C’era una volta….
…. L’Acqua, un fresco ruscello di montagna senza età, esuberante e sincero; esplorava il mondo con entusiasmo e curiosità, a volte sballottato dagli eventi, con il cuore gonfio di dolore che non sapeva dove riversare, altre scorrendo libero e felice in spumeggianti piccole cascate.
E c’era la Terra, un campo generoso e solitario, biondo di grano, un po’ inaridito da qualche tempesta di vento da cui aveva cercato con enorme sforzo di difendersi.
Un giorno, nel suo instancabile esplorare, l’Acqua incontrò la Terra dorata; quel luogo le infondeva serenità e decise di deviare la sua corsa per conoscerla meglio; venne accolta con calore e simpatia, si rese conto che la Terra la stava aspettando ed aveva sete, e lei non desiderava altro che lambirla di fresche carezze.
Divennero presto inseparabili e si creò fra di loro una perfetta intesa: l’Acqua si riversava quotidianamente sulla Terra dissetandola e colmandola di attenzioni, e la Terra la ripagava offrendole ogni giorno nuovi germogli, i fiori più colorati, e alloggiandola tra le sue zolle accoglienti.
Ma un giorno la strega di Halloween passò di lì, e invidiosa di tanta armonia, decise di metterci il suo zampino cattivo: disse all’Acqua che avrebbe potuto conquistare la Terra e averla in pugno se l’avesse stupita con onde più alte ed enormi cascate di attenzioni, e l’Acqua si lasciò convincere: all’improvviso il ruscello di montagna divenne un fiume in piena e sommerse la Terra, travolgendone i teneri germogli, strappando via i fiori appena sbocciati, una marea di emozioni a cui nulla sembrava sopravvivere.
La Terra fu disorientata da questa inondazione e per difendersi si indurì; l’Acqua dal canto suo si rese conto ben presto del disastro che stava combinando, e sentendosi molto colpevole, si inabissò e scomparve in una falda profonda, lasciando la Terra di nuovo arida e spoglia.
La strega di Halloween esultò e già pensava di cantar vittoria, quando improvvisamente la Terra, che proprio non accettava di aver perso per sempre la sua amica , si ribellò e si aprì proprio sotto i piedi della strega, che fu inghiottita in un profondo baratro e scomparve; mentre l’Acqua cercava con fatica di riaffiorare, ce la metteva tutta, ma la fuga repentina l’aveva allontanata troppo dalla sua Terra, e non le riusciva di ritrovare la strada.
Pian piano, guidata dal suo istinto infallibile, percepì l’affetto della Terra, che non aveva mai smesso di credere in quell’amicizia speciale; la Terra smosse le sue zolle per accogliere l’Acqua in un tenero abbraccio, e l’Acqua ritrovò fiducia e vigore, e riprese a dissetare con più delicatezza la sua Terra amica.