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I VANGELI GNOSTICI

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2005 21:39
27/11/2005 18:04
 
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DI TOMMASO,MARIA,VERITA',FILIPPO.

NEL dicembre del 1945,2 contadini scoprirono per caso,scavando nel cimitero di NAG HAMMADI (alto egitto)- UNA GIARRA CHE CONTENEVA 13 CODICI.
AI primi decifratori si rilevarono cosi 53 testi gnostici,sino allora sconosciuti,in traduzione copta:
questa scoperta ha avuto conseguenze sconvolgenti,che ancora si manifestano-non solo per quel che significava in se' il ritrovamento,ma perchè con essi affiorava una ricchissima testimonianza diretta della GNOSI,che ha costretto a mutare molte delle idee acquisite.
***************************
gli ADELFHI.(i vangeli gnostici)EURO 7'50.

LA VERITA'NON E' VENUTA NUDA IN QUESTO MONDO,MA IN SIMBOLI E IN IMMAGINI
vangelo di filippo

I FONDAMENTALI TESTI,SCOPERTI NEL 1945 a
NAG HAMMADI,CHE HANNO RIVOLUZIONATO LA
NOSTRA COMPRENSIONE DELLA GNOSI.
+

JACKdibimba:amm,forum_CUORI&POESIA.
www.freeforumzone.it/viewforum.aspx?f=70118
LA MORTE E' SOLO UN'ALTRA VIA D'USCITA,DALLA VITA.

[Modificato da JACKdibimba 27/11/2005 18.07]

28/11/2005 02:09
 
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Fondamentali per chi?

La Chiesa, fondata dal Cristo, ha già dato e detto la sua versione ufficiale.

Le baggianate del codice da vinci lasciano il tempo che trovano e possono essere smentite efficacemente.
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28/11/2005 18:17
 
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La lettura fa sempre bene, aiuta ad ampliare le visioni a volte molto ristrette...
Ma alla lettura segue la ricerca di fonti autentiche...
Per fortuna che Cristo era tutto tranne che gnostico...
Ma la buona novella non doveva essere annunziata a tutti? Beh altro che simposio di segreti per pochi adpti...
Se fosse così, ma non lo è, non sarei più un cristiano!!!
Da questi vangeli, riferendomi alla risposta di Mamy nasce il libro,privo di alcun fondamento teologico o storico,
"IL CODICE DA VINCI"...
leggete, magari aiuterà a comprendere quanto sia importante una giusta lettura delle cose...

"Il Codice Da Vinci": ma la storia è un'altra cosa
di Massimo Introvigne

1. L’anti-cattolicesimo come «ultimo pregiudizio accettabile»

Immaginiamo questo scenario. Esce un romanzo in cui si afferma che il Buddha, dopo l’illuminazione, non ha condotto la vita di castità che gli si attribuisce, ma ha avuto moglie e figli. Che la comunità buddhista dopo la sua morte ha violato i diritti della moglie, che avrebbe dovuto essere la sua erede. Che per nascondere questa verità i buddhisti nel corso della loro storia hanno assassinato migliaia, anzi milioni di persone. Che un santo buddhista scomparso da pochi anni – che so, un Daisetz Teitaro Suzuki (1870-1966) – era in realtà il capo di una banda di delinquenti. Che il Dalai Lama e altre autorità del buddhismo internazionale operano per mantenere le menzogne sul Buddha servendosi di qualunque mezzo, compreso l’omicidio. Pubblicato, il romanzo non passa inosservato. Autorità di tutte le religioni lo denunciano come un’odiosa mistificazione anti-buddhista e un incitamento allo scontro fra le religioni. In diversi paesi la sua pubblicazione è vietata, fra gli applausi della stampa. Le case cinematografiche, cui è proposta una versione per il grande schermo, cacciano a pedate l’autore e considerano l’intero progetto uno scherzo di cattivo gusto.
Lo scenario non è vero, ma ce n’è uno simile che è del tutto reale. Solo che non si parla di Buddha, ma di Gesù Cristo; non della comunità buddhista, ma della Chiesa cattolica; non di Suzuki e del suo ordine zen ma di san Josemaría Escrivá (1902-1975) e dell’Opus Dei da lui fondata; non del Dalai Lama ma di Papa Giovanni Paolo II. Il romanzo in questione ha venduto tre milioni e mezzo di copie negli Stati Uniti, è sbarcato anche in Italia e la Sony ne sta traendo un film, che sarà diretto da Ron Howard e per cui è già cominciata una propaganda internazionale. Come è stato correttamente osservato dallo storico e sociologo americano Philip Jenkins, il successo di questo prodotto è solo un’altra prova del fatto che l’anti-cattolicesimo è «l’ultimo pregiudizio accettabile» (1).

2. «Il Codice da Vinci» e il Priorato di Sion

Il Codice Da Vinci (2) mette in scena una caccia al Santo Graal. Quest’ultimo – secondo il romanzo – non è, come la tradizione ha sempre creduto, una coppa in cui fu raccolto il sangue di Cristo, ma una persona, Maria Maddalena, la vera «coppa» che ha tenuto in sé il sang réal – in francese antico il «sangue reale», da cui «Santo Graal» –, cioè i figli che Gesù Cristo le aveva dato. La tomba perduta della Maddalena è dunque il vero Santo Graal. Apprendiamo inoltre che Gesù Cristo aveva affidato una Chiesa che avrebbe dovuto proclamare la priorità del principio femminile non a san Pietro ma a sua moglie, Maria Maddalena, e che non aveva mai preteso di essere Dio. Sarebbe stato l’imperatore Costantino (280-337) a reinventare un nuovo cristianesimo sopprimendo l’elemento femminile, proclamando che Gesù Cristo era Dio, e facendo ratificare queste sue idee patriarcali, autoritarie e anti-femministe dal Concilio di Nicea (325). Il progetto presuppone che sia soppressa la verità su Gesù Cristo e sul suo matrimonio, e che la sua discendenza sia soppressa fisicamente. Il primo scopo è conseguito scegliendo quattro vangeli «innocui» fra le decine che esistevano, e proclamando «eretici» gli altri vangeli «gnostici», alcuni dei quali avrebbero messo sulle tracce del matrimonio fra Gesù e la Maddalena. Al secondo, per disgrazia di Costantino e della Chiesa cattolica, i discendenti fisici di Gesù si sottraggono e secoli dopo riescono perfino a impadronirsi del trono di Francia con il nome di merovingi. La Chiesa riesce a fare assassinare un buon numero di merovingi dai carolingi, che li sostituiscono, ma nasce un’organizzazione misteriosa, il Priorato di Sion, per proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto.
Al Priorato sono collegati i templari – per questo perseguitati – e più tardi anche la massoneria. Alcuni fra i maggiori letterati e artisti della storia sono stati Gran Maestri del Priorato di Sion, e alcuni – fra cui Leonardo da Vinci (1452-1519) – hanno lasciato indizi del segreto nelle loro opere. La Chiesa cattolica, nel frattempo, completa la liquidazione del primato del principio femminile con la lotta alle streghe, in cui periscono cinque milioni di donne. Ma tutto è vano: il Priorato di Sion sopravvive, così come i discendenti di Gesù in famiglie che portano i cognomi Plantard e Saint Clair.

