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Post: 88 | Registrato il: 09/08/2005
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 23/10/2005 20:28 | |
Notte. Io, qui, sento.
Notte, tardi per vedere il sole. Non mi interessa più.
Quando mi scaldava era la mia sola preoccupazione.
Ora, morto e sepolto, nel mio cuore c'è solo spazio
per commiserazione e miseria. Corre in me la voglia di
cessare la lotta. Corre e spazia, sbatte, si contarce,
come sragionata. Ma so che sarebbe semplice. Lasciare
tutto, lasciarsi andare. Fare come lei. Mettere tutto
alle spalle, facendo finta di nulla, nascondendosi,
nascondendo tutto.
Mancano solo poche parole, mancano solo i finali di
queste storie senza senso che scrivo, penso, vivo.
Questa vita murata. Questo falso sentire.
Non ne sono degno, lo sappiamo entrambi. E tu , allora
perhè ti ostini? Perchè falsa anima ipocrita mi
costringi a fuggire questa dolce liberazione?
Mi odi. Ti odio. Su questo siamo d'accordo. Scappa,
allora voce irritante. Scappa come sempre hai fatto,
nasconditi. Fingi, travesti la realtà e rendila meno
amara. Ma i fatti sono fatti, sai? Le cose non
cambiano.
Tu puoi farle sembrare migliori, sensate, giuste
forse, ma a me non piacciono. A me non piaci e non mi
sei mai piaciuta.
Ora sono io a scappare, perchè la realtà che mi
circonda mi terrorizza.
Perchè non sarò mai abbastanza coraggioso da
affrontarla, lo sappiamo.
Guardami: ti piace ciò che vedi? Questo corpo,
simulacro, altare, fasullo ornamento, ora trema. Trema
perchè la sua anima ha freddo, perchè nessuno ne ha
più cura.
E' stata abbandonata. Non riveste alcuna importanza.
E questo viso, ora segnato da ferite ancora aperte è
solo un altro dei tanti che hai visto.
Piegato, contorto, mostruoso nella sua ombra di
tristezza.
Vicina la sera, sento il suo richiamo dolce e silente,
le sue mani fredde.
E si prepara la nuova battaglia per non soccombere, il
nuovo confine da varcare per resistere una notte di
più.
E la disperazione si fa carne e mi attanaglia.
Mi spezza con la sua forza terribile.
Si scioglie ogni vago ricordo di umanità. Divento
altro da me.
Di ora in ora.
E poi dici andiamo. E lo dici con voce fioca.
Andiamo.
Dove? Siamo troppo vicini, troppo soli per sentirci
respirare.
La mia stagione è finita. La mia voce è volata nel
vento chiamandoti. Cara, io ti ho cercato.
Ma tu eri accanto a me. Eppure sono ancora solo.
Ora che ti vedo, che vedo la tua pallida mano sulla
mia so che ti invocavo invano. siamo sempre stati
assieme. Senza parole mi guardi, senza capire ciò che
ti dico.
No. Non era tempo. Non c'è modo. Se avessi modo di
sapere. Di capire.
I miei occhi sono vuote case da cui sei mancata. Le
mie braccia si affannavano nella ricerca, nel moto
continuo del viaggio. I miei pensieri cadevano ogni
volta.
E la battaglia è ciò che mi attende. Resistere.
Sperare, pregare. Sono cose che non faccio più. Cose
che fanno parte del mio passato. Solida percezione del
resto.
Razionale avanguardia. Una creativa macchina da
guerra.
Meraviglioso il tuo abbraccio. Avrei bisogno di aiuto.
Ehi, sono qui! Non riesco a parlare. E la luce. La
luce se ne sta andando.
Due lune, verdi come l'erba. Due giorni passati a
sanguinare nel mio rifugio. Sento il profumo dei
campi. Vedo le urla delle anime perse.
Sarò presto dei vostri. Insieme cercheremo il modo di
andare avanti.
Siamo sempre assieme, cara, siamo sempre assieme. Ed
ogni volta che mi sveglierò e perderò le tue mani,
saprò che ti vedrò nuovamente.
Saprò che ci sarà un tempo nuovo, aldilà del giorno e
della notte.
Il nostro tempo. Un tempo senza limiti.
E ci saranno nuovi spazi aldilà delle limitanti
condizioni umane. Ed allora tutto sarà compiuto.
La battaglia sarà stata vinta. Ed ancora domani mi
sveglierò.
Ed ancora da solo vedrò sorgere il mattino.
Un nuovo mattino.
E come ogni giorno mi preparerò alla battaglia.
Alla mia battaglia.
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