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30/11/2006 11:16 | |
Mi feci bello per te , il mio miglior profumo,
il mio migliore vestito.
Che sera quella sera, dovevamo festeggiare la tua nuova vita.
Mentre mi guardavo allo specchio,
pensavo a come sarebbe stato bello ripoterti abbracciare,
baciare, respirare, lasciarmi affogare nei tuoi occhi.
Che sera quella sera dovevamo festeggiare la tua nuova vita.
Come ho fatto, come abbiamo fatto.
Mentre scendo le scale, immagino il tuo vestito rosso,
quello che ti faceva tanto sexy, il tuo preferito.
Il primo con cui ti avevo vista, l’ultimo con cui ti avrei ricordata.
Che sera quella sera, dovevamo festeggiare la tua nuova vita.
Prendere a calci quel demone che per così tanto tempo ti aveva tenuta prigioniera.
E mentre venivo da te pensavo a come sarebbe stato bello e intenso il tuo sguardo.
Lo stesso al quale non riuscivo mai a dire di no.
La prima svolta che facemmo l’amore, ero cosi impaurito di poterti far del male,
cosi dolce e intenso, che sera quella sera dovevamo rinnovare il nostro patto d’amore.
Come ho fatto, come abbiamo fatto.
Nessuno si era accorto, nemmeno io mi ero accorto,
ma come avrei potuto, eri cosi bella rinata a nuova vita.
Speravo, credevo che avessimo sconfitto quel demone,
non immaginavo ti avesse preso il cuore che un tempo era mio.
Non immaginavo il suo amore fosse più forte del mio da convincerti a scappare via con lui.
Che sera quella sera, dovevamo festeggiare…….
Come ho fatto, come abbiamo fatto.
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| | | OFFLINE | | Post: 14.890 Post: 13.816 | Registrato il: 26/01/2003
| Sesso: Maschile | |
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01/12/2006 09:25 | |
Scusami Luca, la poesia è senz'altro con un finale a sorpresa e questo a me piace un sacco, ma ci sono alcune cose che non mi convincono.
In poesia, che per tendenza dovrebbe essere sintesi, le ripetizioni non vanno molto bene, mentre qui se ne sono in quantità, tanto che mi fa pensare ad una canzone (se così fosse è esiste l'apposita rubrica in forum).
I repentini passaggi di tempo passato - presente- passato sono sconvenienti ed è un errore che si nota subito.
" Come ho fatto, come abbiamo fatto."
Sembra una domanda ma mancando il punto di domanda sorprende e non ha senso la frase in tono "calante". Forse il punto di domanda ci voleva davvero.
Quanto sopra, naturalmente è un mio parere.
Ciao
Giancarlo
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01/12/2006 09:45 | |
Effettivamente i punti di domanda ci vorrebbero, o meglio un punto esclamativo, non saprei, non è prorpio una domanda è quasi un lamento.....
Si ho dato un ritmo musicale a quanto scritto, mi capita spesso.....per quello che riguarda i tempi non saperei, l'uomo che racconta quanto successo sta soffrendo, è in uno stato di "paranoia" tale che il ricordo si trasforma ora in immagine del passato adesso quasi un viva allucinazione che lo riporta a rivivere direttamente quanto accaduto quella sera.....
Se però secondo te sono errori di sintassi posso benissimo correggerli :D grazie tante
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| | | OFFLINE | | Post: 14.893 Post: 13.819 | Registrato il: 26/01/2003
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01/12/2006 10:42 | |
Scritto da: LACHESI001 01/12/2006 9.45
Effettivamente i punti di domanda ci vorrebbero, o meglio un punto esclamativo, non saprei, non è prorpio una domanda è quasi un lamento.....
Anche se domanda sommessa ci vorrebbe.
Ciao
Giancarlo |
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