3. «Fiction» o storia?

Molti obiettano a qualunque critica del romanzo che si tratta, appunto, di fiction che in quanto tale non è tenuta a rispettare la verità storica. Questi critici hanno semplicemente dimenticato di leggere la pagina Informazioni storiche, dove Brown afferma che «tutte le descrizioni [...] di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà» (3), e si fondano in particolare sul fatto che «nel 1975, presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, sono state scoperte alcune pergamene, note come Les Dossiers Secrets» (4) con la storia del Priorato di Sion.
Forse in risposta alle molte controversie, a partire dalla sesta ristampa la pagina Informazioni storiche, pagina 9 dell'edizione italiana Mondadori, è sparita sostituita da una pagina 9 interamente bianca: ma naturalmente rimane nell'edizione inglese (e nelle prime stampe italiane, per chi ha acquistato il volume nelle prime settimane di diffusione).
La parte che anche l’autore presenta come immaginaria ipotizza che il Priorato oggi si appresti a rivelare il segreto al mondo tramite il suo ultimo Gran Maestro, un curatore del Museo del Louvre che si chiama Jacques Saunière. Per impedire che questo avvenga, Saunière e i suoi principali collaboratori sono assassinati. Uno studioso di simbologia americano, Robert Langdon, è sospettato dei crimini, ma una criptologa che lavora per la polizia di Parigi – Sophie Neveu, la nipote di Saunière – crede nella sua innocenza e lo aiuta a fuggire. Il lettore è indotto a credere che responsabile degli omicidi sia l’Opus Dei, ma le cose sono più complicate. Sul conto di questi istituto si ripetono le più crude «leggende nere», cento volte smentite, ma dure a morire, desunte dalla letteratura internazionale che lo critica, esplicitamente citata. Nel romanzo, un nuovo Papa progressista ha deciso di rescindere i legami fra la Chiesa e l’Opus Dei che risalgono a Papa Giovanni Paolo II, e il prelato dell’Opus Dei accetta la proposta che gli proviene da un misterioso «Maestro»: pagando a questo personaggio una somma immensa, potrà ricattare la Santa Sede impadronendosi delle prove del segreto del Priorato di Sion – cioè della «verità» su Gesù Cristo – e minacciando di rivelarle al mondo. Un ex-criminale, ora numerario dell’Opus Dei, è «prestato» al Maestro, e proprio quest’ultimo lo spinge a commettere una serie di crimini. In realtà, il «Maestro» lavora per sé stesso: è un ricchissimo studioso inglese, anti-cattolico, che vuole rivelare il segreto al mondo e accusa il Priorato di tacere per timore della Chiesa. Fra morti ammazzati, enigmi e inseguimenti Robert Langdon e Sophie – fra i quali nasce anche l’inevitabile storia d’amore – finiscono per scoprire la verità: la tomba della Maddalena è nascosta sotto la piramide del Louvre, voluta dall’esoterista e massone presidente francese François Mitterrand (1916-1996), ma il sang réal scorre nelle vene della stessa Sophie, che è dunque l’ultima discendente di Gesù Cristo.

4. Errori e mistificazioni

Solo la diffusa ignoranza religiosa spiega come qualcuno possa prendere sul serio un tale cumulo di affermazioni a dir poco ridicole. Ci sono testi del primo secolo cristiano dove Gesù Cristo è chiaramente riconosciuto come Dio. All’epoca del Canone Muratoriano – che risale circa al 190 d.C. – il riconoscimento dei quattro Vangeli come canonici e l’esclusione dei testi gnostici era un processo che si era sostanzialmente completato, novant’anni prima che Costantino nascesse. Quanto alla Maddalena, lo gnostico Vangelo di Tomaso, che piace tanto a Brown, ben lungi dall’essere un testo proto-femminista ne fonda la grandezza sul fatto che «[...] si fa maschio» (5). A Simon Pietro che obietta «Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita» (6), Gesù risponde: «Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli» (7). La cifra di cinque milioni di streghe bruciate dalla Chiesa cattolica è del tutto assurda, e Brown si dimentica del fatto che nei paesi protestanti la caccia alle streghe è stata più lunga e virulenta che in quelli cattolici.
L’idea stessa di un «codice Da Vinci» nascosto nelle opere dell’artista italiano è stata definita «assurda» dalla professoressa Judith Veronica Field, docente alla University of London e presidentessa della Leonardo Da Vinci Society (8). A fronte di questi svarioni, quello del traduttore italiano che chiama la torre dell’orologio del parlamento inglese «Big Bang» (9) invece di Big Ben sembra quasi un peccato veniale, ed è stato corretto nelle ristampe più recenti. Inoltre, chi conosca un poco la storia delle mistificazioni sul Graal sa che nel Codice Da Vinci vi è ben poco di nuovo: tutto è già stato detto in centinaia di libri su Rennes-le-Château (10), e – benché il nome di questa località francese non sia mai menzionato nel romanzo di Brown – i cognomi Saunière e Plantard fanno chiaramente riferimento alle stesse vicende.

