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I padroni del mondo

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2007 18:35
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09/05/2007 12:37
 
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I padroni del mondo
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C'era una volta un ragazzo, Marco che viveva nella sua casa di citta' insieme ai suoi genitori, avendo solo 18 anni...lui pero', coltivava un sogno...era molto abile infatti nelle scienze chimico-fisiche e stava studiando ad un progetto molto ambizioso: aprire una porta verso un nuovo mondo...sempre che un mondo parallelo potesse esistere...
Quel giorno ritorno' a casa dall' universita' e si pose come al solito al lavoro...
Aveva ormai combinato piu' di 24 componenti chimiche diverse, e provato a studiare nuove formule , , quando sua madre pose uno di quegli spray per la polvere sul suo bancone da lavoro...
Marco lo vide li e ne spruzzo' un po sul legno di quel banco...nell'aria si sparse un buon odore, ma qualche particella ando' a finire nella sua mega pozione, e quello che lui desiderava si materializzo' improvvisamente: il composto chimico inizio' a levitare e ad accrescersi, finche' un piccolo big bang non lo porto' ad esplodere e si materializzo' ai suoi occhi un buco fatto di particelle scure...
Marco subito capi' di avercela fatta, e infilo' noncurante dei possibili pericoli, l' apertura, trovandosi immerso in un mondo diverso ma non tanto dal suo...Si incammino' dritto davanti a se, e ando' a conoscere una di queste persone, la quale pero' non lo degno' neanche di uno sguardo...cerco' allora di attirare l'attenzione di qualcuno, ma si accorse subito che la gente del posto era molto ostile...lo guardavano male e avevano negli occhi un disprezzo nei suoi confronti, che lui non si aspettava...
E in piu' c'era il fatto che l'apertura alle sue spalle dalla quale era venuto si era richiusa...non poteva piu' tornare indietro!
La prima notte dormi' all'addiaccio sotto un gigantesco (per lui) albero...la notte era fredda, e i grilli sembravano dei topi...
Il giorno dopo cerco' di stabilire un contatto con gli uomini del luogo, ma essi lo trattavano come se altre persone come lui fossero gia' arrivate in quel paese, e piu' che altro lo snobbavano e non lo consideravano...solo qualche vecchio cercava di essere gentile con lui, e lui era grato di questo...
Decise allora di trovarsi un lavoro, visto che sospettava che quella sarebbe stata la sua casa, e inizio' a lavorare come commesso in un negozio, il padrone del quale prese anche ad ospitarlo a casa sua...
Dopo qualche tempo nacque in lui una certa depressione per il fatto che non poteva tornare dai suoi genitori, che ormai aveva perso per sempre, ma ancor di piu', il suo malessere era dovuto al fatto di essere disprezzato dalla gente, che non gli permetteva niente...
I ragazzi vestivano bene, si divertivano insieme, uscivano la sera, e a lui non era dato niente: doveva vestire solo con roba non firmata, nessuno voleva essere suo amico e non aveva una ragazza, perche' loro ancor di piu', lo guardavano con sommo disprezzo...
Cosi' fu che si ammalo' e fu costretto ad essere curato dai dottori del posto, che inizialmente lo chiusero in una clinica per problemi mentali, mentre la gente lo disprezzava ancora di piu' per questo...
I suoi sogni divennero incubi, e lui penso' di essere diventato un mostro, visto il fatto che non riusciva in nessuna maniera ad integrarsi in quell'ambiente e quindi la sua testa scoppiava ed era oggetto di gravi mal di testa...
La gente lo riteneva pazzo e lo snobbava sempre di piu'...
Anche coloro che avevano cercato di aiutarli si erano allontanati da lui...
Sentiva sempre piu' di non essere piu' padrone della vita...i padroni erano loro: si divertivano, erano allegri...per loro la vita era molto bella e a lui non toccava che soffrire...
Ma un giorno, dopo essersi curato ed aver superato in parte i suoi problemi mentali, conobbe, mentre era al lavoro, un chimico che si stupi' sentendo della sua preparazione in materia...lo invito' a casa sua e lo ospito', curandolo come se fosse un figlio...
Lui gli racconto' la sua storia e gli disse che altre persone erano gia' arrivate dal suo mondo, ma non erano piu' riuscite a tornare indietro...
Nondimeno, cerco' di aiutarlo...rifecero insieme il composto grazie al quale Marco era arrivato (o a causa del quale era arrivato) , ma non riuscirono a ricreare quel piccolo big bang per il fatto che non conoscevano la composizione chimica dello spray che aveva fatto reazione allora...
L'unica cosa, disse il chimico, che avrebbe potuto fare era analizzare il punto in cui il buco di particelle era scomparso...
Recatisi sul luogo, una parte di queste particelle era ancora presente in forma di elementi bruciati...
Il chimico analizzo' le sostanze e creo' un composto che avrebbe potuto essere utile al ragazzo...
Ci rifu' il piccolo big bang, ma c'era qualcosa che non andava...non si creva nessun buco...
Il ragazzo allora capi'...rifecero ancora il composto aggiunsero ogni elemento, ma poco prima di far reagire il tutto, Marco uni' della maionese e la cosa funziono'...
Fu riportato nel suo paese e pote' riprendere una vita normale...
Si era semplicemente ricordato che quel giorno in cui era partito la prima volta, aveva appena finito di mangiare un hamburger con la maionese, che sicuramente era finita nel composto...
Cosi' Marco decise di lasciare la chimica e fare il barista in un paese vicino al suo...

Ho cancellato questo messaggio nel post precendente e non riuscendo a riscriverlo ho aperto un nuovo post...

[Modificato da Gig1974 09/05/2007 12.42]

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09/05/2007 14:48
 
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Ho messo tutto a posto...
Sembra più una favola che un racconto fantasy...
22/05/2007 18:35
 
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Un sogno, aveva un grande sogno Marco, eppure una volta raggiuntolo si accorse che l'attesa era più importante dello scopo. [SM=x142882]

Il paesello natio, con la sua routine, era mille volte meglio della nullità in cui si trovava (chiaro ed esplicito riferimento al nostro mondo, dove esisti se sei); mi piace il suo ritorno a casa, felice di essere come lui era. [SM=x142933] [SM=x142817] [SM=x142874]
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