora dell’incontro che da giorni anelavo, mi sentiti forte e felice come un gabbiano libero…

Arrivammo lassu’ che la giornata era al culmine della maturazione…facemmo a piedi la ripida salita che conduceva al centro del paese, e ci trovammo nel bel mezzo alla festa

Il rituale voleva che la processione attraversasse tutto il paese tra ceri canti e tappeti profumatissimi di fiori campestri…
Io mi trovai con mille occhi addosso, e il BRONZO spiccava per altezza e bellezza
Ondeggiando nel mio abitino nuovo mi portai verso la casa della signora amica di mamma


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29/06/2008 20:21
 
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sei tremenda, interrompi sempre sul più bello!
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30/06/2008 10:01
 
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una specie d'amore.....
Volevo sapere cosa aveva di urgente da dirmi. Visto che mi aveva fatto sapere che mi voleva parlare; mi saluto' festosa… e con noncuranza ma velocemente, mise nella mia mano una lettera….

Mi spinse verso il bagno e mi prego’ di fare in fretta; mia madre non lo doveva sapere….
Mi chiusi la porta dietro…. E nell’aprire quella busta, le mani mi tremavano, mi chiedevo cosa volesse dirmi di cosi’ importante
Le parole che lessi mi sconvolsero….
Parlavano d’amore e chiedevano amore, e quella parola era ripetuta talmente tante volte che mi si annebbio’ la vista e mi si fermo’ il cuore…

Come poteva pensare che io giovane ragazza ancora ignara dell’amore…. Potessi pensare a lui come l’uomo della mia vita
La mia bocca ancora non conosceva il sapore dei baci,
il mo corpo ancora doveva finire di crescere, e lui mi chiedeva amore….
E voleva darmi amore…
Mi chiedeva anche di fuggire con lui…per mettere le nostre famiglie davanti al fatto compiuto…
La paura mi strinse lo stomaco…
E improvvisamente la mia giovane eta’ aumento’ per divenire una donna cinica e dura…
Non finii la lettera, quello che diceva a me non interessava piu’….quell’amore cosi’ grande non mi apparteneva e la sua vicinanza ora mi era indesiderata
Volevo solo andarmene al piu’ presto



Strappai in mille pezzi quell’amore , e lo gettai insieme a quella che era stata la mia breve intensa storia…
...............................................................................segue




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uno shock!
E adesso?
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una speice d'amore

Fuori della porta, il paese sembrava fosse tutto li;occhi curiosi…domande sospese in aria e lo sguardo del BRONZO che mi chiedeva una riposta…
Lo avvicinai,mentre il prete sul sagrato della piccola chiesa stava facendo la sua omelia
Lo avvicinai mentre tutti si voltavano dalla nostra parte facendomi sentire tremendamente imbarazzata
Mi feci forte e nel porgergli la mano come una donna adulta lo fissai negli occhi color del cielo…
Occhi che mi chiesero la riposta alle sue pazze domande. E a cui risposi con un sorriso stampato e falso dicendo che ancora non avevo letto niente…
Mi prego’ di informalo quanto prima.,intanto mi teneva la mano…
Mi parve che il prete avesse smesso di parlare per ascoltare noi….ma forse aveva solamente finito il suo discorso…

Intorno non volava una mosca…il silenzio si era fatto fitto e curioso…
Mi feci largo tra la gente e scesi la stradina rocciosa e scivolosa… dove il muschio e ciuffi d’erbetta spuntavano a farmi capolino…

Il giorno dopo ero in spiaggia……e gli amici che avevo mi ritrovarono gioiosa e felice…
L’eta’ rende egoisti e poco sensibili; io avevo l’eta’ delle cotte… non dell’amore…
….
L’estate andava finendo…ma per me inizio' la stagione piu’ bella…

.
Iniziai ad andare in spiaggia con regolarita’ e mi feci ancora piu’ nera; anche qualcosa nel mio corpo parve muoversi e ne fui felice…

L’autunno arrivo’ come una ventata calda e felice, stare in famiglia con mamma e mia sorella era bello, ed io ne succhiavo il nettare e da ogni piccola cosa traevo felicita’

Venne a trovarci la signora amica di mamma e ci racconto’ che il povero BRONZO era distrutto, e che si era licenziato , voleva avvicinarsi a me e cercava lavoro nella mia cittadina; a me non interessava nemmeno sapere dove e quando…


.................


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Caspita! Gli hai spezzato il cuore [SM=x142861]
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una specie d'amore..............
Un giorno sentii suonare alla porta, e cantando come spesso facevo quando ero sola in casa, con il giradischi che spaccava i timpani…. Andai ad aprire e davanti a me….apparve il BRONZO…
Non era solo, e la cosa mi rassicuro’, per cui lo feci entrare
e mentre si sedeva sul divano, e gia’ speravo che se ne andasse al piu’ presto ….