5. Il mito di Rennes-le-Château: una falsificazione già da tempo smascherata

Rennes-le-Château è un paesino francese del dipartimento dell’Aude, ai piedi dei Pirenei orientali, nella zona detta del Razès. La popolazione si è ridotta a una quarantina di abitanti, ma ogni anno i turisti sono decine di migliaia. Dal 1960 a oggi a Rennes-le-Château sono state dedicate oltre cinquecento opere in lingua francese, almeno un paio di best seller in inglese e un buon numero di titoli anche in italiano. Se ne parla anche in film e in fumetti di culto, come Preacher o The Magdalena. Il paesino si trova all’interno di quel «paese cataro», cioè della zona dove l’eresia dei catari ha dominato la regione ed è sopravvissuta fino al secolo XIII, che una sapiente promozione ha reso in anni recenti una delle più ambite mete turistiche francesi. Rennes-le-Château rimarrebbe però una nota a pie’ di pagina nel ricco turismo «cataro» contemporaneo se del paese non fosse diventato parroco, nel 1885, don Berenger Saunière (1852-1917). È a lui che fanno riferimento tutte le leggende su Rennes-le-Château.
Il parroco Saunière era soprattutto un personaggio bizzarro. Nel 1909 si rifiuta di trasferirsi in un’altra parrocchia e nel 1910, dopo aver perso un processo ecclesiastico, subisce una sospensione a divinis. Pure privato della parrocchia, rimane fino alla morte nel paese, che aveva arricchito con nuove costruzioni – fra cui una curiosa «torre di Magdala» – e scandalizzato con una serie di scavi nella cripta e nel cimitero, alla ricerca non si sa bene di che cosa. Diventato più ricco di quanto fosse consueto per un parroco di campagna, si favoleggia che abbia trovato un tesoro. Tutto poteva spiegarsi, peraltro – come sospettava il suo vescovo – con un meno romantico traffico di donazioni e di messe. In epoca recente si è sostenuto che Saunière avesse scoperto nella cripta importantissimi manoscritti antichi, ma quelli che sono emersi sono falsi evidenti del secolo XIX se non del XX. È possibile che, nel corso dei lavori per restaurare la chiesa parrocchiale – un’attività che va in ogni caso ascritta a merito dell’originale parroco – don Saunière avesse scoperto qualche reperto di epoca medioevale, ma in ogni caso non in quantità sufficiente da arricchirsi. Si continua a ripetere anche che Saunière sarebbe stato in rapporti con ambienti esoterici di Parigi, ma di questo non vi è nessuna prova. La figura di Saunière non è priva d’interesse, e le sue costruzioni mostrano che si trattava di un uomo singolarmente attento alle allegorie e ai simboli, sulla scia di una tradizione locale. Ma nulla di più ha mai potuto essere provato.
La leggenda di Saunière non sarebbe continuata nel tempo se la sua perpetua, Marie Denarnaud (1868-1953) – cui il sacerdote aveva intestato le proprietà e le costruzioni di Rennes-le-Château, per sottrarle al vescovo con cui era in conflitto – non avesse continuato per anni, anche per incoraggiare eventuali acquirenti, a favoleggiare di tesori nascosti. E se un altro personaggio, Noel Corbu (1912-1968), dopo avere acquistato dalla Denarnaud le proprietà dell’ex-parroco per trasformarle in ristorante, non avesse cominciato, a partire dal 1956, a pubblicare articoli sulla stampa locale dove – animato certo anche dal legittimo desiderio di attirare turisti in un borgo remoto – metteva i presunti «miliardi» di don Saunière in relazione con il tesoro dei catari.
Negli anni 1960 le leggende diffuse da Corbu su scala locale acquistano fama nazionale dopo aver attirato l’attenzione di esoteristi – fra cui Pierre Plantard (1920-2000), che aveva animato in precedenza il gruppo Alpha Galates ed era stato anche condannato per truffe a sfondo esoterico – e di giornalisti interessati ai misteri esoterici come Gérard de Sède, che pubblica nel 1967 L’or de Rennes (11). Tre autori inglesi di esoterismo popolare – Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln – s’incaricheranno di elaborare ulteriormente le sue idee, trasformandole in una vera industria editoriale – grazie anche alla BBC, che batte la grancassa – avviata con la pubblicazione, nel 1979, de Il Santo Graal (12). Secondo de Sède e i suoi continuatori inglesi, il parroco aveva scoperto il segreto di Rennes-le-Château, dove sarebbe depositato non solo un tesoro favoloso – variamente attribuito al tempio di Gerusalemme, ai visigoti, ai catari, ai templari, alla monarchia francese, e cui il sacerdote avrebbe attinto solo per una piccola parte –, ma anche – rivelato dalle presunte pergamene ritrovate da don Saunière, dalle iscrizioni del cimitero, dalle forme stesse degli edifici e di quanto si trova nella chiesa parrocchiale – un tesoro di tipo non materiale, la verità stessa sulla storia del mondo. Nel paesino pirenaico esisterebbero i documenti in grado di provare che Gesù Cristo – verità accuratamente nascosta dalla Chiesa cattolica – aveva avuto figli da Maria Maddalena, che questi figli portano in sé il sangue stesso di Dio e che pertanto hanno il diritto di regnare sulla Francia e sul mondo intero. Che il Santo Graal sarebbe, più propriamente, il sang réal, il «sangue reale» dei discendenti fisici di Gesù Cristo, è affermato da quando Plantard entra nella storia di Rennes-le-Château. Il Codice Da Vinci si limita a ripetere queste affermazioni. Per prudenza, afferma Plantard, la discendenza dei merovingi da Gesù Cristo sarebbe sempre stata mantenuta come un segreto noto a pochi. Ma i catari, i templari, i grandi iniziati – dallo stesso Saunière al pittore Nicolas Poussin (1594-1655), il quale ne avrebbe lasciato una traccia nel suo famoso quadro del Louvre I pastori di Arcadia, che raffigurerebbe precisamente il panorama di Rennes-le-Château – hanno custodito il segreto come cosa preziosissima, lasciando trapelare di tanto in tanto qualche indizio.
Oggi, naturalmente, un Priorato di Sion esiste. È fondato nel 1956 da Pierre Plantard – che si fa chiamare anche «Plantard de Saint Clair», inventandosi un titolo nobiliare di fantasia che è alle origini delle affermazioni de Il Codice Da Vinci secondo cui anche «Saint Clair» sarebbe un cognome merovingio –, con tanto di atto notarile e carte da bollo. Plantard ha lasciato intendere di essere egli stesso un discendente dei merovingi e il custode del Graal. La prova che il Priorato esiste da mille anni dovrebbe consistere nel nome di un piccolo ordine religioso medievale chiamato Priorato di Sion. Questo è effettivamente esistito – e finito –, ma non ha relazioni di sorta né con i merovingi né con presunti discendenti di Gesù Cristo. È difficile non concludere che il collegamento fra Rennes-le-Château, i merovingi e il Priorato di Sion è puramente leggendario, e che il Priorato è un’organizzazione esoterica le cui origini non vanno al di là dell’esperienza di Plantard e dei suoi collaboratori. Non è esistito nessun Priorato di Sion – nel senso in cui oggi se ne parla – prima dell’arrivo di Plantard a Rennes-le-Château. Ora, naturalmente esiste: ma solo dal 1956.
Nella pagina Informazioni storiche de Il Codice Da Vinci si afferma, come ho accennato, che tutta la storia è confermata da documenti inoppugnabili. Si tratta dei famosi documenti in parte «ritrovati» nel 1975 nella Biblioteca Nazionale di Parigi e in parte trasmessi in precedenza allo scrittore Gérard de Sède. I documenti, però, sono stati «ritrovati» dalle stesse persone che li avevano nascosti nella Biblioteca Nazionale di Parigi: Plantard e i suoi amici. Ed è certissimo che non si tratta di documenti antichi ma di falsi moderni. Il principale autore dei falsi, Philippe de Chérisey – morto nel 1985 –, ha confessato di aver partecipato alla loro falsificazione, lamentandosi perfino per la loro utilizzazione avvenuta senza versargli il dovuto compenso, argomento su cui esistono lettere dell’avvocato di Chérisey (13).
Quanto a Poussin, la «prova» del suo collegamento con Rennes-le-Château avrebbe dovuto essere la fotografia di una tomba presente nel territorio del paesino francese, oggi distrutta, ma cui Poussin si sarebbe ispirato per il suo quadro I pastori di Arcadia. Peccato però che della tomba siano stati ritrovati il permesso e i piani di costruzione, datati 1903, ancorché la tomba sia stata completata nel 1933 (14): la tomba è dunque posteriore di quasi trecento anni al quadro di Poussin. Nessun «documento» e nessuna «prova», dunque. Solo fantasie, buone per vendere romanzi più o meno appassionanti, ma che dal punto di vista strettamente storico devono essere considerate autentica spazzatura.


