Questa è un lettera che avevo scritto per un concorso a cui ho partecipato...e ovviamente che non ho vinto!!!
vorrei sapere cosa ne pensate perchè possa capire i miei errori e corregerli subito...
Accetto tutti i tipi di commenti!!!
La cosa che conta è la sincertià assoluta..anche se fa male la verità aiuta sempre....
il tema del concorso era lettera al mio dio (con dio si intendeva qualunche persona ,cosa ,animale...etc)
grazie a chi vorrà leggerla e..leggermi!!!
Caro mio dio,
amo chiunque mi stia ad ascoltare,odio quelli che non mi capiscono ma prima ancora odio me stessa per non riuscire a farmi capire…e i mortali spesso non mi comprendono solo tu riesci a farlo nel profondo,forse perché vivi nel mio cuore.
Vorrei spegnere il cervello magari questa sofferenza cesserebbe di torturarmi l’anima. Sai mio dio, sono stanca,davvero stanca e non so quanto resisterò ancora…per fortuna ci sei tu a consolarmi.
La verità è che quando sei innamorata non hai più confini ne limiti ed ora che quel amore non c’è più mi rimane solo un grande vuoto, lo scarto di un’immensità. Il dolore quando ti colpisce non ha pietà per te e per nessuno…come Flaubert mi stupisco di avere ancora spazio nel cuore per la sofferenza…Sono malata nel cuore e nell’anima ma credo che questa malattia chiamata Amore sia indispensabile per il mio essere , e sia la fonte della mia ispirazione.
I giorni scorrono così veloci e ogni volta nemmeno me ne rendo conto tanto sono immersa nella mia malattia, mentre le notti sembrano eterne. Il giorno è uomo e la notte è donna ed io sono costretta a vivere di giorno mentre vorrei vivere di notte poiché essa è l’attimo delle donne e dei poeti, non c’è nulla di più sublime che essere entrambe le cose e sono fortunata, io ho te mio dio a tenermi compagnia dopo il tramonto.
Vorrei volare da te e dimenticare almeno un po’ chi non mi ama, ma può essere pericoloso; anche Icaro morì volando verso il suo sole perché non sempre le ali dell’anima reggono soprattutto se costruite con sogni di cera ed illusioni, eppure sento di poter confidare in te mio dio. Devo farlo perché sei il mio unico conforto, la mia onda marina che mi spinge a riva e mi riporta a largo,vicino e lontano dalla realtà.
Vorrei essere felice ma se lo fossi sarei banale e penosa…nessun poeta è felice e mai lo sarà...e tu mio dio ne hai ascoltati molti di quei lamenti.
Ho sempre sognato il dolore di tutti i poeti, avrei voluto vivere con loro ogni turbamento e la mia vita avrei voluto costruirla pezzo dopo pezzo seguendo le trame dei libri mischiandole per raggiungere l’ebbrezza dell’amore per le parole. Vorrei stare altrove ed essere qualcun altro:Simone de Beauvoire, Virginia Woolf o Jane Austen;vorrei aver scritto un mio “Le Diable au Corps”, un mio “On the Road” oppure “Les fleurs du mal”;vorrei vivere con Dorian Gray o con Emma Bovary,
magari essere la parte femminile di Flaubert o di Verlaine.Lo so, sono solo una piccola donna e L.M. Alcott mi avrebbe scambiato per Jo, ma nulla al mondo ha più potere delle parole!
Ma dopotutto importa solo a me…tutti gli scrittori scrivono solo ed esclusivamente per se stessi, per il loro ego, per quello alter, per quello nascosto che sa di essere lì, per la propria fantasia. Per vedere indelebile ciò che ami, che ti innamora, che ti eccita,che ti sconvolge e ti uccide, ciò per cui lotti o ti arrendi, per cui gioisci o soffri,vivi o muori. Amo te mio dio…amo tutto ciò che si scrive, che scrivo, che hanno scritto, che altri scriveranno.
Ed è per questo che mi affido a te Apollo, e alle Muse tue alleate; affinché mi assistano e non si scaglino contro di me in questa vita…perché ci deve essere un’altra vita in cui poter vivere la pienezza del mondo senza tutto questo dolore. Vorrei partire alla ricerca di questa vita, la quale può esistere solo nei libri e nelle parole che tu mio dio governi...purché non ritrovi come disse Flaubert: “un giorno in scrittori i pensieri e perfino le forme che io avevo concepito[…]mi ero creduto eguale a loro ed ero soltanto il loro copista.” Sai bene che non voglio essere mediocre, voglio essere brava ma nemmeno la migliore. Il migliore è sempre invidiato e il mediocre disprezzato. Voglio essere brava, solo il talento e le capacità vengono premiate con un posto in quel Olimpo che sogno fin da bambina; dove i poeti sono gli dei del mondo poiché solo loro arrivano oltre i veli delle apparenze.
Voglio un giorno sedermi accanto a te mio dio, mio solo amore per le parole.