Torno’ ancora altre volte…e solo….
Mamma era sempre presente, tranne per alcuni minuti in cui andava in cucina a prendere da bere, e in quei brevi momenti ancora mi parlava d’amore e mi guardava aspettando una risposta….
cosa che non avvenne mai;
poi mamma capi’ il mio imbarazzo e mi aiuto’ dicendogli che ero piccola e che forse avrebbe dovuto dimenticarsi di me…
cosi’ si allontano’ dalla mia casa, ma non da me;

trovo’ lavoro vicino a casa mia e un giorno passando per caso lo vidi;

tuta blu e attrezzi , faceva il meccanico in un' autofficina…..e del BRONZO non erano rimasti che

gli occhi di un azzurro cupo.


A me vederlo non dava gioia, ANZI…
ma non ero una ragazza; ero una bambina grande che alle volte dormiva nel letto di mamma…
e che non voleva amore…anche se quella specie d’amore mi aveva fatto sognare il principe azzurro delle fiabe…
Cercai accuratamente di non passare davanti al suo posto di lavoro, mamma mi aveva fatto capire quanto potesse essere infelice e triste, per cui mi tenni alla larga, e poi io non lo pensavo quasi piu’, avevo nella testa altre cose e sognavo la vita.
Spesso me lo trovavo davanti casa con la sua moto, e pensando alla vita faticosa che faceva, mi sentivo un po’ in colpa

Con la sua vecchia moto partiva ogni mattina presto da casa , per strade montane non sempre facilmente percorribili e vi ritornava la sera stessa.. …



La pettegola amica di mamma, torno’ spesso a domandarmi che intenzione avessi; non ho mai capito cosa ci guadagnava lei…ma certo era da condannare…

Arrivo’ di nuovo estate….e il BRONZO finalmente torno’ alle sue montagne; aveva fatto l’impossibile e la cosa non era andata bene per lui


...............................


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una specie d'amore.....

Quell’anno non tornai in montagna, il mare mi attirava troppo. E poi giustamente mamma penso’ che dovevamo lasciare sbollire la cosa…
Passarono tre estati prima che ritornassi lassu’….
E quell’estate di tre anni dopo mi dette la possibilita’ di farlo solo per un paio di giorni
Un' amica mi invito’ in albergo dove lei alloggiava ed io accettai anche se non felicemente;avevo un amore…un grande amore….l’amore nascente e splendido che poi divento’ l’amore della mia vita…
Anche il mio corpo si era leggermente modificato….e le imbottiture non mi interessavano piu’…
Vestivo come si addiceva alla moda…e mamma questa volta non venne con me..
Era ancora la festa del paese e lo rividi splendido e forse di piu’….avevo saputo dalla pettegola che aveva ripreso il rapporto con la sua vecchia fidanzata e che presto si sarebbero sposati…
Io ovviamente mi astenni anche da un saluto…
La locanda dove ballavano era stata chiusa…il pergolato fresco e invitante era stato tagliato e nel nuovo albergo non si ballava piu’….
Pochi anni e la vita era cambiata…
Solo il vecchio giradischi e i vecchissimi dischi poggiavano sopra un bancone a uso dei clienti romantici e canterini

Tra una partita a carte e l’altra qualcuno faceva girare il piatto…
Era un pezzo da museo
E certo sara’finito presto troneggiante su qualche bancarella di antiquariato

Quei due giorni li dedicammo a escursioni e la sera ci mettevamo sul piazzale dell’albergo a frescheggiare parlando delle nostre avventure marine…
Ma la musica che io avevo conosciuto tanto bene nel muovere i primi passi di danza… era sempre nell'aria….qualcuno faceva girare quel disco sino ad arrivare alle vette piu’ alte ; il BRONZO era sempre li’…. E mandava in quel suo modo, messaggi d’amore
La domenica, ultimo giorno del mio breve soggiorno montano… lui era con la sua ragazza…e forse a causa di questo suo modo di agire mi parve litigassero…

Ma io ero lontana col pensiero : lontana da lui e da quei posti…e fui contenta di tornare al mio mare


............................



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già già le cose cambiano con gli anni
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03/07/2008 22:18
 
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una specie d'amore............

Passarono alcuni anni…
E ancora tornai lassu’…mia sorella doveva portare il bambino in montagna e mi chiese di accompagnarla per non sentirsi troppo sola..
Passavo molte ore della giornata con il bambino e lei, ma niente mi impediva di avere ore tutte per me e cosi’ facevo delle passeggiate lungo i sentieri che avevo imparato tanto bene

Era bello addentrarmi con la facilita’ dei giovani per rocce e mulattiere…sostavo poi a quelle marginette che si trovano spesso sui sentieri di montagna, quasi a salutare il viandante…
Piccole chiesette che nulla di ospitale hanno…ma che ci fanno sentire arrivati a casa…

Un giorno sostando in uno di quei luoghi… immaginavo il tramonto sul mare…e il mio amore che mi aspettava…
Quando avverti qualcosa dietro me…
Ebbi un attimo di timore…. Ma solo una attimo, IL BRONZO era dietro di me…
Bello nel sole della sera.
Biondo e dorato come un DIO….
Sorridente e rassicurante come un amico,



si era sposato ed era diventato padre…
ed io ne ero contenta….
Avevo la mia vita davanti , e di quel ricordo portavo la nitidezza e la bellezza di un amore che era stato forse non vissuto, ma niente lo aveva sporcato…

Si era fermato durante la salita a raccogliere piccoli fiori …
Gli stessi che una volta avevo messo nei capelli mentre felice bagnavo i mie piedi nell’acqua gelida del torrente

Si avvicino’ e con gentilezza me li offri’…
Li presi guardandolo senza paura…
Cosi’ come si guarda una grande amico..
E nel porgermeli mi disse..
A TE….CHE SEI UN FIORE TRA I FIORI…
...............