* Articolo sostanzialmente anticipato, in una versione più breve, senza note e con il titolo Il Codice Da Vinci, in il Timone. Mensile di formazione e informazione apologetica, anno VI, n. 31, Fagnano Olona (Varese) marzo 2004, pp. 47-49.

(1) Cfr. PHILIP JENKINS, The New Anti-Catholicism. The Last Acceptable Prejudice, Oxford University Press, New York 2003; in una comunicazione personale, l’autore ha confermato di ritenere Il Codice Da Vinci un esempio tipico della mentalità descritta nel suo studio.
(2) Cfr. DAN BROWN, Il Codice Da Vinci, trad. it., Mondadori, Milano 2003.
(3) Ibid., p. 9.
(4) Ibidem.
(5) Vangelo di Tomaso, 114, in LUIGI MORALDI (a cura di), I Vangeli gnostici. Vangeli di Tomaso, Maria, Verità, Filippo, trad. it., Adelphi, Milano 2001, pp. 3- 20 (p. 20).
(6) Ibidem.
(7) Ibidem.
(8) Cfr. GARY STERN, Expert Dismiss Theories in Popular Book, in The Journal News, Westchester (New York) 2-11-2003, p. 1.
(9) D. BROWN, op. cit., p. 438.
(10) Cfr. un’introduzione all’immensa bibliografia sul tema, nel mio Rennes le Château: mistificatori e mistificazioni sul Graal, in Cristianità, anno XXIV, n. 258, ottobre 1996, pp. 7-9.
(11) Cfr. GERARD DE SEDE, L’or de Rennes ou la vie insolite de Bérenger Saunière, Curé de Rennes-le-Château, Julliard, Parigi 1967.
(12) Cfr. MICHAEL BAIGENT, RICHARD LEIGH e HENRY LINCOLN, Il Santo Graal, trad. it., Mondadori, Milano 1997.
(13) Cfr. lettera dell’avvocato B. Boccon-Gibod a Philippe de Chérisey, dell’8-10-1967, in cui parla di documenti «de votre fabrication et déposés à mon étude», all’indirizzo priory-of-sion.com/psp/id167.html, visitato il 20-5-2004.
(14) Cfr. PAUL SMITH, The Tomb at Les Pontils. The Real Truth, all’indirizzo priory-of-sion.com/psp/id33.html, visitato il 20-5-2004.

[SM=g27811]
Gae


29/11/2005 01:02
 
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[SM=x142874] [SM=x142874] [SM=x142874] [SM=x142874] [SM=x142874] [SM=x142874] [SM=x142874]

Veramente esauriente Gae. [SM=x142842]


Dopo essermi commossa davanti alla miniserie "Giovanni Paolo II", pensato a quanto manchi a me e al mondo intero, meditato su alcune frasi, mi chiedo: e se questo libruncolo (comperato appena uscito e controllato l'indice) fosse stato scritto su Maometto, che sarebbe successo?

Noi cristiani lo compriamo, leggiamo e lo buttiamo via....... senza nessun commento. [SM=x142904]
04/12/2005 13:45
 
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gae' fiore
vedo che questo tema vi appassiona e avete replicato con decenza e conoscenza cristiana. [SM=x142874] bravi
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16/12/2005 05:13
 
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In risposta al "Codice da Vinci" di Dan Brown

Il famoso libro di Dan Brown, pubblicato da Mondadori nella sua traduzione italiana, è un attacco velenoso e blasfemo alla purezza della nostra Santa Religione Cattolica, lanciato da un'autentico odiatore del Cristianesimo.
Purtroppo quando i "gatti" dormono i "topi" ballano; questo simpatico detto popolare offre una buona immagine dei "gatti" ossia dei cristiani che sono divenuti oltremodo permissivi e non reagiscono quasi più alle peggiori provocazioni perché, ahimé, non danno più molta importanza a temi e a credenze che fino a ieri costituivano lo scheletro della loro vita morale. Divenuti molli, lasciano che i "topi"', ossia i nemici razziatori del loro Credo, gli infangatori delle antiche convinzioni, facciano scempio di ogni sacralità (escluso l'Islam per ovvi motivi di sicurezza !) e con il loro inespresso, ma supposto consenso, si rivoltino nel putridume, cercando di contagiare e contaminare gli ultimi oppositori in un sabba infernale.
Come può un credente lasciare che un eretico infanghi le figure dolcissime e pure di Gesù e di Maria ? E tutto questo con irresponsabili menzogne cercate e "raschiate" dal fondo delle più sporche eresie gnostiche!

