Tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, quei lettini diventano la prigione di 8 bimbi.
Le infermiere sono sorridenti e profumate, le pareti piene di disegni e fotografie di cuccioli dagli occhi dolci.
I pazienti vengono chiamati uno ad uno, con il nome di battesimo, e fatti sdraiare. Alcuni sono in pigiama, altri sono in day-hospital e hanno i loro vestiti. Sembrano meno spaventati, nei loro abiti colorati.
Sono 8 ragazzini dai 2 ai 13/14 anni.
Qualcuno piange, quando il batuffolo di cotone bagna l'incavo del loro gomito, altri stringono la mano alla madre che li accompagna e con gli occhi chiedono perchè. Ai più coraggiosi non viene fatto mancare il pubblico riconoscimento, con applausi e gridolini.
La flebo durerà almeno 3 ore.
I più grandi hanno le cuffie nelle orecchie, ascoltano musica e mandano sms con i loro cellulari ipertecnologici.
Tutti gli altri si affidano alle madri per far passare quel tempo eterno. Alcune leggono libri, altre inventano storie.
Capitano bambini, genitori, che non parlano l'italiano. Si stringe il cuore a vedere la rassegnazione con cui subiscono qualcosa che nessuno può spiegar loro.
L'esame va ripetuto per tre mattine consecutive.
Giada e Luca hanno 10 e 11 anni. E' il terzo giorno.
Nella flebo della ragazzina oggi c'è un qualche medicinale che fa venir la nausea e lei sta male.
Giada è piccola, non vuole crescere. Luca ha il diabete.
Sono bellissimi, e coraggiosi.
Oggi i loro lettini sono affiancati e lui si accorge dello smarrimento della sua amica. Tre mattine così e si diventa amici.
Guarda la sua mamma e le dice deciso di portare la madre di Giada a prendere un caffè, se ne prenderà cura lui.
Le due donne obbediscono e si fermano a spiare i loro figli dalla vetrata che dà sul corridoio del reparto.
Non sapranno mai cosa si dicono, ma sono felici. Ridono, si guardano dritto negli occhi. A volte diventano seri, poi Luca fa una linguaccia e i loro visi tornano a illuminarsi.
Le ore sono passate, si torna a casa.
Giada abita a poche centinaia di metri dall'ospedale, Luca a centinaia di chilometri.
Le madri si salutano scambiandosi auguri e abbracci.
Luca guarda Giorgia e dice che non la dimenticherà nemmeno quando sarà vecchio come il suo papà.
Giada gli dà un bacio sulla guancia e scappa.
Mentre raggiunge la sua casa, sorride, guarda la mamma e le dice che da grande andrà al mare vicino ad otranto, perchè Luca l'aspetta.
[Modificato da un@ltrame 07/09/2007 10:42]