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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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bellissima scena piena di sentimento
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una specie d'amore.........
Non lo rividi piu’….


E la mia vita fece il percorso che desideravo
Due occhi neri presero posto nel mio cuore
E con lui mi sposai
..divenni madre e percorsi quel cammino che alle vote è difficile ma poi riprende a splendere…

Un giorno dopo moltissimi anni.
Con un gruppo d'amici decidemmo di andare ad un rifugio alpino….
Posto bellissimo ai piedi di una montagna fatata…
Scendemmo con le macchine ai piedi di quello che era stato un paese d’incanto…e nei miei giovani ricordi lo appariva ancora di piu’…
Il cammino si presento’ arduo e il caldo della mattina avanzata si fece sentire …il torrente che attraversammo prima di una ripidissima salita mi riaccese ricordi che sembravano svaniti
Arrivati nel luogo decidemmo di rimanere nello spazio verde fuori del rifugio a mangiare i nostri panini…la montagna altissima e irraggiungibile ai nostri occhi era davanti noi….
Entrammo nel locale,
mi diressi al bancone e…..la persona che mi apparve mi ricordo’ vagamente qualcuno; lo guardai con piu’ attenzione , mente indaffarato e sudato versava un liquido nei bicchieri non esattamente puliti…
Lo osservai e cercai inutilmente di ritrovare la bellezza del BRONZO…
si era ingrassato, e del ragazzo affascinate e muscoloso non era rimasto che un grosso signore un po’ troppo gonfio e decisamente cambiato……
si senti’ osservato e mi guardo’
Socchiuse gli occhi di un azzurro cupo,
mi guardo’ e forse si domando’ chi fosse quella signora…. In jeans e maglietta che niente aveva a che fare con l’adolescente con l’abito rosa e che un giorno lontano si era appropriata del suo cuore

mi allontanai e nel farlo
tornai con la mente al suo ricordo.. .

fine….


Giugno 2008


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Bellissima storia! Complimenti
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grazie MICHELA!



mi sei stata di grande aiuto....

FRANCESCA ................


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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
02/08/2008 23:51
 
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TEnerissima infatuazione giovanile che mi fa tornare a quando, pure io, dovevo andare in montagna dato che mia madre odia il mare; i falò, le chitarre che suonavano e riecheggiavano tra le montagne.

Descrizioone perfetta di montagne e ruscelli incontaminati; vette sorridenti, picchi azzurri sempre avvolti da un cappuccio di nubi e la città lontana ai piedi di quelle Alpi che mi hanno vista innamorata di tutti i miei amici.

Il film di cui parli è un mito "Dirty Dancing" e Baby lo sei stata tu come lo sono stata io.

Ogni tanto mi ripeto la frase clou del film: "Non si può mettere Baby in un angolo".

Allora lasciamola volare, c'è ancora una Baby in noi.

http://www.youtube.com/watch?v=5VSuCtebBT0


qui vedrai Baby che, come una farfalla, vola col suo Bronzo (che sta morendo di tumore al pancreas); la vita è pure questo.











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03/09/2008 15:43
 
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eccomi
eccomi appena arrivata; quattro giorni lontana tra mare e pineta,sabbia dorata e cieli estivi.
Ed eccomi qui,ad osservare l'autunno che mi aspettava;sembrava che sapesse del mio arrivo, e cosi' ha lasciato in terra mucchi di foglie gialle,
attimi passati, giorni raccolti tra ciuffi di erbe ingiallite...
ed io nel tuffarmi in quel Settembre anticipato , ho scoperto me stessa triste, buia, ancora sporca di un inverno appena trascorso
ecco quanto dura l'estate; l'attimo , la carezza di una giornata di sole, il fresco abbraccio di un onda birbante
la nostaglia di notti passate ad aspettare il sonno nemico ... ad osservare l'attimo vestito a stella
il giorno colorato di azzurro
e gia'l'estate è passata...
ha lasciato dietro se' il ricordo veloce di un sole troppo caldo, di un sorriso mai spento, di un amore appena acceso...

ha rivestito la pelle di colori giovani,di sapori dolcissimi
di aromi e canti, simili alla luna innamorata...
ha preso con se un pezzo della nostra vita, l'ha nascosto tra le pieghe di una giornata di fine estate, l'ha portato dove dormono le fate...
ed a noi è rimasto il sogno dell'estate appena fuggita dalle nostre dita... e con quella...un altro anno se ne va...
[Modificato da ninfafedele1 03/09/2008 15:44]


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