L'autore, come tanti oggi, ha messo i suoi talenti al servizio del demonio. Per preparare il lettore e guadagnare la sua fiducia, espone alcuni esempi poco conosciuti ma veritieri, inerenti curiosità scientifiche, per poi passare, attraverso colpi di scena polizieschi, utilizzati per tener avvinta l'attenzione del lettore, a concetti irreligiosi coinvolgendo i grandi artisti del passato e tratteggiando molti grandi uomini antichi e moderni, come garanti di simili credenze al fine di convalidare le sue folli idee.

Eccone alcuni esempi:
- Nel dipinto di Leonardo "La Vergine delle rocce" Dan Brown per istillare il dubbio, sostiene che Gesù Bambino si inginocchi davanti al Battista bambino e riceva da Lui la benedizione per significare che gli è sottoposto. Non è così nel Vangelo e non è così nel dipinto, perché è Gesù a benedire S.Giovanni; ma Brown,anche davanti all'evidenza, sostiene il contrario per asserire il falso.

- Per destabilizzare i Vangeli, questo infausto scrittore, asserisce che l'Imperatore Costantino abbia modificato, per calcolo politico, tutte le testimonianze evangeliche, privilegiando i testi che mettevano in evidenza i tratti divini di Gesù. I fatti scrupolosamente storici si svolsero così: dopo l'abdicazione volontaria di Diocleziano, nel 305 d.C. Costantino divenne Imperatore al suo posto. A Roma però Massimiano lo contrastava. Massenzio,figlio di Massimiano prese il controllo della città. A questo punto Costantino marciò su Roma e a Ponte Milvio lo affrontò.
In seguito Costantino stesso dichiarò allo storico Eusebio (IV° secolo) di avere avuto una visione: in cielo gli apparve uno stendardo a forma di croce con scritto: "In hoc signo vinces (In questo segno vincerai).
La notte seguente sognò Cristo che gli presentò lo stesso simbolo e gli disse di usarlo contro il nemico. Anche se ex-pagano, Costantino si considerò cristiano fin dal 312 d.C.. L'anno dopo proclamò un Editto (Editto di Milano) con il quale garantiva ai cristiani libertà di culto.
E' vero che si fece battezzare in punto di morte, ma solo perchè (come altri) voleva avere più probabilità dl salvezza. La sua convinzione cristiana è inoltre avvalorata dal fatto che per più di vent'anni elargì molto denaro alla Chiesa.

Secondo Dan Brown Costantino indisse il Concilio di Nicea (nel 325 d.C.) per discutere sulla divinità di Cristo, mentre la verità è che detto Concilio non servì a proclamare la divinità di Cristo, già da tutti accettata, ma come interpretare tale divinità alla luce della Sua umanità, in sostanza come conciliare le due nature. Non è vero che fino al Concilio di Nicea Gesù fosse ritenuto uomo; è vero il contrario, infatti era ritenuto più divino che umano presso molti vangeli che in seguito furono respinti e ritenuti apocrifi. Brown, da autentico nemico del Cristianesimo, ha la sfacciataggine di asserire che la divinità di Cristo, in questo Concilio, ha trionfato per un solo voto in più, quando i testi storici riportano che la maggioranza di 200/250 votanti si schierò con Atanasio che vedeva in Cristo la Seconda Persona della Trinità e contro Ario che invece reputava Cristo un subordinato al Padre.
Inoltre la divinità di Cristo è stata proclamata dai Vangeli canonici tre secoli prima del Concilio di Nicea! S.Paolo scrisse le sue lettere 20 anni dopo la morte di Gesù (Fil.2,5-7). Nel Vangelo di Marco si legge: "Inizio del Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio.." (Mc 1,1) e in quello di Giovanni: "In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.." (Gv 1, 1-3) e ancora: "e il Verbo si fece carne.." (Gv1,14) e ancora: "Io e il Padre siamo una cosa sola." (Gv 10,30).

- Lo scrittore non sa come costruire l'opposizione alla Chiesa e inventa che Costantino definì Gesù Cristo divino per motivi politici, ma basta leggere il Vangelo di Matteo per sconfessarlo: "Io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di Essa. Ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, resterà legato nei Cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra resterà sciolto nei Cieli." (Mt 16, 18-19).
Come prova che Costantino modificò i Vangeli, questo pessimo autore, riporta la notizia che Costantino stesso commissionò ad Eusebio 50 Bibbie modificate, mentre la verità è che furono commissionate per le nuove Chiese che si stavano costruendo ed era necessaria l'opera degli amanuensi. La prova di questo lavoro è oggi in mano nostra, perchè rimangono due esemplari chiamati "Codice Sinaitico" e "Codice Vaticano".
Inoltre i 4 Evangeli erano già ben confermati prima della conversione di Costantino e i Padi della Chiesa avevano già banditi dal canone i vangeli apocrifi ritenuti come eretici.
Nel 367 d.C. il Vescovo Atanasio codificò come autentici e riconosciuti dalla Chiesa i 27 Libri che oggi sono Sacra Scrittura.

- Un'ulteriore prova della malafede dello scrittore si ha quando sostiene erroneamente che i rotoli trovati nelle vicinanze del Mar Morto nel 1947 contenessero brani del Nuovo Testamento. In realtà tali rotoli contengono brani dell'Antico Testamento e non parlano di Cristo e la prova che la Bibbia non sia stata rimaneggiata, si trova proprio in questi rotoli esseni ove si può leggere il Profeta Isaia così come lo conosciamo oggi.
La biblioteca di Nag Hamrnadi, anch' essa scoperta in quegli anni, è formata da testi gnostici che, come già detto, presentano un Gesù dai tratti più divini che umani.

- L'autore prosegue la sua persecuzione, perché non può sopportare la dolcezza infinita di Cristo, la Sua vittoria sul male; nell' "Ultima cena" affrescata da Leonardo,egli vede la prova del pensiero blasfemo del pittore; la figura di S .Giovanni viene ritenuta una donna, Maria di Magdala (la Maddalena) che avrebbe sposato il Redentore.
In questo famoso affresco, dopo che Gesù annunciò che stava per essere tradito da un suo discepolo, tutti si chiedevano chi potesse essere il traditore e Pietro stende la mano sinistra per chiedere confidenzialmente a Giovanni chi ritenesse poter essere; da focoso Apostolo qual'era, tiene nella mano destra un coltello, quello stesso che taglierà l'orecchio di Malco il mattino seguente. Nell 'affresco Gesù è lontano mille miglia da tutto ciò; Egli è tutto assorto nel Suo sacrificio e appare isolato perché è concentrato nel Suo atto d'amore. Le Sue braccia indicano il pane e il vino attraverso i quali dona al mondo il Suo Corpo e il Suo Sangue. Egli attira a sé tutti i peccati del mondo e se ne fa maledizione per rendere l'uomo libero dal peccato originale:"Io preparo per voi un Regno..perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio Regno..."(Lc 22,2

- La questione eretica del presunto matrimonio di Gesùl con Maria Maddalena, nasce da scritti gnostici estremi, interpretati da persone affini all'autore del "Codice da Vinci",ma soprattutto da una recente storia completamente falsa che tale autore si guarda bene dal menzionare. Come sempre sostiene che tale matrimonio è storicamente documentato. Vediamo come. Rennes le Chateau è un paesino francese che anticamente era il cuore dell'eresia catara fino al XIII° secolo.
Un Parroco di quel paesino,un certo Saunière (morto nel 1917) era stato sospeso "a divinis" dopo un processo ecclesiastico. Installatosi nella Parrocchia,si dedica al suo restauro. Circola la voce che abbia trovato un tesoro perché si arricchisce velocemente. Sembra si occupi di esoterismo e poiché è in lotta col Vescovo, intesta le sue proprietà alla Perpetua Maria Denarnaud, per sottrarle al Superiore. Dopo varie.vicende,un certo Plantard,condannato per truffa esoterica insieme a Gerard De Sede,pubblica un libro: "L'or des Rennes" ove sostiene di aver scoperto un tesoro dei Catari, oltre a importanti manoscritti che svelano la vera storia del mondo. Questi documenti rivelerebbero che Gesù Cristo aveva avuto dei figli da Maria Maddalena e che costoro quindi hanno sangue reale con diritto di regnare sulla Francia perché sono Merovingi, discendenti diretti di Gesù Cristo.
Plantard si rifà al Priorato di Sion (ordine monastico nato mille anni fa ed ora scomparso) ma in realtà lo rifonda lui nel 1956 e per dimostra're di essere un discendente merovingio si inventa il cognome Saint Clair. L'autore del "Codice da Vinci" sostiene che vi siano documenti inoppugnabili trovati nel 1975 nella Biblioteca Nazionale di Parigi. Questi documenti però, sono stati "ritrovati" dalle stesse persone che li avevano nascosti lì (Plantard e i suoi amici).
E' certo che si tratti di falsi moderni, tanto moderni che l'autore di tali falsi, un certo Philippe De Cherisey (morto nel 1985 ha confessato di esserne l'autore, lamentandosi di non aver ricevuto il compenso pattuito e come prova di ciò risultano esserci varie lettere ingiuntive del proprio avvocato. Ecco su quali basi Brown trae le fonti dei suoi "documenti inoppugnabili !

Il lettore medio però, ignaro di tanta intenzionale falsità, rimane perplesso,e non avendo elementi validi per confutarle, sospende il suo giudizio critico, assorbendo inconsciamente molto di ciò che gli è stato trasmesso. Questo "tarlo" inizia il suo lavoro di demolizione e,a lungo andare, otterrà il suo scopo perché difficilmente il lettore inesperto affronterà il vasto campo culturale per documentarsi di persona e alla fine riterrà come vere,o almeno probabili,le infami eresie, retaggio delle perverse menti del passato.

D.s. Carlo Valentini


16/12/2005 05:18
 
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Più intransigente di altri, non riesco a dimenticare l'odio che Brown ha VOLUTAMENTE manifestato verso i cattolici.

Per mammona si è venduto al diavolo, come ha ricordato don Armando Maria, non ha ritrattato, anzi ha venduto i diritti d'autore ad una casa cinematografica che ne farà un film, ampliando in tal modo l'eco del male commesso.

No, non porgo l'altra guancia; non sarò Giovanni Paolo II che chiede scusa, imiterò quel Gesù, infuriato ed umano, che urla e grida nel Tempio divenuto mercato.

Perchè noi cattolici dobbiamo essere sempre coloro che si mettono in discussione e chiedono scusa abbracciando il fratello eresiaco?

Prima LUI si dovrebbe pentire, ritrattare il fango buttato addosso al mio Gesù,poi io lo accoglierò a braccia aperte; in questo momento non me lo chiedere, sarebbe ipocrisia finire tutti a tarallucci e vino.

Gesù ha accolto il buon ladrone, pentito, nemmeno si è curato dell'altro: erano entrambi colpevoli, entrambi bisognosi di perdono; Gesù non si è lasciato intenerire poichè la misericordia non impedisce che la giustizia trionfi, pure nel Regno dell'Amore.




Ho letto la trilogia di Vittorio Messori sul Cristo, mi sono sentita bene, emozionata, serena e consapevole di avere letto libri che mi hanno reso più edotta nel campo della teologia; HANNO VENDUTO MILIONI DI COPIE NEL MONDO INTERO, specialmente IPOTESI SU GESU'. Come pure gli scritti su e di Giovanni Paolo II, il suo testamento non è valso a nulla?

Il Codice da Vinci, presentato come un thriller ha indotto all'errore molti, la storia non è per nulla avvincente, noioso e montono, oltrettutto c'è, dietro la facciata, LA VOLONTA' di infliggere alla Chiesa un ko ben assestato.

Chi non conosce il Signore, chi non conosce i suoi insegnamenti (vivo in un paese rosso fuoco che se potesse brucerebbe i preti) e non ha alcun interesse a farlo, senza leggere una sola pagina del libro, ha l'occasione per sparlare dei preti, delle suore, del Vaticano e non ti dico con quale tono.
Prova a farli ragionare, ti ritrovi contro una masnada di persone che ti dicono che tu sei solo una mangiapreti e che E' SCRITTO NEL LIBRO la verità.

Ecco, io catechista e animatrice dei centri di ascolto, cosa posso essere o contare di fronte a CHI HA PUBBLICATO?

Per questo credo che il fango gettato sulla Chiesa la infanghi e la umili, dato che, se sei immerso nella melma per cercare di far vedere LA VERITA', il fango ti si attaccherà addosso, insudiciandoti pure se porti conforto e amicizia nel nome del Signore.

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Se volevano dire male del cristianesimo e del cattolicesimo non serviva andare a falsificare dei documenti, c'erano quelli veri e c'erano le scuse di in papa intelligente, ma ovviamente ciò non avrebbe reso fior di quattrini in una operazionme commerciale caratteristica di una nazione in cui il valore unificante è il dolaro e la fama a tutti i costi.

Cara fiordineve, è inutile arrabbiarsi.

Pensa alla figuraccia di chi crederà a quello che è scritto in quel libraccio quando scopriranno che è basato tutto su documenti riconosciuti, senza alcun dubbio, falsuli da un bel pezzo.

Faranno due brutte figure:
una, per aver arricchito un falsario (ahimé .. quanti);
due, essere presi per i fondelli dagli amici per avere creduto vero quanto hanno letto in quel libro.


Ciao [SM=x142887]

[SM=x142815]Giancarlo

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scusate ma siamo partiti dai Vangeli Gnostici per finire sul Codice Davinci?! (che non ho neppure letto)

"Gnosticismo Movimento religioso esoterico sviluppatosi soprattutto nel II e III secolo nell'ambito del cristianesimo, di cui costituì la maggiore tendenza eterodossa. Il termine gnosticismo, derivato dalla parola greca gnósis ("conoscenza"), designa la conoscenza segreta del divino che i seguaci del movimento affermavano di possedere. Il pensiero gnostico manifesta la compresenza di elementi culturali provenienti da ambiti differenti: la speculazione mistica diffusasi negli ambienti ebraici nel I secolo d.C., le concezioni dualistiche presenti nello zoroastrismo persiano, l'influenza della metafisica del platonismo e del neoplatonismo. Pur proclamandosi cristiani, i maestri gnostici come Valentino, figura di spicco della Chiesa di Roma del II secolo, tendevano a riunire intorno a sé gruppi ristretti di fedeli ritenuti i soli degni di apprendere la dottrina segreta.


Ci sono pure i manoscritti del MarMorto che sono un altra cosa molto affascinante [SM=x142834] [SM=x142919]
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cmq la discussione mi piace, e tra l'altro si parlava di strane versioni sulla Maddalena e su gesù molto prima del Best Seller di Brown.

"The holy blood and the holy Grail"
1982
Michael Baigent, Richard Leigh.

in Italia edito dalla RCS libri (Fabbri ED.)
con il titolo "Il Santo Graal"
nella collana I grandi misteri


se non si è capito ne possiedo una copia [SM=g27828]
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Allora, innanzitutto, fior di neve dovresti darti una bella calmata. In primo e unico luogo quel libro ha portato tanta gente a pensare e ad informarsi. Tu dici che questo libro ha dato un pugno da ko alla chiesa, rivelando cose fasulle. Per me questo libro ha svelato che nella chiesa ci sono cose fasulle. Io l'ho imparato a scuola, me l'ha detto nice e sono andato a verificare di persona. guarda, il libro me ne ha parlato molto mio madre e non mi interessa leggerlo, la penso già abbastanza fermamente anticlericale. Ma il mio pensiero riguarda me e basta se le mie azioni non ti toccano, non trovi? Adesso se il libro ha toccato qualcuno e lo ha spostato dalla retta via, son parole e se la gente è allocca dio centra, funziona così. Se la chiesa ora da segni di nervosismo è solo perchè non è "perfetta", e al suo interno ci son più professionisti che sinceri credenti (non per colpa loro), è fatta di persone e come tali esseri che sbagliano. Quasi tutti convinti di essere o nel giusto o di peccare e quindi colpevoli; ottenere un guadagno dall'esser peccatori? ma è un'eresia!!! così ben pochi lo sanno apprezzare come strumento di perfezionameno. E la cosa più assurda è vedere un credente permaloso, chiaro sintomo di insicurezza, tutt'altra cosa che sintomo di fede. Perchè? Perchè arrabbiarsi se qualcuno mette in dubbio un tuo pensiero? Perchè non abbiamo la sicurezza di dimostrarlo o ci sentiamo in fallo se non lo sappiamo dimostrare? Ma cosa conta dover dimostrare agli altri una cosa di cui ci fidiamo? La risposta a questa domanda è stupida: in realtà di solito non vogliamo dimostrare niente agli altri ma dimostrare qualcosa a noi stessi. Ed è questo il grossissimo problema. Detto questo, ciò che scrivo, potete leggerlo, non leggerlo, prenderlo x una pura farneticazione, datemi del matto, cercate pure d'essere violenti e aggressivi contro il mio pensiero, basta che non vi infervoriate e crediate di aver voi la verità... la realtà è che a me non me ne importa sinceramente nulla. Se mi fate credere in quello che voglio io non tenterò demolire quello in cui credete voi. Sennò lo faccio eh mi diverte e mi fa imparare cose nuove! Detto così è spiazzate eh? ma c'è da andare oltre le apparenze della lingua scritta. Non mi importa di quello che penso, influisce solo sulle mie azioni, mi importa di quello che pensavo e di cosa mi ha fatto cambiare opinione, spesso e volenteri dopo che una persona mi ha aperto il suo cuore. E così succederà di nuovo, cambierò opinioni e ne avrò delle altre nuove, spesso quelle vecchie non valgono più nulla. Come avere amici dei pensieri. Agli amici reali è normale volerli difendere, difendere un amico-pensiero datemi retta è sciocco. Non vi abbandonerà nemmeno se non lo difendete!!!

Ogni cosa ha un maledetto prezzo, x aver un dio che ci difenda cavolo, dobbiamo pagargli l'anima. Io l'anima me la tengo e mi difendo da solo, tanto ho visto che Dio è impegnato in altre cose e lo lascio lavorare, e anzi se capita gli do sempre una mano... mi ha sempre ricompensato! hehehe

Andrea
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AMIL [SGSG]
San Giovanni di sinis Surf Gang
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[Modificato da AMIL 17/12/2005 14.42]

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Ehi, amico, leggi bene quanto riportato da fiordineve sopra, in paricolare:

"Plantard,condannato per truffa esoterica insieme a Gerard De Sede,pubblica un libro: "L'or des Rennes" ove sostiene di aver scoperto un tesoro dei Catari, oltre a importanti manoscritti che svelano la vera storia del mondo. Questi documenti rivelerebbero che Gesù Cristo aveva avuto dei figli da Maria Maddalena e che costoro quindi hanno sangue reale con diritto di regnare sulla Francia perché sono Merovingi, discendenti diretti di Gesù Cristo.
Plantard si rifà al Priorato di Sion (ordine monastico nato mille anni fa ed ora scomparso) ma in realtà lo rifonda lui nel 1956 e per dimostra're di essere un discendente merovingio si inventa il cognome Saint Clair. L'autore del "Codice da Vinci" sostiene che vi siano documenti inoppugnabili trovati nel 1975 nella Biblioteca Nazionale di Parigi. Questi documenti però, sono stati "ritrovati" dalle stesse persone che li avevano nascosti lì (Plantard e i suoi amici).
E' certo che si tratti di falsi moderni, tanto moderni che l'autore di tali falsi, un certo Philippe De Cherisey (morto nel 1985 ha confessato di esserne l'autore, lamentandosi di non aver ricevuto il compenso pattuito e come prova di ciò risultano esserci varie lettere ingiuntive del proprio avvocato. Ecco su quali basi Brown trae le fonti dei suoi "documenti inoppugnabili ! "
"
Dalla relazione di D.s. Carlo Valentini !

[SM=x142848]

[SM=x142815] Giancarlo cobite
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17/12/2005 14:55
 
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Cobite, non cambia niente...

Se ti dico "STUPIDO!" tu che fai mi confermi che sei stupido rispondendo "NON SONO STUPIDO!! SEI TU LO STUPIDO" ?
Mah...
Questa è una reazione della gente che mi allibisce. Anche quando capita a me, se rispondo così mi ci sento automaticamente stupido.

Andrea

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17/12/2005 17:19
 
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..............
Scusa amico, perchè ti ostini a sostenere che i cattolici non dovrebbero sentirsi offesi da tutto il fango gettato su Cristo, considerato figlio di Dio,il cui passaggio su questa Terra è storicamente provato, e la cui vita è tutto un susseguirsi di gesti d'amore verso l'umanità sofferente,Uomo capace di rivoluzionare le idee del tempo in cui i poveri, per la prima volta vennero considerati più importanti dei ricchi e dei saccenti?
Se tu sentissi rivolgere accuse infamanti verso un tuo amico della cui onestà e bontà non hai dubbi, non ti sdegneresti? O sei insensibile? O non te ne frega di niente e di nessuno?
Se è vero che tu sei libero di non credere in Gesù Cristo, allora permetti che coloro che credono e sperano in Lui, ricevano lo stesso rispetto che tu pretendi.
L'offesa e la calunnia, sono una gravissima e dolorosa forma di violenza, perchè mai non ci si dovrebbe sdegnare e rispondere di conseguenza?
Sappi comunque che molti che si dicono anticlericali, in verità lo sono, perchè seguire i dettami della Chiesa, non è per nulla facile nè comodo...
GESU' CRISTO fu molto scomodo...e lo è ancora, perciò continuano a metterlo in croce...
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17/12/2005 19:08
 
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Scusa Amil ma a me sembra che tu abbia fatto un paragone che non si adatta alla situazione.

Sembra che tu voglia dire che non ha importanza se delle cose sono fondate su dei falsi storici ragionevolmente provati tali, ma solo se ci si crede o meno sulla "parola".

Ho letto molte cose basate su arroganze del tipo: "Io affermo questo (voglio vedere chi mi smentisce)", quando invece la logica e la regola dell'onestà è ben diversa e dice: "Chi afferma qualcosa la deve ragionevolmente dimostrare". Quindi per me chi fa la prima affermazione è già non credibile in partenza.

Per quanto ho potuto documentarmi nessuna prova a parte le affermazioni gratuite hanno confermato la veridicità dei documenti in discussione. Prove documentali ragionevolmente credibili hanno indicato che sono dei falsi.

Insomma è come voler affermare ancora oggi che le famose sculture attribuite inizialmente al Modigliani, pescate nel 1984 nel Fosso Reale di Livorno, erano autentiche come dichiarato da alcuni esperti e non dei falsi come invece dichiarato da qualche esperto, ma soprattutto ragionevolmente dimostrato dal gruppo di ragazzi livornesi.

Ciao
[SM=x142848]

[SM=x142815] Giancarlo cobite


17/12/2005 20:26
 
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allora
i vangeli gnostici sono meditazioni su GESU'CRISTO,
sul suo messaggio,sulle reazioni che scuscita in ogni credente,specie se intellettuale;i vangeli gnostici
non sono raccolte di dati biografici su GESU'-
nulla del genere-presuppongono nei lettori una
conoscenza accurata del kèrigma e della didaché,
cio'è sia dell'annunzio cristiano sia dei primi
sviluppi e approfondimenti.
Gli autori di questi vangeli sono intelettuali
cristiani,conoscevano i nostri 4 vangeli canonici?
a una prima lettura parrebbe di si-ma studi piu'
attenti gettano molti dubbi sulla prima impressione.
d'altronde,ognuno dei nostri vangeli richiede un'esame
particolare.
un'giudizio d'insieme non è possibile.
nel contesto di tradizioni evangeliche e vangeli
scritti,occorre tenere presente che nel periodo
apostolico il termine -VANGELO-NON FU MAI ADOPERATO
COME TITOLO DI UN LIBRO CONTENENTE L'ATTIVITA'E LE
PAROLE DI GESU'-ma solo per designare il messaggio
di salvezza portato da GESU'-PRIMA DI ESSERE UN LIBRO
FU UNA PAROLA-PRIMA DI ESSERE SCRITTO FU PREDICATO-
FU ASCOLTATO,PRIMA DI ESSERE LETTO.
......

CHI PERDE LA SUA VITA X CAUSA MIA LA TROVERA'
......
-MT.,
16'25-
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Qualcuno, ora tagliato, ha perso il rispetto verso gli altri e verso il regolamento di questo forum ed è passato all'insulto.
Questa discussione viene ora chiusa.

Giancarlo cobite
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